ASSAD, IL MAGO DELLA FUGA – NELLA NOTTE TRA IL 7 E L’8 DICEMBRE, MENTRE I JIHADISTI PRENDEVANO IL POTERE, IL DITTATORE SIRIANO HA LASCIATO DAMASCO UTILIZZANDO PRIMA UN PICCOLO AEREO, CON I TRASMETTITORI SPENTI, E POI UN VOLO MILITARE RUSSO CHE LO HA PORTATO A MOSCA, PASSANDO NELLO SPAZIO AEREO TURCO – IL MISTERO DEL PIANO DI VOLO COMUNICATO A BRUXELLES: L'AGENZIA “EUROCONTROL” ERA A CONOSCENZA DI CHI CI FOSSE A BORDO DI QUELL’AEREO?
Estratto dell’articolo di Leonard Berberi per www.corriere.it
aereo lyushin usato da assad a Khmeimim il 9 dicembre
Il piano di volo dell’aereo che l’8 dicembre ha portato fuori dalla Siria l’ex presidente-dittatore Bashar al Assad è passato anche a Bruxelles sulle scrivanie di Eurocontrol, l’agenzia europea che gestisce il traffico nei cieli del continente e nelle zone limitrofe. È molto probabile che i funzionari non fossero a conoscenza dell’identità di chi sarebbe salito a bordo — non c’è un obbligo a comunicare i nomi —, ma rotta, velivolo e orari sono stati inseriti nel sistema informatico e «validati». […]
La ricostruzione
Molto si è discusso sul tragitto di Assad mentre Damasco finiva nelle mani delle forze antigovernative guidate da Hayat Tahrir al Sham. Quel che è certo è che gli 007 americani ed europei hanno seguito passo per passo i suoi spostamenti, filtra dalle fonti. Per ricostruire il percorso il Corriere ha parlato con sei persone aggiornate sulla vicenda, ha incrociato le immagini satellitari fornite da società statunitensi ed europee con i dati delle piattaforme di tracciamento dei movimenti dei jet.
Due delle fonti spiegano che l’intelligence moscovita ha suggerito l’utilizzo di due velivoli per il trasferimento dell’ex leader dalla capitale siriana a Khmeimim, dove si trova la base aerea russa in territorio siriano. Secondo quanto ricostruito la notte tra il 7 e l’8 dicembre Assad arriva allo scalo internazionale di Damasco, a sud-est della capitale, accedendo nella parte periferica dedicata agli spostamenti dei diplomatici.
Poco dopo le 4.30 del mattino da lì decollano due aerei, uno dietro l’altro. Un Yakovlev Yak-40, delle dimensioni di un jet privato e in grado di trasportare al massimo una trentina di persone. E un Ilyushin Il-76T, quadrimotore militare.
rotta del velivolo usato da assad per lasciare damasco
L’ex dittatore — concordano le fonti — si trova a bordo del velivolo più piccolo, lo Yak-40, che è davanti e mantiene sempre spenti i trasmettitori radio così da risultare invisibile ai ricevitori Ads-b. Cosa che non si decide di fare per l’Ilyshin che, da subito, diventa uno dei voli più seguiti sulle piattaforme di tracciamento degli spostamenti aerei.
L’intenzione di chi sta gestendo l’«esfiltrazione» di Assad è proprio quella di concentrare l’attenzione sull’aereo militare, prosegue chi è stato aggiornato su quelle ore. E infatti negli stessi istanti ai giornalisti in Siria viene comunicato che l’ex dittatore siriano è a bordo.
bashar al assad e vladimir putin meme by edoardo baraldi
Una cinquantina di minuti dopo — mentre decine di migliaia di curiosi stanno seguendo il tracciato su siti web e app — l’aereo militare inizia a effettuare una rotta anomala appena superata Homs. Vira a sinistra, poi a destra, quindi ancora a sinistra e scende repentinamente di quota. Fino a far perdere le tracce nei pressi del villaggio di Ain al-Ghara. Subito si diffonde la voce che sia stato abbattuto, anche se nessuno — nel villaggio — segnala esplosioni o fiamme. […]
In realtà, spiegano le fonti al Corriere, l’ex presidente atterra regolarmente a Khmeimim sullo Yak-40 alle prime luci dell’alba. Nella stessa base militare si presenta pure l’Ilyshin che si pensava precipitato, come si scopre dalle immagini scattate dai satelliti occidentali.
il palazzo presidenziale di bashar al assad a damasco
Verso le 14.30 di domenica 8 dicembre dalla pista di Khmeimim — che si trova non distante dalla città portuale di Latakia, sede delle navi militari russe — decolla un Ilyushin Il-76MD dell’esercito moscovita. È a bordo di quel velivolo — secondo le fonti — che si trova Assad. Che atterra a Mosca alle 18.40 locali, le 16.40 in Italia.
La rotta dell’Ilyushin («targato» Ra-78847) passa sopra la Turchia, Paese membro di Eurocontrol. Ankara non ha aderito al divieto di sorvolo degli aerei russi — cosa che ha fatto l’Europa (Serbia esclusa) —, spiegano gli esperti, quindi non c’è alcuna violazione dei cieli. «Ma questo significa anche che il “Fpl”, cioè il piano di volo del velivolo militare di Mosca, è transitato regolarmente nell’Integrated initial flight plan processing system (Ifps), di Eurocontrol». L’Ifps è il servizio centralizzato di elaborazione e distribuzione dei piani di volo.
Il piano di volo
bashar al assad con vladimir putin
«Per ogni viaggio nei cieli europei, i piloti che intendono partire, arrivare o sorvolare uno dei Paesi che fanno parte dell’area operativa di Eurocontrol devono presentare un piano di volo al nostro centro operativo Nmoc», spiega al Corriere una portavoce di Eurocontrol.
«I piani vengono ricevuti dal Nmoc, che li convalida, corregge (se necessario) e li distribuisce ai fornitori di servizi di navigazione aerea e ai partner operativi interessati».
[…]
Il viaggio di Assad sopra la Turchia pone diverse domande. Ankara — che ha investito molto sulle milizie per il cambio di regione nel Paese vicino — sapeva che a bordo del velivolo militare russo c’era proprio l’ex dittatore? Il 10 dicembre «fonti ufficiali» turche dicono all’agenzia di Stato Anadolu che «l’aereo con a bordo Assad non ha usato lo spazio aereo turco».
Aggiungendo che serve un’«autorizzazione preventiva» a solcare i cieli del Paese. «Ma il via libera per il sorvolo deve essere chiesto a qualsiasi Stato, non soltanto alla Turchia», chiariscono gli esperti al Corriere. «E non c’è un obbligo a fornire i nomi dei passeggeri, soprattutto se si tratta di un volo militare». […]
palazzo presidenziale di bashar al assad a damasco
bashar al assad con vladimir putin