casteldaccia

E COME TI SBAGLI - LA VILLA DOVE SONO MORTE 9 PERSONE IN PROVINCIA DI PALERMO ERA ABUSIVA E C'ERA UN ORDINE DI DEMOLIZIONE. LE VITTIME DELL'INONDAZIONE AVEVANO PRESO IN AFFITTO L'IMMOBILE, MA I PROPRIETARI AVEVANO IMPUGNATO LA DELIBERA - IL VICESINDACO: ''IL COMUNE È IN DISSESTO, ANCHE SE AVESSIMO SEQUESTRATO LA CASA, NON AVREMMO AVUTO I SOLDI PER DEMOLIRLA''

MALTEMPO: SINDACO, CASA ABUSIVA, C'ERA ORDINE DEMOLIZIONE  

 (ANSA) - "La casa travolta dal fiume era abusiva e pendeva dal 2018 un ordine di demolizione del Comune che è stato impugnato dai proprietari dell'immobile davanti al Tar. Da quanto ci risulta ancora il tribunale amministrativo non ha provveduto, per cui la demolizione non è stata possibile". Lo dice il sindaco di Castedaccia Giovanni Di Giacinto in merito all'immobile travolto dalla piena del fiume in cui sono morte 9 persone.

villa casteldaccia

 

La pratica relativa all'ordine di demolizione disposto dal Comune di Casteldaccia dopo l'accertamento dell'irregolarità della costruzione è stata sequestrata dalla Procura di Termini Imerese che sta indagando sulla morte delle nove persone travolte dalla piena del fiume Milicia. L'impugnazione davanti al Tar del provvedimento emesso dall'amministrazione comunale ha bloccato l'esecuzione della demolizione. L'immobile non era sanabile in quanto realizzato a meno di 150 metri dal fiume, quindi in zona di inedificabilità assoluta.

 

MALTEMPO: EX SINDACO,POCHI VIGILI E CASSE VUOTE PER DEMOLIRE

 (ANSA) - Migliaia di richieste di sanatoria inevase, sei vigili urbani in un territorio vastissimo e flagellato da quarant'anni di abusivismo edilizio, mancanza di fondi per demolire gli immobili fuori legge: così l'ex sindaco di Casteldaccia Fabio Spatafora descrive il drammatico stato della zona in cui 9 persone sono morte travolte nell'esondazione del fiume Milicia.

esondazioni a casteldaccia nel palermitano

 

Le vittime erano riunite in una casetta presa in affitto costruita, secondo quanto si apprende, abusivamente, in zona di inedificabilità assoluta a meno di 150 metri dal fiume. Spatafora per anni ha denunciato le lottizzazioni abusive realizzate nell'alveo del fiume. "La situazione è davvero difficile - racconta - Abbiamo solo 6 vigili urbani a cui delegare i controlli e parliamo comunque di luoghi in cui è anche complicato accedere perché i proprietari delle case abusive hanno fatto dei cancelli che non consentono i sopralluoghi. Tanto che, spesso, a informarmi delle nuove costruzioni era il sindaco del comune vicino che, dall'alto, poteva rendersi conto di quanto accadeva a valle".

 

casteldaccia inondazioni

Spatafora ha presentato diversi esposti ai carabinieri e alla Procura ed emesso una serie di ordini di demolizioni. "L'iter è farraginoso - dice - dopo l'ordine di demolizione se il proprietario non ottempera, il consiglio comunale deve o acquisire il bene o disporre di abbatterlo, ma spesso, come accade all'amministrazione comunale di Casteldaccia che è in dissesto economico, non ha i soldi per demolire". Sono migliaia le richieste di sanatoria pendenti non solo a Casteldaccia ma anche nei Comuni più grandi della zona: Bagheria e Misilmeri, ad esempio. "Non mi si parli di abusivismo di necessità - dice Spatafora - molte case irregolari vengono affittate".

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”