COME ARRIVARE A MEZZO MILIONE DI VACCINAZIONI AL GIORNO? IL PIANO DEL GENERALE FIGLIUOLO MANDATO AI GOVERNATORI: CENTRI VACCINALI APERTI ALMENO 12 ORE AL GIORNO SETTE GIORNI SU SETTE; NON PIÙ DI 10 MINUTI A PUNTURA PIÙ UN ALTRO QUARTO D' ORA PER CONTROLLARE CHE… - ZINGARETTI VUOL METTERE LA FRECCIA E SUPERARE ANCHE FIGLIUOLO, ANNUNCIANDO CHE DA DOMANI A FIUMICINO SI VACCINERÀ ANCHE DI NOTTE…
Paolo Russo per "la Stampa"
il commissario figliuolo si vaccina
Il Generale li ha avvisati: «da fine aprile bisognerà correre al ritmo di mezzo milione di vaccinazioni al giorno». E ai governatori riuniti oggi in assise ha ora spedito il suo Piano per raggiungerlo quell' obiettivo: centri vaccinali aperti almeno 12 ore al giorno sette giorni su sette; non più di 10 minuti a puntura più un altro quarto d' ora per controllare che nessuno abbia qualche reazione seria dopo aver iniettato il siero; dotazioni di personale adeguate alla grandezza del punto di vaccinazione, da piazzare in punti facilmente raggiungibili da bus e metro e con accesso garantito ai disabili. Una ricetta messa nero su bianco per arrivare a somministrare fino a 750 vaccinazioni ogni giro d' orologio nelle strutture più grandi.
francesco paolo figliuolo si vaccina
Le linee guida inviate alla Conferenza delle Regioni dal Commissario straordinario per l' emergenza, il Generale Francesco Paolo Figliuolo, «sono da intendere quale indirizzo non vincolante, ed hanno solo lo scopo di suggerire un modello organizzativo funzionale e omogeneo, riguardante l' allestimento dei centri vaccinali straordinari», è riportato nel testo. Perché c' è da rimettere ordine non solo alla giungla regionale delle categorie e sottocategorie che hanno finito per scavalcare i più anziani e i fragili nelle liste d' attesa vaccinali, come ha ricordato proprio ieri il premier.
Ma serve anche dare più uniformità ai modelli organizzativi, visto che abbiamo regioni come la Valle d' Aosta o provincie come quella di Bolzano che a ieri avevano utilizzato oltre il 90% delle dosi ricevute e altre, come Calabria, Liguria e Sardegna con circa una fiala su tre ancora inutilizzata nei frigo. Certo, la sanità modello federale sull' organizzazione sanitaria lascia l' ultima parola alle regioni. Rispetto alle quali il governo ha però argomenti convincenti per indurle ad adeguarsi.
francesco paolo figliuolo fabrizio curcio
A cominciare dai criteri di distribuzione dei vaccini, che proprio Figliuolo ha proposto ieri di modificare con un altro documento oggi all' esame dei governatori. Ferme restando le quote riservate agli ultraottantenni, per il resto si suddivideranno le dosi secondo il criterio «una testa un vaccino», senza pesare la percentuale di appartenenti a questa o quella categoria protetta.
Delle quali né Draghi né il Generale vogliono più sentir parlare.
Tornando al Piano i centri vaccinali per il Commissario andrebbero realizzati e installati «in luoghi o spazi collettivi da individuare ad hoc, quali palestre, palazzetti, parcheggi dei supermercati od ogni altro spazio idoneo».
Fermo restando che resterebbero complementari a quelli già esistenti presso le strutture sanitarie o gli studi dei medici di famiglia coinvolti nella campagna. I centri dovrebbero avere percorsi ben delineati per l' accettazione, la somministrazione e l' osservazione post immunizzazione, oltre che essere dotati di personale adeguato a seconda delle dimensioni dei centri.
Che il "Piano Figliuolo" suddivide in tre tipologie: "punti vaccinali maggiori", aperti 12 ore 7 giorni sui sette, con almeno 5 postazioni e un' area di minimo 300 metri quadri; quelli "minori", aperti sempre 12 ore e ogni dì, con massimo 4 postazioni e uno spazio minimo di 150 metri quadri; quelli "mobili", composti da tende da campo, aperti 8 ore al giorno tutti i giorni, vicini a servizi igienici pubblici. Le postazioni mobili serviranno a vaccinare soprattutto chi vive in piccoli centri non facilmente raggiungibili.
Ma il Piano scende nei dettagli anche delle varie fasi della vaccinazione , fornendo indicazioni precise dalla fase di ingresso con il controllo della temperatura, passando per l' accettazione e la valutazione clinica prima del vaccino, fino ad arrivare alla registrazione dei dati del vaccinato nel portale dell' anagrafe vaccinale.
Passaggio essenziale per non saltare il richiamo ma anche ai fini del "passaporto vaccinale" che verrà.
Un Piano per correre veloci anche se il governatore laziale, Nicola Zingaretti, vuol mettere la freccia e superare anche Figliuolo, annunciando che da domani a Fiumicino si vaccinerà anche di notte. Prove di una campagna massiva sempre in attesa di quelle dosi che, nascoste o meno, continuano comunque a scarseggiare.