MA COME TI VESTI? CANNES EDITION! MENO MALE CHE C’È IRINA SHAYK A RIANIMARE IL SOPORIFERO RED CARPET DEL FESTIVAL: LA MODELLA SFODERA UN FISICO DA URLO E SI PRESENTA IN GONNA LUNGA E UNA MICROFASCIA INCROCIATA – JENNIFER LAWRENCE SFANCULA I TACCHI: SCENDE LE SCALE IN INFRADITO E SI INFILA LE SCARPE SOLO PER LE FOTO – GIGI HADID HA BISOGNO DELL’ARMOCROMISTA DI ELLY SCHLEIN – NAOMI CAMPBELL NOIOSA, CARLA BRUNI ANNACQUATA… VIDEO
Estratto dell'articolo di Gian Luca Bauzano per www.corriere.it
Jennifer Lawrence, coerente: 4
jennifer lawrence con le infradito sul red carpet di cannes
Quando si dice l’abilità nella scelta del dettaglio. Anche se nascosto. Del tipo: sono guest, guest & guest, alla première di un film, anche atteso, al Festival di Cannes e dal titolo: «Anatomie d’une Chute» e quindi io diva, che faccio? Un bello scivolone di gusto. Ma coerente con il titolo del film: Anatomia di una Caduta. Sembrerebbe il caso dell’attrice Jennifer Lawrence che ha fatto una vera «descente de marche», anzi più slavina che caduta. Abito rosso dalla linea pulita, in trend con l’edizione della manifestazione in corso: «se in rosso non sei, a Cannes sul red carpet che ci fai», e con un «punto luce» in diamanti. Poi c’è il ma: sotto l’abito ai piedi delle flip flop in plastica nera.
Come lo si è scoperto? Analizzando, come suggerisce sempre il titolo della pellicola firmata da Justine Triet, le immagini scattate sul red carpet. Et voilà: si è alzato il sipario sulla sesta giornata del calendario del festival francese 2023. Ma siamo certi che alle flip flo sarà legata una inscalfibile spiegazione... Ipotizziamo: dopo essere apparsa alla proiezione della pellicola «Bread and Roses» di cui è produttrice è rimasta al Palais per vedere l’altro film. E le flip flop risultavano perfette per tutte quelle ore in piedi. Conto alla rovescia per le prossime sfilate di Alta Moda: infradito che passione sotto gli abitoni da sera d’occasione.
Charlotte Casiraghi, pratica: 6
Deve essersi detta: «Poi come arrivo in tempo dagli amici a Monte Carlo per l’apertivo sulla terrazza dell’Hermitage?». Voilà. Un abito passepartout, pratico. Bomber in paillettes, panta in raso e borsetta nello stesso tessuto del capospalla (forse cresceva). E? Stivaletto. Ecco diciamo, elegante la era e pure bella Charlotte Casiraghi. Però, giusto citando gli «arbitri arbitrorum» televisivi di “Ma come ti vesti?”: l’outfit non va bene. Forse più in sintonia con Maman, Madame la Princesse Caroline.
Gigi Hadid, impagliata 4/5
Mai lo si ricorda abbastanza. Nella Golden Age delle passerelle Gianni Versace ripeteva spesso: «Le manine sui fianchi non le voglio vedere». In passerella e dalle modelle. Gigi Hadid che modella la è anzi è una top modella sembra che non l’abbia mai saputo. Ed eccola con una attitude, ricorrente in questa edizione, tra l’impagliato e la statua di Madame Tussaud. Sarà il solito abito anfora/sirenuse, pure charmant in quella sfumatura tortora, ad averla destabilizzata, però un po’ più di swing ci stava.
Carla Bruni, bambolina: 5
Tutti noi davanti allo specchio dopo una certa età diciamo: bei tempi. E chi più chi meno, se ne fa una ragione. Carlà Brunì in Sarkozy, sembra non esserci ancora riuscita. Ed è li che si bamboleggia ogni volta davanti all’obbiettivo. Col sorrisino, un po’ ammiccante. E a seguire, sempre le stesse mossette. Stritolata dal suo personaggio. Nonostante l’abito, il colore «new blue royal» e i gioielli, tutto ok, vien proprio da dirle: «Scialla!».
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Irina Shayk, minimal: 4
L’impatto della moda sull’ambiente si sa è un argomento monitorato da anni. Nel mondo. Questa la ragione che ha spinto Irina Shayk a indossare un modello (by Mowalola), così minimal? Impattare il meno possibile con la lavorazione dei materiali sull’ambiente? Oppure voleva risparmiare? E ancora. Indecisa tra costume da bagno e abito da sera? Verrebbe da dire: vista la fisicità e quel nulla di collier (by Messika), a quel punto non poteva risolvere solo con il «punto luce» al collo e qualche conchiglia à la Veneré di Botticellì? Il gioco era fatto.
