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“CON I LED ZEPPELIN ERA TUTTO IMPROVVISATO” – STANDING OVATION PER JIMMY PAGE, MITICO CHITARRITA DI 77 ANNI, A VENEZIA PER IL DOCUMENTARIO DI BERNARD MACMAHON “BECOMING LED ZEPPELIN”: “CI SIAMO UNITI ED È NATA UNA MISCELA ESPLOSIVA, OGNUNO RIUSCIVA A ENTRARE NELLA MENTE DELL’ALTRO. MORTO BONHAM È FINITO IL MIRACOLO…” - VIDEO

 

Valerio Cappelli per "www.corriere.it"

 

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I quattro moschettieri del rock avevano storie e stili personali. «Ci siamo uniti ed è nata una miscela esplosiva, ognuno riusciva a entrare nella mente dell’altro. Quando è morto John Bonham nell’80, questo miracolo è svanito», dice Jimmy Page, 77 anni, la chitarra solista dei mitici Led Zeppelin. Che si raccontano in modo sorprendente e con tanti aneddoti nel documentario di Bernard MacMahon «Becoming Led Zeppelin».

 

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«È la storia di un apprendistato». Le radici affondano negli Yardbirds. John Paul Jones dice che suo padre (al piano accompagnava la moglie nel vaudeville) lo esortava a lasciar perdere il basso «che non ha futuro» per il sax: «Ma suonavo l’organo in chiesa».

 

Jimmy trovava gli abiti di scena era la mente del gruppo, gli sono capitate mille esperienze, eccolo nella colonna sonora di 007: «Sono un autodidatta e ai ragazzi dico, inseguite i vostri sogni».

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C’è un audio rarissimo dove si sente la voce del batterista John Bonham «che usava i polsi»; Robert Plant, il cantante, «destinato a fare il commercialista», improvvisava con la voce. In un filmato, gli spettatori a un loro show in tv si coprono le orecchie. Ma è solo rock’n’roll.

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