12enne abusi sessuali

IL BRANCO IN AZIONE - A COMO CINQUE RAGAZZI, TRE DI ORIGINE ALBANESE E DUE MAROCCHINI, HANNO SEQUESTRATO PER QUALCHE ORA QUATTRO RAGAZZINE MINORENNI E AVREBBERO ABUSATO DI UNA - I BULLETTI, UBRIACHI E SOTTO L’EFFETTO DI DROGA, HANNO TENUTO SOTTO PRESSIONE LE LORO VITTIME IN UN APPARTAMENTO MINACCIANDO DI BUTTARLE DALLA FINESTRA…

Giuseppe Spatola per “Libero quotidiano”

 

abusi sessuali

Le accuse sono pesantissime, confermate dal racconto delle giovani vittime rimaste in balìa del branco per ore prima di riuscire a liberarsi e fuggire. Secondo i carabinieri di Como che hanno raccolto la loro testimonianza, un gruppo di giovanissimi avrebbe sequestrato per oltre tre ore in una stanza minacciandole quattro ragazzine minorenni e avrebbero abusato di una. Per questo cinque ragazzi - tre maggiorenni e due minorenni - sono stati arrestati ieri mattina. I cinque avrebbero agito con «modalità da branco», e in particolare si sarebbero accaniti su una sedicenne prendendola anche a morsi.

 

L' episodio risale al pomeriggio del 14 luglio. Tutto è avvenuto nell' appartamento di uno degli arrestati, nella zona del Canturino, dove i cinque amici (tre di origine albanese e due marocchini di 17, 18 e 19 anni) avevano invitato quattro ragazze italiane e minorenni. Secondo quanto ricostruito dalle quattro amiche davanti agli inquirenti, i ragazzi - ubriachi e sotto l' effetto di stupefacenti - hanno chiuso le ragazze in una stanza, tenendole prigioniere per oltre tre ore con la minaccia di buttarle dalla finestra, e poi hanno preso di mira una sedicenne, picchiandola e abusandone.

ABUSI

 

Sia per le procure di Como e dei Minori che per i due giudici delle indagini preliminari, la «condotta del gruppo ha reso necessaria la custodia cautelare per concorso in violenza sessuale di gruppo, lesioni e sequestro di persona». I due minorenni che hanno appena compiuto 17 anni sono anche accusati di detenzione e spaccio di marijuana.

 

L' indagine è partita alcuni giorni più tardi dalla segnalazione arrivata ai carabinieri di Rebbio. Uno degli arrestati è stato rintracciato dai carabinieri a Stradella (Pavia). Davanti ai carabinieri nessuno dei cinque giovani è sembrato pentito e nessuno ha negato gli addebiti fatti dai magistrati, che hanno aperto loro la porta del carcere per violenza di gruppo.

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