trump soldi

CARA TE COSTA ‘STA PRESIDENZA - NELLA CLASSIFICA DI “FORBES” SUGLI UOMINI PIU’ RICCHI D’AMERICA, TRUMP PASSA DAL 156ESIMO AL 248ESIMO POSTO - VINCE ANCORA BILL GATES (89 MILIARDI DI DOLLARI), SECONDO IL GRAN CAPO DI AMAZON JEFF BEZOS (81,5 MILIARDI), TERZO IL FINANZIERE WARREN BUFFET (78)

medaglie di obama bill gates

1 - LA CLASSIFICA DI «FORBES». BILL GATES È ANCORA IL PIÙ RICCO (89 MILIARDI) TRUMP CROLLA AL 248° POSTO

Da il “Corriere della Sera”

 

Nessun cambiamento nel vertice della classifica dei 400 uomini più ricchi degli Stati Uniti stilata annualmente dalla rivista statunitense Forbes. Nel 2017, per il 24esimo anno consecutivo Bill Gates, fondatore di Microsoft, conquista il primato, con un patrimonio personale stimato in 89 miliardi di dollari.

 

jeff bezos

Precipita invece dal 156° al 248° posto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, la cui ricchezza è diminuita di 600 milioni a 3,1 miliardi. Sul podio si confermano invece le posizioni di Jeff Bezos, fondatore di Amazon, secondo in classifica con 81,5 miliardi di patrimonio personale, e il finanziere Warren Buffett, con una ricchezza di 78 miliardi. Rispetto all' edizione del 2016 nell' Olimpo dei 400 ci sono 22 new entry, tra cui il fondatore di Netflix, Reed Hastings.

 

2 - L'ELEZIONE COSTA CARA A TRUMP: ORA È PIÙ POVERO DI 600 MILIONI

Anna Guaita per “il Messaggero”

holy con hef trump e melania

 

Per i democratici, la Casa Bianca di Donald Trump sta comportandosi con una ipocrisia che lascia a bocca aperta. Il commento del deputato Gerald Connolly riguarda il rifiuto dell'Amministrazione di rispondere a una precisa richiesta di chiarimenti della Commissione Vigilanza della Camera. La commissione bipartisan vuole sapere quanti e chi siano gli alti funzionari che hanno fatto uso di e-mail private per svolgere gli affari dello Stato.

jeff bezos 3

 

ACCOUNT PERSONALI

È infatti venuto a galla che sia Ivanka Trump che il marito Jared Kushner, entrambi consiglieri del presidente, hanno continuato a usare i propri account, anziché transitare a quelli ufficiali. Anche altri quattro dirigenti avrebbero commesso la stessa violazione, che è poi quella per cui Hillary Clinton è stata sottoposta a inchiesta dall'Fbi e dalle commissioni di Senato e Camera. Non solo: the Donald voleva che per quelle email Hillary venisse messa in prigione. Bisognerà ora vedere se il deputato repubblicano Trey Godwy, capo della Commissione e uno dei più accaniti contro Clinton, sarà così severo con Ivanka, Jared e company.

rex tillerson donald trump

 

Invece Trump registra una sconfitta personale su un territorio che gli sta a cuore, la sua personale ricchezza, che in un anno pare sia calata di 600 milioni di dollari. Le somme che ha sborsato per tacitare delle cause per danni, il fatto che il mercato immobiliare newyorchese è diventato più difficile per l'eccesso di offerta, le spese che ha affrontato per farsi eleggere, tutto ciò lo ha fatto scendere dal 156esimo posto fra i più ricchi d'America al 248esimo (al primo rimane Bill Gates). Il presidente può consolarsi che la sua popolarità non continua a scendere. È bassa, certo, ma è ferma. È rimasta al 37 per cento, con un tasso di disapprovazione del 57 per cento. Disapprovazione dovuta soprattutto alle sue continue gaffe e bugie.

bill gates

 

Per esempio, se l’è di nuovo presa con Barack Obama e con il senatore repubblicano John McCain. Quanto a Obama, ha sostenuto che l'ex presidente, e con lui i presidenti che sono venuti prima, non aveva l'abitudine di contattare le famiglie dei soldati caduti in azioni di guerra. Una vera e propria bugia, subito denunciata dai media. Mentre se la prende con i membri del Congresso, due senatori - uno repubblicano e una democratica - mettono un cerotto dove Trump aveva fatto un taglio. I senatori si sono accordati per protrarre di due anni i sussidi federali alle assicurazioni, in modo che i meno abbienti possano continuare a essere coperti. Trump voleva cancellarli, per affossare del tutto l'Obamacare.

 

TRAVEL BAN

Una sgradevole sorpresa per Trump è stato l'ennesimo blocco del suo agognato travel ban. Anche nella sua terza versione, il provvedimento che dovrebbe bloccare l'accesso di viaggiatori da paesi ritenuti a rischio di terrorismo islamico, è stato bloccato da un giudice delle Hawaii: è così invalido il bando che doveva bloccare gli arrivi da Siria, Libia, Iran, Yemen, Chad, Somalia, Corea del Nord e Venezuela. La Casa Bianca parla di una «decisione pericolosamente errata» e annuncia ricorso: «Il dipartimento della giustizia difenderà l'azione legale del presidente».

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