el camineto meloncino cortina dampezzo flavio briatore

COME DAGO-DIXIT, FLAVIO BRIATORE RIACCENDE “EL CAMINETO” – STASERA LO STORICO RISTORANTE DI CORTINA D’AMPEZZO RIAPRE SOTTO LA NUOVA GESTIONE DEL GRUPPO “MAJESTAS”, DI PROPRIETÀ DEL “BULLONAIRE”. TRA I CLIENTI STORICI C’È GIÀ NOSTALGIA DELLA FAMIGLIA MELON, MA BRIATORE PROVA A RASSICURARE TUTTI: “L’ESPERIENZA DEL MANAGEMENT DEL TWIGA SARÀ UNA FORMULA VINCENTE” (AI POSTERI, ANZI, AI POSTUMI, L’ARDUA SENTENZA)

flavio briatore

1. SI È SPENTO “EL CAMINETO”, MA BRIATORE È PRONTO A RIACCENDERLO – LO STORICO RISTORANTE DI CORTINA D’AMPEZZO, CONOSCIUTO ANCHE COME “IL MELONCINO” HA CHIUSO. MA PRESTO RIAPRIRÀ: LO HA RILEVATO IL "BULLONAIRE" – L’IMMOBILE CON TERRAZZA PANORAMICA POTREBBE ESSERE STATO ACQUISTATO DAL MAGNATE KAZAKO ANDREY TOPOROV, GIÀ PROPRIETARIO DEGLI HOTEL LAJADIRA E SAVOIA, CHE NON HA RINNOVATO IL CONTRATTO D’AFFITTO…

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/si-spento-ldquo-el-camineto-rdquo-ma-briatore-pronto-372787.htm

 

2. FLAVIO BRIATORE SBARCA A CORTINA: EL CAMINETO COME IL TWIGA, DOPO 20 ANNI LA FAMIGLIA MELON LASCIA

Estratto dell’articolo di Ugo Cennamo per https://corrieredelveneto.corriere.it/

 

el camineto cortina dampezzo 1

Finisce ufficialmente un’epopea, quella della famiglia Melon e del ristorante El Camineto di Cortina d’Ampezzo. Se ne apre un’altra, a partire da stasera, mercoledì 6 dicembre, debutto ufficiale della nuova gestione, quella a cura del gruppo Majestas di Flavio Briatore.

 

Due mondi agli antipodi: da una parte la superba cucina costruita sulla sapienza tramandata attraverso vent’anni di lavoro umile e talentuoso di una famiglia ai fornelli, dall’altra la cultura scintillante di questo inizio millennio, un sapiente uso delle strategie di marketing per attrarre la clientela non tanto, o meglio non solo, per la qualità dell’offerta, ma per quel desiderio diffuso che porta i più a voler essere là dove il jet set è di casa.

 

flavio briatore 7

[…] C’è già nostalgia fra i clienti storici […]  legati a quella passione che portava Romeo e Orietta Melon a passare venti ore al giorno nel loro locale, trattando i propri collaboratori come fossero di famiglia e curando con amore ogni singola portata. E ora sarà meglio, sarà peggio?

 

Ognuno sarà libero di valutare, di certo non sarà la stessa cosa, fosse solo per il fatto che non ci sarà nessuno dei Melon ad accogliere e a salutare vecchi e nuovi amici. Briatore rassicura i titubanti e garantisce che «l’unione tra la tradizione e i valori rappresentati da ‘El Camineto’ e l’esperienza e la professionalità del management di Twiga Forte dei Marmi, che si occuperà della gestione, saranno una formula vincente». In cucina, per offrire la continuità dei sapori e dei profumi, lo chef Riccardo Rasina.

 

el camineto cortina dampezzo 3

[…] Briatore: «Crediamo fortemente in Cortina, località che andrà a competere a livello internazionale con le migliori stazioni sciistiche e che ospiterà le Olimpiadi nel 2026. Sarà una bella sfida». Una delle tante nelle quali il gruppo è impegnato che conta i marchi di proprietà Billionaire, Twiga e Crazy Pizza, e i brand in licenza Cipriani Monte Carlo, Cova Monte Carlo e Cova Doha. Con la gestione del ristorante El Camineto amplia e diversifica l’attuale strategia di crescita e di sviluppo.

[…] Romeo e Orietta Melon non hanno voglia di aggiungere altre parole a quelle già spese da ottobre, quando ufficializzarono che la loro stagione si era conclusa. Si limitano a un laconico comunicato: «Quasi vent’anni a ‘El Camineto’ sono stati una bellissima avventura, passiamo il testimone con i migliori auguri a chi ama la nostra Cortina e la tiene nel cuore come noi». […]

el camineto cortina dampezzo 2flavio briatore 3flavio briatore 13flavio briatore 4el camineto cortina dampezzo 5el camineto cortina dampezzo 4el camineto cortina dampezzo 6

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...