Shin Yubin, accessoriata: 7
Confermato. La vanità può tutto. Anche affrontare un red carpet ridotta a pezzi. Lo conferma l’attrice cambogiana Shin Yubin. Strepitoso abito da sera new blue royal, un trionfo di fiori e piume petalose, coda di cavallo da amazzone perfetta e due assistenti. Piazza loro le stampelle si fa stra-fotografare e poi fa la montée de marche imbracciando i supporti. Ma che stampelle: ricoperte da una guaina di cristalli e borchie argento, metallo e rosse. Se le ha fatte fare lei, brava, se le ha create qualcuno sarà un successone di mercato. Potrebbe capitare anche che uno si finga azzoppato pur di usarle. Così come anni fa molti si fingevano miopi o presbiti per usare gli occhiali (con lenti di semplice vetro) e sembrare intellettuali. Più facile bluffare con le stampelle.
Jude Law, regale: 7,5
Sua Maestà (sullo schermo, ma anche on the road), è giunto. Jude Law, sul grande schermo di Firebrand/Le jeu de la reine, nel ruolo di Enrico VIII arriva sul red carpet di Cannes. Da teens birichino oggi uomo maturo iper seducente. Col baffetto da sparviero. E la barba incolta ci sta pure bene con quel tuxedo perfetto. Compresi i dettagli. Si è guardato alla specchio e si è piaciuto. E non solo a sé stesso.
Naomi Campbell, senza tempo: 7,5
Incredibile (o quasi) ma vero. Domani, 22 maggio 2023, la panterona Naomi Campbell compie 53 anni. Ed eccola di bianco vestita a Cannes con una disinvoltura indescrivibile. Il termine Super Modelle, coniato negli anni Novanta, su di lei rispetto a tante altre sue colleghe, calza come una seconda pelle. Ci ha fatto sognare all’epoca oggi ci gratifica l’anima. E portare il bianco su un tappeto rosso come ha fatto questa sera, significa saper giocare con il tempo e dominarlo. Sarà un caso, ma sta andando a vedere la proiezione di Le jeu de la reine. Forse una sua biografia non autorizzata.
Alicia Vikander e Michael Fassbender, precisini: 6
Stile coppia del Mulino Bianco, ma del XXI secolo. Alicia Vikander e la sua dolce (si immagina), metà Michael Fassbender giungono alla première di «Firebrand», film del quale lei è la protagonista. Interpreta la regina moglie, la sesta per l’esattezza, di Enrico VIII. L’attitude fa davvero mogliettina perfettina, ma non tanto regina perfettina. Catherine principessa di Galles, oggi insegna come si fanno le grandi entrate. Incoronazione di Carlo III docet.
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Toni Garrn, interprete: 6/7
Nell’espressione attitude sta la differenza. Abito asimmetrico, mani sui fianchi ma... La top model tedesca Toni Garrn mette a frutto l’esperienza on stage e domina la situazione con una attitude da dominatrice. Piace il contrasto dello smalto scuro abbinato all’abito e in contrasto con i diamanti by Damiani. Insomma. Ci sa fare. E lei è pure «Scialla».
Hofit Golan, creativa: 4/5
alicia vikander e michael fassbender
Una sicurezza la nostra Hofit Golan, non c’è festival che non la veda redcarpetteggiare. E anche se lei e lo stile spesso dialogano su un ring, la blogger star e opinionista tv israeliana dà sempre grandi soddisfazioni. Come con questo modellino ruotante, e i Dervisci qui però non c’entrano. La sensazione di essere a Natale c’è. Insomma, grazie Hofit, sei una gioia!
Marion Cotillard, balneare: 5
Il mare non c’è che fare seduce. Poi è quello della Costa Azzurra. E così c’è cascata pure Marion Cotillard. Andata in spiaggia anche se aveva poco tempo, si è messa il costume nella cabina e lasciato l’abito da sera appeso, per essere subito pronta. Qualche birichina/o glielo ha sottratto. Per scherzo, certo. Che fare dunque? Ritardo, ritardo e l’attrice ha dovuto volare per essere in orario per il red carpet. Così si è messa una giacca da camera/micro accappatoio prestata al volo. Bel modello, nulla da dire: forse voleva ricordare la dinner jacket british? Ma un pareo non risolveva di più? [...]
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