sergei skripal

LA SPIA VENUTA DAL FREDDO! IN FIN DI VITA A LONDRA PER SOSPETTO AVVELENAMENTO L'EX 007 DEL CREMLINO - GIA'  COLONNELLO DEL KGB CONDANNATO PER AVER PASSATO SEGRETI ALL’OCCIDENTE, SERGEI SKRIPAL AVEVA OTTENUTO ASILO DOPO UNO SCAMBIO USA-RUSSIA – LE ANALOGIE COL CASO LITVINENKO

skripal

Caterina Soffici per la Stampa

 

Ecco la trama perfetta per un romanzo di John Le Carrè. Una domenica pomeriggio in una tranquilla cittadina di provincia della campagna inglese. Siamo a Salisbury, contea di Wilthshire, un paio d' ore di treno a Ovest di Londra.

 

Su una panchina di fronte a un centro commerciale giace una coppia. Lui è un uomo corpulento, dai capelli grigi, sulla sessantina. Lei ha una trentina di anni di meno, è accasciata su di lui e sembra svenuta. L' uomo rotea gli occhi in maniera strana, agita le mani verso il cielo. «Sembrava che abbiano preso qualcosa di abbastanza forte» dirà poi alla Bbc una testimone oculare.

 

Quando la polizia arriva, i due sono in stato di incoscienza. L' ambulanza, la corsa in ospedale, dove i due arrivano ancora vivi, ma in coma. Li blindano nel reparto di terapia intensiva. «Sono stati esposti a una sostanza sconosciuta» dice il referto medico. La polizia del Wiltshire dice che «non riportano ferite evidenti» e il vice capo Craig Holden dichiara: «Poiché siamo ancora agli inizi delle indagini, non siamo in grado di accertare se ci troviamo di fronte a un reato».

 

skripal

Ma i due sono russi e subito la mente degli investigatori va agli avvelenamenti con il polonio, la sostanza radioattiva con cui è stato ucciso nel 2006 Aleksander Litvinenko, ex spia russa, poi dissidente che aveva trovato rifugio a Londra. Tracce di polonio erano state ritrovate nel suo sangue e in vari locali frequentati dall' uomo e in particolare al Sushi bar Itsu di Piccadilly, nel pieno centro della capitale britannica. Assassinato - si è sempre detto - su mandato del suo ex collega all' epoca del Kgb Vladimir Putin, ora incidentalmente presidente della Federazione russa.

L' uomo della panchina di Salisbury è anche lui una ex spia.

 

Si chiama Sergei Skripal, secondo i documenti ha 66 anni. È stato avvelenato? Il sospetto è alto. Subito scatta il cordone sanitario: la panchina e le aree limitrofe vengono delimitati e bonificati. Lo stesso per l' ambulanza e il Pronto soccorso dove i due sono stati accolti. Se è polonio, potrebbe essere letale per chiunque vi entra in contatto.

 

Ma chi è Sergei Skripal? È un ex colonnello dell' esercito russo che negli Anni Novanta è stato accusato di essere una spia al servizio di sua maestà.

 

Un traditore, insomma. L' accusa viene dagli eredi del Kgb, ossia dal servizio di sicurezza russo, il terribile Fsb. È un' accusa pesante: Skripal sarebbe stato pagato 100 mila dollari per aver fornito agli inglesi del MI6 i nomi degli agenti russi operanti in Gran Bretagna sotto copertura.

skripal panchina

 

Processato per «alto tradimento sotto forma di spionaggio» dal tribunale militare di Mosca nell' agosto del 2006, era stato condannato e sbattuto in cella, dove rischiava di marcire per i 13 anni della condanna.

 

Ma nel luglio 2010 Skripal viene graziato e insieme ad altri 3 prigionieri è scambiato con 10 spie russe in mano agli americani. Niente di rocambolesco, un asettico scambio di prigionieri all' aeroporto internazionale di Vienna, ma di certo Le Carrè ci ricamerebbe qualcosa di avvincente. Anche senza ricorrere troppo alla fantasia la realtà fornisce materiale in abbondanza. Una delle spie scambiate era Anna Chapman, che ha vissuto anni in Gran Bretagna e ha addirittura ottenuto il passaporto di Sua Maestà. È una bionda mozzafiato, che i media definiscono «l' agente segreto più affascinante della Russia» e quando arriva a Mosca fa la modella, lavora come presentatrice in un programma della tv russa e viene assunta dal governo come responsabile di un consiglio giovanile.

sergei skripal

 

Quindi nel 2010 Skripal arriva nel Regno Unito, dove per questi otto anni mantiene un basso profilo. Probabilmente si aspettava di vivere defilato e al sicuro il resto dei suoi anni, ma per i russi a Londra, specie se ex spie, il passato ritorna sempre.

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?