SFASCIA I FASCI - SGOMBERATO IL “COVO” DI “GASTONE” DE SANTIS A TOR DI QUINTO: IL COMUNE DI ROMA SI RIPRENDE L’AREA, GESTITA DALLA “BOREALE ASD”, DA CUI PARTÌ L’ASSALTO FINITO CON L’OMICIDIO DI CIRO ESPOSITO

Gianluca Roselli per “il Fatto Quotidiano

 

gastone daniele de santis facebook gastone daniele de santis facebook

I vigili per lo sgombero sono arrivati il 4 dicembre. Ma è da oggi che la società sportiva Boreale non potrà più accedere alle strutture che occupa a Tor di Quinto, nei pressi dello stadio Olimpico a Roma.

 

È la società nei cui locali viveva Luigi De Santis, il tifoso romanista, militante dell’estrema destra, in carcere per l’omicidio del tifoso napoletano Ciro Esposito, colpito da un colpo d’arma da fuoco durante gli scontri del 3 maggio scorso prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. De Santis proprio qualche giorno fa è stato trasferito nel carcere friulano di Tolmezzo, lo stesso penitenziario in cui hanno portato Massimo Carminati.

   

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Il nome della società Boreale è rimbalzato anche nelle cronache dell’inchiesta Mafia capitale. A quanto emerge dalle intercettazioni, il titolare della Boreale Srl Roberto Viglianti (non indagato), scrivono i carabinieri del Ros, “è in diretto contatto con Riccardo Brugia e Massimo Carminati con i quali media per la compravendita di immobili e attività commerciali su Roma”. In realtà ci sono due società Boreale.

 

Quella collegata a De Santis è la Boreale Asd, presieduta da Cesare Zaralli, un’associazione sportiva dilettantistica fondata nel 1946 che si occupa di diffondere lo sport tra i giovani con una scuola calcio e una decina di squadre con circa trecento ragazzi dai 10 ai 18 anni.

 

MURALES PER CIRO ESPOSITOMURALES PER CIRO ESPOSITO

Poi c’è la Boreale Srl, fondata da Alessandro Passi, figlio dell’ex presidente della Boreale Asd Enzo Passi, oggi presieduta da Viglianti, l’uomo finito nell’inchiesta Mafia capitale. “Con quell’altra società noi non c’entriamo nulla”, fanno sapere dalla Boreale Asd. “Noi abbiamo una reputazione da mantenere nel mondo della formazione sportiva a Roma. Mentre qualcuno, prima con la vicenda De Santis e ora con queste intercettazioni, cerca di screditarci. E lo sgombero che stiamo subendo non è casuale. Da parte del Comune c’è stata un’accelerazione sospetta”.

   

ARRESTO CARMINATIARRESTO CARMINATI

Fatto sta che De Santis, quando viveva lì, aveva trasformato la struttura in una sorta di “covo” di militanti di estrema destra legati al mondo della tifoseria romanista. Tanto che tra i suoi sodali c’era anche Marione Corsi, anch’egli militante di destra e voce radiofonica della tifoseria giallorossa, non indagato ma intercettato con Carminati.

 

Inoltre, in quei 30 mila metri quadri a Tor di Quinto c’è anche il bar Il Trifoglio, storico ritrovo della destra sociale. Tra l’altro è di queste ore la richiesta dei legali della famiglia Esposito di acquisire le intercettazioni delle telefonate tra Carminati e soggetti legati al tifo romanista per vedere se può esserci qualche elemento utile.

   

La vicenda di questo terreno vicino allo stadio Olimpico è complessa. Nel dicembre 2011 il Consiglio di stato ha accolto il ricorso dei proprietari vincitori del bando e ha multato il Campidoglio. Così nel maggio scorso l’ex assessore allo Sport Luca Pancalli ha annunciato lo sgombero, che però è avvenuto solo ora. “Ora trecento ragazzini – protestano dalla Boreale Asd – non avranno più un campo dove giocare”.

 

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