
COME POMPA PANETTA! – IL GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA, MOLTO ATTENTO ALLA FORMA FISICA, HA FATTO ALLESTIRE UNA PALESTRA IN UN SEMINTERRATO DI PALAZZO KOCH. LA COSA HA SCATENATO LE PROTESTE DEL SINDACATO AUTONOMO FALBI: “CHI HA PAGATO? I LOCALI A CHI SONO STATI SOTTRATTI?” – LA REPLICA DELLA SEGRETERIA DEL NUMERO UNO DI BANKITALIA: “IL GOVERNATORE HA, COME TUTTI, L’ESIGENZA DI SVOLGERE ATTIVITÀ FISICA E DEVE TENERE CONTO DI PARTICOLARI NECESSITÀ DI SICUREZZA”. E PANETTA FA SAPERE DI AVER PAGATO DI TASCA SUA CYCLETTE E ATTREZZI…
Estratto dell’articolo di Mattia Repetto per www.adnkronos.com
Che il governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, avesse a cuore la propria forma fisica era cosa nota. Non più tardi di un paio di giorni fa, durante un intervento alla Luiss su nuove tecnologie e intelligenza artificiale, aveva raccontato come utilizzasse uno smartwatch per monitorare l'attività in palestra.
Insomma, niente di particolare, se non fosse che questa palestra è stata adibita in un seminterrato all'interno di Palazzo Koch, sede dell'istituto, e che la cosa, già di per sé curiosa, abbia scatenato il sindacato autonomo Falbi, portando a un botta e risposta sulla rete intranet di Bankitalia alquanto acceso con lo stesso governatore.
[…] Ieri, 13 marzo, la Federazione Autonoma dei Lavoratori Banca d'Italia, il sindacato Falbi, ha diffuso internamente un comunicato dai tratti sarcastici (intitolato infatti 'Un governatore palestrato') ma fortemente critici, che l'Adnkronos ha potuto visionare, nel quale si faceva notare come, a fronte "dei risparmi voluti" dal governatore ci sia una "incoerenza" in quanto Panetta si è fatto "costruire una palestra per uso personale all'interno della Banca".
[…] "Ambiente confortevole con attrezzistica di primo piano, bagno ampio e stanza per il disimpegno", quasi un annuncio immobiliare. Da lì la domanda del sindacato, che riporta tutto a una dialettica più classica: "Mentre lavoratrici e lavoratori sono costretti a viaggiare" in seguito alle chiusure delle filiali di Bankitalia, il governatore "non intende scomodarsi nemmeno per andare in una palestra esterna alla banca. Sorge spontaneo una domanda: chi ha pagato la palestra? I locali a chi sono stati sottratti?". Insomma, una discussione sindacale curiosa ma in piena regola.
A sorpresa è arrivata anche la risposta con "immediati chiarimenti" a domande su situazioni riguardanti Panetta. Nella replica, anche questa visionata dall'Adnkronos, la segreteria del numero uno di Palazzo Koch parla "dell'esigenza che il governatore ha, come tutti, di svolgere attività fisica" e che questa debba "tenere conto di particolari necessità di sicurezza" come ad esempio l'utilizzo della scorta "che ne limita i movimenti all'esterno" di via Nazionale.
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Quanto alle spese, la replica al sindacato è chiara: cyclette, tapis-roulant e panca "sono state acquistate dal governatore, senza alcun costo per l'istituto". Mentre l'area è un semplice "locale di servizio nel piano seminterrato" che era "in precedenza inutilizzato". Si tratta di "precisazioni superflue", scrivono per il governatore, "necessarie per evitare che l'uso nella dialettica sindacale di toni inappropriati e di affermazioni maliziose si rifletta negativamente sull'immagine dell'istituto".
Insomma, una risposta rapida, puntuale e chiarificatrice. Ma non finisce qui. Falbi, infatti, non ci sta, gli asciugamani della palestra non si lavano in casa e arriva una replica, questa volta più dettagliata.
Non viene spiegato, lamenta il sindacato, "per quale motivo la palestra è accessibile, anche e solo" al Segretario del Direttorio, il funzionario Gian Luca Trequattrini "che non ha la motivazione della guardia del corpo". E viene definita "molto grave" l'affermazione di Panetta sulla "denuncia che mette in discussione l'immagine della banca", perché "l'immagine della banca dipende dall'impegno quotidiano di oltre 7.000 dipendenti, spesso mortificati e oggetto di chiusure incomprensibili".
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Ma non solo: Falbi, secondo quanto appreso dall'Adnkronos, fa notare che all'interno della palestra ci sono altre attrezzature, non solo quelle citate nella risposta della segreteria, quali "bilanciere e pesi". E soprattutto, il sindacato pone l'accento su una questione delicata: "Ci si è dimenticati di fare chiarezza sull'imputazione dei costi per il rifacimento dei locali", soprattutto "bagno e disimpegno". [...]