omicidio di treviglio - il video girato dalla vicina di casa - luigi casati silvana erzemberger

UN COLPO ALLA NUCA, DUE ALLA SCHIENA E UN QUARTO ALLA GAMBA: L'OMICIDIO DI LUIGI CASATI E' STATO QUASI UN'ESECUZIONE - LA VICINA CHE GLI HA SPARATO, SILVANA ERZEMBERGHER, HA POI RICARICATO IL REVOLVER E FERITO ANCHE LA MOGLIE - LA DONNA HA DETTO DI SENTIRSI PERSEGUITATA DAI DUE VICINI, LI AVEVA GIA' AGGREDITI CON UN BASTONE L'ANNO SCORSO - MA ALTRI CONDOMINI SOSTENGONO FOSSE LEI A SUONARE IL CAMPANELLO DI NOTTE...

Maddalena Berbenni per il corriere.it

 

omicidio di treviglio il video girato dalla vicina di casa 4

Nessuno, almeno per ora, sa che cosa sia avvenuto prima degli spari: dove si trovasse Silvana Erzembergher, se quello con Luigi Casati fosse stato un incontro casuale o se davvero lo stesse aspettando al varco. Armata. Di sicuro, non fossero semplici pensionati nel tranquillo quartiere a nord di Treviglio, il tragico epilogo di giovedì alle 7.30 potrebbe sembrare uscito da una puntata di Gomorra.

 

Casati, che a luglio avrebbe compiuto 62 anni, è stato ucciso di spalle con un colpo alla nuca, due alla schiena e un quarto alla gamba. Quasi la dinamica di un’esecuzione, è la prima indicazione dell’autopsia. Al solito orario, l’operaio in pensione da un anno è sceso con la cagnolina al guinzaglio, è uscito dal portone, ha camminato verso il vialetto, ha girato a destra e, dieci passi dopo, è crollato a terra.

 

omicidio di treviglio il video girato dalla vicina di casa 5

Alle sue spalle, Erzembergher, la vicina 71enne del pianoterra, non ha esitato a premere il grilletto nemmeno contro Monica Leoni, quando dal secondo piano è volata a soccorrere il marito. Anzi, ha ricaricato il revolver calibro 38 da 5 colpi e l’ha ferita con due proiettili alle gambe e con uno di striscio al torace. A 57 anni, è fuori pericolo, ma dovrà fare i conti con quegli attimi atroci che pare ricordi perfettamente, lei seduta accanto a Luigi, prono, e la loro cagnolina terrorizzata.

 

Le indagini sono dei carabinieri della sezione operativa della compagnia di Treviglio, che, subito dopo la sparatoria, hanno trovato Erzembergher nel suo appartamento. Il gip Vito Di Vita ha convalidato l’arresto e disposto il carcere, dove l’indagata sarà trasferita in queste ore. Dopo il principio d’infarto in caserma, ha lasciato il reparto del Papa Giovanni ed è stata sistemata provvisoriamente in una camera di sicurezza dello stesso ospedale. È pacifico che sia stata lei a sparare, con quel video virale che l’ha inchiodata anche sui social network.

 

omicidio di treviglio il video girato dalla vicina di casa 2

Il punto - e lo sarà soprattutto in ottica difensiva - è capire realmente perché lo abbia fatto e quanto lucida fosse. Il pm Guido Schininà, al momento, contesta l’omicidio volontario e il tentato omicidio aggravato dai futili motivi. Niente premeditazione, forse perché se da un lato è vero che non sono state udite liti, che Casati si stava allontanando e che la donna sarebbe stata vista aggirarsi un’ora prima con quella stessa giacca turchese e la borsa chiara a tracolla, dall’altro non sono emersi elementi davvero concreti per andare in quella direzione.

 

Attraverso l’avvocato Andrea Pezzotta, la 71enne si è affidata alla consulenza del professor Giancarlo Borra per l’autopsia e finora ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. La sua prima, informale versione, comunque, è trapelata. Si sentiva perseguitata dalla coppia, vittima di dispetti, soprattutto notturni. Ai vicini che la fissavano sconvolti impugnare la pistola e continuare a inveire contro marito e moglie inermi, ha urlato che non ce la faceva più. Ma poi quegli stessi vicini hanno raccontato che era lei a suonare i campanelli nel cuore della notte, qualcuno l’aveva anche ripresa.

 

omicidio di treviglio il video girato dalla vicina di casa 3

Sapevano dell’arma? Scesa l’adrenalina di quella mattina, sul punto le testimonianze si sono ridimensionate. Erzembergher la deteneva regolarmente per uso sportivo. Frequentava, anche se di rado, il poligono di tiro. Leoni l’aveva denunciata per un’aggressione con un bastone a maggio 2021, ma sia sul verbale dei carabinieri sia sulla querela stesa dal suo avvocato, era stato indicato un nome sbagliato: non Silvana Erzembergher ma Zanda Erzembergher, cioè con il cognome del marito, scritto sul campanello.

 

Con il cambio di residenza in corso e la polizia locale che non trovava la donna in casa, l’identificazione è rimasta a metà, anche perché non era sembrata una situazione allarmante più di tante altre. Ma senza il nome giusto le forze dell’ordine sono rimaste all’oscuro dell’arma. I carabinieri avrebbero potuto togliergliela preventivamente, la polizia revocarle il porto d’armi. Invece no.

 

OMICIDIO LUIGI CASATI

Ma, comunque, a prescindere da quel maledetto inghippo, nessuno lo aveva fatto presente, né i vicini - alcuni dei quali a caldo hanno detto di sapere della pistola, mentre ora solo una persona lo conferma - né i Casati e nemmeno i tre figli dell’arrestata, vedova ed ex ambulante. Non si spiegano cosa sia scattato nella madre, dicono di non riconoscerla: «Mia madre è dolce, aiuta tutti, chiedo umilmente scusa», le parole dalla figlia Monica a Canale5.

Articoli correlati

TREVIGLIO, SILVANA ERZEMBERGHER, LA DONNA CHE HA UCCISO IL VICINO DI CASA, ERA GIA\' STATA ...

LUIGI CASATI E LA MOGLIE LUIGI CASATI omicidio di treviglio il video girato dalla vicina di casa 1

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…