COME TI SPIO LA SPIA – NELL’INCHIESTA SUI PRESUNTI DOSSIERAGGI ILLEGALI DELLA EQUALIZE SPUNTA UNA “BOZZA DI REPORT” SULL’EX CAPO DELLA CIA IN ITALIA DAL 2003 AL 2008, ROBERT GORELICK – NEL DOCUMENTO SI LEGGE CHE GORELICK, DOPO LA FINE DELL’INCARICO, “COME ‘CAPO CENTRO CIA’ HA POTUTO INTESSERE ED ESTENDERE RELAZIONI SIA IN AMBITO ISTITUZIONALE E POLITICO SIA IN QUELLO IMPRENDITORIALE IN ITALIA. ED È STATO CITATO, QUALE SOGGETTO INTERESSATO O COINVOLTO A SVOLGERE ATTIVITÀ DI INTELLIGENCE NEL CASO VATILEAKS E…”
(ANSA) - Una "bozza di report" anche su un ex capo della Cia in Italia. L'hanno trovata gli investigatori nell'inchiesta milanese sui presunti dossieraggi illegali, stando a quanto emerge da una delle informative nelle migliaia di pagine di atti depositati nell'indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, coordinate dal pm della Dda Francesco De Tommasi.
Il "mondo dell'intelligence", scrivono gli investigatori, "è da sempre centrale negli interessi e nelle vicende" di Carmine Gallo, l'ex super poliziotto ai domiciliari dal 25 ottobre, e "del gruppo", come risulta "anche da una mail" del 9 febbraio del 2022 "tra Mercury", una delle società di investigazione al centro dell'inchiesta, e Daniele Sirtori, il quale nella presunta associazione per delinquere, per i pm, "era addetto anche alla redazione dei report 'mimetizzati' contenenti dati estrapolati illecitamente dallo Sdi e da altre banche dati".
Nella mail, si legge, era stata "inoltrata una bozza di report su Gorelick Robert, già capo dell'intelligence americana (Cia) in Italia, attivo ora nel settore privato e della divulgazione scientifica sul tema 'intelligence', già relatore in diversi simposi unitamente ad altri soggetti" citati nell'informativa.
Nel "report", allegato dagli investigatori negli atti, viene segnalato dal gruppo di presunte cyber-spie che Gorelick, dopo il suo ruolo svolto in Italia, "tra il 2003 e il 2008", come "Capo Centro Cia" ha potuto "intessere ed estendere rapporti e relazioni sia in ambito istituzionale e politico sia in quello imprenditoriale sul territorio nazionale".
E' stato "citato", si legge ancora nel report, "quale soggetto, in qualche maniera, interessato o coinvolto a svolgere attività di intelligence nel noto caso che ha interessato la Santa Sede a Roma, meglio conosciuto come Vatileaks, e ancora indicato quale probabile portavoce nel rappresentare le ingerenze Usa al fine di favorire la caduta del passato Governo Prodi".