claudia mori adriano celentano

IL CLAN CONTRO LA GANG - CLAUDIA MORI: ‘SEI PERSONE CHE ENTRANO NELLA NOSTRA VILLA, ARMATI DI BASTONI, ROMPONO IL FINESTRINO DI UN'AUTO E SCAPPANO VIA. LI ABBIAMO VISTI NELLE TELECAMERE, SANNO QUANDO SIAMO SOLI IN CASA. LE GUARDIE LI HANNO INSEGUITI’ - POI CLAUDIONA LA BUTTA SUL SOCIALE: ‘IO E ADRIANO ABBIAMO RESO PUBBLICA LA COSA PER DENUNCIARE IL RISCHIO DI AGGRESSIONI E RAPINE PER GLI ITALIANI’

 

 

CLAUDIA MORI ADRIANO CELENTANOCLAUDIA MORI ADRIANO CELENTANO

Paolo Baldini per il Corriere della Sera

 

Ombre scure, intrusi. Incappucciati, armati di bastoni, forse di una mazza. Sconosciuti che s' aggirano nel buio, rompono il finestrino di un' auto e scappano via. Vandali, rapinatori o peggio? Chi minaccia Adriano Celentano e Claudia Mori, la coppia più bella del mondo? «Siamo sposati dal 1964, ne abbiamo viste tante, ma questa». Diventano un caso i raid nella villa di Galbiate, Lecco, ripresi dalle telecamere e denunciati sul blog Il mondo di Adriano .

 

Episodi «gravi», che «avrebbero potuto avere conseguenze anche più gravi». Ombre.

ADRIANO CELENTANOADRIANO CELENTANO

«Adriano s' è fatto sentire, teme soprattutto per me, ma abbiamo fiducia che si possa arrivare presto alla verità», dice Claudia Mori.

 

Quando è cominciata questa brutta storia?

«Tutto è iniziato il giorno in cui abbiamo trovato in frantumi il finestrino della mia auto posteggiata dentro la villa. Non era stato rubato nulla, benché avessi lasciato a bordo borsa e portafoglio».

 

Non è finita.

«Il secondo episodio, poco dopo. Una delle persone di sorveglianza ha visto tre uomini all' interno della nostra abitazione, ha tentato di raggiungerli, ma gli intrusi sono stati velocissimi a fuggire. Un paio di giorni dopo abbiamo notato altre situazioni anomale».

 

Cioè?

«Attraverso le telecamere di sorveglianza ci siamo resi conto che il gruppo all' interno della proprietà era composto da almeno cinque uomini. Uno all' esterno era stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza due o tre giorni prima di questa intrusione, mentre probabilmente studiava la zona. Tutto questo lo abbiamo denunciato subito alle forze dell' ordine».

 

VILLA CELENTANO A GALBIATEVILLA CELENTANO A GALBIATE

Quante le incursioni?

«Almeno quattro».

 

Sei persone, una vera gang.

«Non so se gang sia il termine esatto per come agivano e per come erano vestiti: almeno due avevano lo zainetto sulle spalle e la felpa con il cappuccio. Da come si muovevano si capiva: erano organizzati».

 

Hanno saltato il cancello, sono entrati nel parco, si sono spinti fino a un passo dalla casa e poi sono fuggiti. Un comportamento strano.

«Tutta la situazione è anomala, strana. Tra l' altro quando c' è stata la prima intrusione era domenica, un giorno in cui la casa è abitualmente frequentata da parenti e amici. Invece proprio quella domenica io e Adriano eravamo soli».

GIANNI MORANDI A VILLA CELENTANO DI GALBIATEGIANNI MORANDI A VILLA CELENTANO DI GALBIATE

 

Come se sapessero.

«Voglio precisare che gli sconosciuti non hanno scavalcato il cancello di ingresso ma sono penetrati dalla cancellata laterale, lontana dall' entrata. La rottura del vetro della macchina è stata fatta con un bastone pesante, che aveva da una parte un grosso chiodo e dall' altra una punta, ed è stato lasciato vicino alla macchina».

 

Mai avuto precedenti?

«No, non siamo mai stati vittime di situazioni di questo tipo».

 

Ora avete preso precauzioni particolari?

«Da sempre siamo costretti a tutelarci: nella proprietà ci sono personale di sorveglianza e telecamere. Abbiamo solo alzato il livello di guardia».

 

Che idea vi siete fatti dell' accaduto?

«Nulla di buono».

 

Chi può avere interesse a intimidirvi?

adriano  celentano claudia moriadriano celentano claudia mori

«Difficile rispondere. Adriano nel suo sconfinato ottimismo pensa sempre che nessuno possa farci del male. Io sono un poco più realista e quindi questa situazione non mi rassicura. Anche se non posso immaginare che qualcuno abbia un motivo per volerci male davvero».

 

Esiste un problema sicurezza in questo momento?

«Il motivo per cui Adriano ha deciso di denunciare pubblicamente, attraverso il blog, questa brutta esperienza iniziata due settimane fa è semplice: utilizzare la nostra notorietà per far emergere una grave situazione, il rischio di aggressioni e rapine, che ancora oggi non trova leggi che tutelino in maniera equilibrata le vittime. È un problema che troppi cittadini, oltre a noi, stanno vivendo e subendo».

 

Che cosa pensa della tutela della privacy, tanto più sentito nell' epoca dei social, di Internet, degli hacker e delle spie informatiche?

LINGRESSO DELLA VILLA IN BRIANZA DI ADRIANO CELENTANO LINGRESSO DELLA VILLA IN BRIANZA DI ADRIANO CELENTANO

«Penso che la privacy non esista più. Anche in questo campo le leggi sono ridicole o, bene che vada, inefficaci».

 

Claudia, se vi foste trovati di fronte i banditi come avreste reagito?

«Non so rispondere, ma spero di non trovarmi mai in una situazione simile».

 

 

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA. CHE DA PAR SUO NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” CHE SI È CREATO INTORNO A URSULA: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...