cinesi prato

COME MAI A PRATO I CINESI SONO PRATICAMENTE IMMUNI AL CORONAVIRUS? NELLA PIÙ GRANDE COMUNITÀ CINESE D’ITALIA (26 MILA PERSONE) CI SONO STATI SOLO 100 CASI COVID DALL'INIZIO DELLA PANDEMIA - SI SONO VACCINATI DURANTE I VIAGGI IN CINA? IL CONSOLATO SMENTISCE: E' MERITO DELL'AUTOISOLAMENTO RIGOROSO - IL VIDEO “COVID-FREE” PER PROMUOVERE IL TURISMO A WUHAN: TUTTI SANI, BELLI, FELICI E SENZA MASCHERINA - IL FILMATO E’ MIELE PER I COSPIRAZIONISTI: “LA CINA AVEVA SVILUPPATO E SPERIMENTATO IL VACCINO GIÀ DA TEMPO” - VIDEO

 

Da www.liberoquotidiano.it

 

IL VIDEO PROMOZIONALE DELLA CITTA DI WUHAN

Mentre il mondo intero è alle prese con una pandemia con pochi precedenti e attende speranzoso il vaccino Pfizer-Biontech, che dovrebbe essere distribuito in maniera massiccia a partire dal prossimo anno, Wuhan è ormai Covid-free da mesi. O almeno è quanto sostiene il regime comunista cinese, che ha pubblicato un video per promuovere la città che era stata l’epicentro dell’epidemia: la clip pubblicitaria, intitolata “Incontriamoci a Wuhan” ha fatto il giro del mondo, con le immagini di persone felici e rigorosamente senza mascherina che sono un pugno nello stomaco per tutti gli altri.

IL VIDEO PROMOZIONALE DELLA CITTA DI WUHAN

 

Un video che rafforza la teoria secondo cui la Cina in realtà ha sviluppato e sperimentato il suo vaccino già da tempo: ha fatto scalpore negli ultimi giorni la notizia secondo cui a Prato, dove vive una delle più grandi comunità cinesi del nostro paese, in molti avrebbero testato l’efficacia del vaccino durante i viaggi tra Cina e Italia e sarebbero quindi immuni a questa seconda ondata.

IL VIDEO PROMOZIONALE DELLA CITTA DI WUHAN

 

Intanto le autorità del turismo della città-epicentro hanno lanciato in pompa magna l’invito a visitare la capitale della provincia di Hubei: “Wuhan non è mai avara nel presentare la sua bellezza e noi, che la amiamo, speriamo che più persone possano capire. Non vediamo l’ora di incontrarsi a Wuhan”. Peccato però che il resto del mondo è impossibilitato a viaggiare: che sia un’altra trovata di marketing per affermare la presunta superiorità cinese nella gestione dell’epidemia?

 

IL VIDEO PROMOZIONALE DELLA CITTA DI WUHAN

2 - PRATO, I CINESI CONTAGIATI SONO SOLO CENTO. E L’ASL CHIEDE AL CONSOLE IL SEGRETO

Silvia Bini per www.lanazione.it

 

Sono soltanto cento i cittadini cinesi residenti a Prato che sono risultati positivi al Covid dall’inizio della pandemia. In nove mesi la comunità orientale ha totalizzato meno della metà dei casi che Prato registra quotidianamente (ieri erano 231) ormai da tempo. A ufficializzare il dato è l’Asl Toscana Centro che per comprendere meglio il fenomeno, decisamente eccezionale, ha chiesto aiuto al consolato cinese.

 

IL VIDEO PROMOZIONALE DELLA CITTA DI WUHAN

Da febbraio scorso tra i 26.000 cinesi registrati ufficialmente all’anagrafe di Prato soltanto 100 persone hanno contratto il virus e fatto ricorso alle cure dell’ospedale nei casi più gravi. Il resto della comunità è rimasto immune, come se attorno avesse una cortina di difesa impenetrabile. Smentita l’ipotesi che i cinesi di Prato da settimane abbiano iniziato una fuga verso la madrepatria per fare ricorso a un vaccino sperimentale, l’unica spiegazione al fenomeno dell’immunità è quella del lockdown applicato alla perfezione.

 

cinesi prato

Ipotesi confermata anche dai mediatori che il consolato cinese ha messo a disposizione dell’Asl per fare da ponte con la comunità orientale. "Abbiamo incontrato il console cinese a cui abbiamo chiesto collaborazione per comprendere meglio alcune dinamiche che osserviamo all’interno della comunità", conferma Renzo Berti, direttore del Dipartimento di igiene e prevenzione dell’Asl Toscana Centro. "Ci sono stati forniti mediatori e garanzie di cooperazione". L’Asl studia il fenomeno cinese grazie all’aiuto delle autorità asiatiche.

 

cinesi prato

La provincia di Prato dalla fine del mese di ottobre è stata continuativamente al vertice della classifica toscana del rapporto quotidiano fra i contagiati da Covid-19 e il numero dei cittadini residenti: un primato dal quale i cinesi sono esenti. "All’inizio della pandemia la comunità orientale è stata molto attenta e si è posta in un lockdown ancora più severo rispetto a quello poi deciso dal governo italiano", prosegue Berti. "Dopo un breve periodo tra luglio e agosto, durante il quale hanno allentato le misure restrittive, si è registrato un piccolo picco di casi tra cinesi. In seguito è partita una nuova stretta con cui la comunità si è nuovamente autoisolata".

 

cinesi prato

Lo abbiamo visto nella prima ondata della pandemia e adesso stiamo assistendo allo stesso fenomeno: pronto moda serrati, niente scuola per bambini e ragazzi, negozi chiusi. Isolati dal resto dei connazionali e dal resto della città: è questa la strategia di difesa dei cinesi che abitano a Prato, dove vive una delle più grandi comunità d’Europa e che ricalca quanto fatto a Wuhan focolaio del virus, oggi Covid-free. Niente vaccino quindi: la la notizia che circola in rete da giorni, viene smentita da più parti.

 

"Vaccino cinese? Sì, sì in Cina lo fanno ma io non posso andare", dice Paolo Wang, titolare del Caffè Per Bacco di piazza Ciardi. "Dovrei fare un mese di quarantena, impossibile...", sorride e spiega che in Cina la quarantena è doppia: 14 giorni per chi scende da un aereo proveniente dall’Italia e altri 14 giorni appena si arriva nella città di destinazione, nel suo caso Wenzhou, ammesso che con le restrizioni attuali si riesca a salire su un aereo.

poliziotti cinesi prato

 

In totale si tratta di 28 giorni di quarantena, "troppo tempo, non è possibile fare", insiste Paolo, smentendo le voci che da giorni circolano in città sulla fuga verso il vaccino orientale. Anche l’Asl prende le distanze: "Non ci risultano evidenze correlate al vaccino, secondo quanto analizzato dal dipartimento i pochi contagi nella comunità sono riconducibili ai comportanti molto rigorosi". Attenendosi a fatti, dati e numeri, a salvare i cinesi (e in parte la città) dalla prima ondata di Covid e adesso dalla seconda è l’applicazione scrupolosa, quasi militare, della quarantena.

cinesi prato

 

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...