benno

COME MAI IL TELEFONINO DI BENNO RIMASE SPENTO MEZZ'ORA? LA SERA DELLA SCOMPARSA DEI GENITORI CI FU UNO STRANO "BUCO" NEL TRACCIAMENTO DEL RAGAZZO DI BOLZANO SOSPETTATO DI AVERLI UCCISI - IL CELLULARE VENNE POI "RIAGGANCIATO" VICINO AL PONTE SUL QUALE È STATO TROVATO IL DNA DI SUO PADRE - IL FISICO ALLENATISSIMO CHE POTREBBE AVERLO AIUTATO A SOPRAFFARE I GENITORI, IL FLACONE DI ACQUA OSSIGENATA COMPRATO PER SMACCHIARE IL SANGUE...

Giusi Fasano per il "Corriere della Sera"

 

un foto di benno neumair

Mezz'ora di vuoto. Il telefono cellulare che risulta spento in una zona con buona copertura di rete. E poi il segnale che torna quando lui è a pochi chilometri dal ponte sul quale c'erano tracce del sangue di suo padre. Che cosa ha fatto Benno Neumair in quella mezz'ora di buco? E perché il telefonino risultava spento?

 

peter neumair e laura perselli

Stiamo parlando della sera della scomparsa. Era il 4 gennaio. Sua madre Laura Perselli, 68 anni, e suo padre Peter, 63, mancavano già all'appello ma nessuno aveva ancora dato l'allarme. Lo avrebbe fatto lui stesso il pomeriggio successivo, dopo le insistenze di sua sorella Madè, preoccupata perché i genitori non erano rintracciabili da ore.

i genitori di benno neumair

 

Nel verbale che ha firmato come testimone lui, Benno - che oggi è indagato con l'accusa di aver ucciso i genitori e averne nascosto i corpi - ha raccontato di aver visto sua madre l'ultima volta verso le 18.30 e che suo padre a quell'ora non era in casa.

 

Ha detto di essere poi uscito a fare un giro in bicicletta e di essere tornato a casa dopo circa un'ora, attorno alle 20, senza trovare nessuno dei due. Non si è preoccupato, ha giurato. Ha pensato fossero andati a fare una passeggiata.

 

benno neumair

Tra le 20 e le 21 ha telefonato a sua mamma che non gli ha risposto e, ancora una volta, non si è allarmato. Verso le 21 un vicino di casa lo incrocia in cortile, Benno sembra trafelato, e siccome lui vive da sempre a pane e palestra la persona che lo vede pensa che abbia appena finito di fare esercizi ginnici.

 

Le tracce successive che rilevano la sua presenza da qualche parte sono su Ponte Roma, a ridosso del centro di Bolzano. Le telecamere riprendono il passaggio della sua Volvo e la cella telefonica (la stessa che aveva agganciato la chiamata fatta alla madre pochi minuti prima) aggancia il suo telefono cellulare.

 

coniugi scomparsi e benno neumair

Lui dice di essere uscito poco dopo le 21 per andare dalla ragazza da cui ha poi passato la notte, e l'orario del passaggio sul ponte in effetti coincide. Ma per raggiungere la casa della ragazza ci vuole meno di mezz'ora, soprattutto di sera e senza traffico. Lui invece impiega molto di più perché da lei arriva dopo le dieci.

 

Ecco. È in quell'ora - fra le 21 e le 22 - che misteriosamente il telefonino di Benno Neumair non aggancia più nessuna cella per circa mezz'ora. Spento. Il segnale riappare alle 21.57 e stavolta la cella agganciata è quella di Ponte Resia, l'ultimo della città in direzione di Ora, il Comune dove vive la ragazza che Benno ha raggiunto dopo le 22.

 

benno neumair in palestra

Quindi la domanda è obbligatoria: perché spegnere il telefonino? Perché andare «nei pressi» (come dicono le carte della Procura) del ponte sul quale è stato trovato il sangue di suo padre?

 

Nella sua ricostruzione il motivo per arrivare da quelle parti è legato a una specie di veloce gita serale verso un laghetto per pescatori poco distante dal ponte su cui è stato trovato il sangue, un luogo molto isolato (specie di sera) e senza abitazioni nei dintorni.

 

benno neumair col padre

Con il passare dei giorni la situazione sembra complicarsi sempre più, per Benno. Che vive le sue giornate a casa di amici, vede soltanto pochissime persone (non la sua famiglia) e ripete ai suoi avvocati - Flavio Moccia e Angelo Polo - che «sono innocente» e «sono certo, presto capiranno che non c'entro niente».

 

È avvilito - giura chi gli ha parlato - perché si pensa che il suo fisico allenatissimo possa averlo aiutato a sopraffare fisicamente sua madre e suo padre. Proprio lo sport, per lui quasi un motivo di vita, è diventato un tassello del puzzle degli inquirenti.

 

benno neumair al mare

I carabinieri del Ris di Parma hanno prelevato materiale da analizzare a casa delle due vittime (presunte, visto che non ci sono i corpi) e della ragazza da cui Benno ha passato la notte fra il 4 e il 5 gennaio. Che non è la stessa ragazza assieme alla quale è andato a comprare un flacone di acqua ossigenata chiedendo se fosse adatta a smacchiare il sangue. Lei, la ragazza del solvente, l'ha frequentata dopo averla conosciuta via Tinder, il sito per la ricerca di amicizie.

 

Sulla portiera lato passeggero della Volvo il Ris ha isolato proprio tracce di acqua ossigenata e di sangue che potrebbe essere suo. Perché nei giorni dopo la scomparsa Benno aveva un taglio su un dito. «Me lo sono procurato - ha detto - maneggiando la bicicletta».

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