LE COLPE DEI FIGLI RICADONO SUI PADRI – LE TURBO-FEMMINISTE DI “NON UNA DI MENO” HANNO GIÀ EMESSO LA SENTENZA SUL CASO DI LEONARDO LA RUSSA, E ARRIVANO AD ACCUSARE PERFINO IGNAZIO: “VIOLADOR È UN PRESIDENTE DEL SENATO CHE COLPEVOLIZZA UNA RAGAZZA STUPRATA” – IERI PRIMA HANNO TAPPEZZATO MILANO DI POSTER DI DUBBIO GUSTO, POI SONO SCESE IN PIAZZA PER UN “PRESIDIO CONTRO IL SISTEMA PATRIARCALE” CONTRO IL “MASCHIO BIANCO, ETERO, RICCO” (E TE PAREVA) – VIDEO
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1. MILANO, LA PROTESTA CONTRO LA RUSSA: "STA DICENDO A TUTTE: NON DENUNCIATE NON SARETE CREDUTE"
Estratto dell’articolo di Daniele Alberti per www.repubblica.it
Dopo l'affissione dei manifesti vicino ai locali notturni di corso Como, accanto allo studio legale di Porta Romana del presidente del Senato, Ignazio La Russa con la scritta "El violador eres tu", il movimento si dà appuntamento alle 18.30 in piazza 25 aprile per un presidio e un flash mob con la parole d'ordine: "Puntiamo il dito contro i violadores!".
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2. LE FEMMINISTE BELVE AGITANO IL CAPPIO CONTRO I LA RUSSA CON MANIFESTI E INSULTI
Estratto dell’articolo di Giovanni Sallusti per “Libero quotidiano”
Cronaca di una giornata surreale, che ha avuto perlomeno il merito di chiarire dove si aggirino oggi istinti autoritari. Ieri mattina Milano si è svegliata con qualche poster in più, affisso dalle attiviste di Non una di Meno […].
I manifesti sono comparsi sotto lo studio legale dei La Russa in Porta Romana, vicino ai locali notturni di corso Como e anche all’Apophis club invia Merlo, dove Leonardo Apache e la ragazza che lo ha denunciato per stupro si sono incontrati. In primo piano ci sono il volto di Leonardo e quello del padre Ignazio, entrambi coperti da scritte incollate in stile anni ’70 […]
POSTER CONTRO LA RUSSA A MILANO
La più evidente recita: «El violador eres tu», lo stupratore sei tu. Non si capisce subito se la sentenza teppista si rivolga al ragazzo o per ipotetica catena della colpa anche al padre, quel che si capisce è che le signore non sono esattamente ispirate dai principi garantisti di Cesare Beccaria.
Infatti il post con cui poi rivendicano l’eroica azione esordisce così: «Sì tu, La Russa junior, che hai stuprato una ragazza. Fare sesso con una persona che non è presente a se stessa, che non è in grado di parlare, è stupro».
Evidentemente, quella sera […] nella camera in questione […] c’era anche un’esponente di Non una di Meno: non si spiegano altrimenti le certezze in […] la cui acquisizione in teoria è il motivo per cui si tiene quel noioso dettaglio chiamato processo.
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Ma non salta soltanto la presunzione d’innocenza, bensì la stessa responsabilità individuale: «Sì tu La Russa padre, perché violador è un presidente del Senato che colpevolizza una ragazza stuprata». Conta nulla che lui, in quello che è stato indubbiamente un eccesso istituzionalmente sgrammaticato di impeto paterno, abbia comunque detto il contrario: «Non accuso la ragazza, credo a mio figlio».
Quello che conta è il teorema, e il teorema fila alla perfezione: politico di destra usa «il suo potere istituzionale e di maschio bianco, etero, ricco» per proteggere «uno dei nostri bianchissimi giovani» (giuro, nel comunicato successivo queste talebane usano il superlativo cromatico per sottolineare una delle colpe principali dei protagonisti, la pigmentazione ideologicamente sbagliata).
Ma il veleno squadrista (perché di questo si tratta) sta in coda al post. «Vogliamo cacciare La Russa da ogni incarico pubblico». L’avversario non esiste, esiste un nemico che non può fare politica in nessun modo, non può ricoprire alcun ruolo né dare rappresentanza alle proprie idee.
ignazio la russa in versione avvocato - fotomontaggio
È già fortunato, Ignazio, che non propongano di spedirlo in Siberia. «Vogliamo chiusi i locali della famiglia e lo studio legale». Il nemico non può nemmeno esercitare la propria libertà economica, non può lavorare né guadagnare, come l’ebreo sotto il Reich o il kulako sotto il Soviet.
«Vogliamo requisiti i loro soldi e devoluti ai centri anti -violenza». Qui siamo all’esproprio puro (non più proletario, ma femminista-chic), […], in un’allucinata caricatura matriarcale del totalitarismo. La stessa che è andata in scena ieri sera in piazza XXV aprile […] al «presidio contro il sistema di potere economico e patriarcale» incarnato dai La Russa, dove le Erinni dell’ultra-femminismo hanno ripetuto tutte le follie di cui sopra, Non una di Meno.
Il “dress code” di convocazione […] consigliava «bende nere» da mettere sugli occhi. Forse un lapsus freudiano, l’ammissione involontaria che no, il fascismo in questa storia non sta a casa La Russa.
ignazio e leonardo la russaflash mob contro la russa a milano 1i poster di non una di meno contro la russa a milano 4flash mob contro la russa a milano 3flash mob contro la russa a milano 2flash mob contro la russa a milano 7flash mob contro la russa a milano 8DANIELA SANTANCHE E IGNAZIO LA RUSSA flash mob contro la russa a milano 5LA VILLA A FORTE DEI MARMI COMPRATA DALLA MOGLIE DI IGNAZIO LA RUSSA E DA DIMITRI KUNZ FIDANZATO DI DANIELA SANTANCHEGIORNI DI FUOCO - POSTER BY MACONDO TRE PICCOLI INDIANI - MEME BY EMILIANO CARLI ignazio la russa con il figlio leonardo apache