coronavirus italia tampone tamponi

IL CONTAGIO NON VA ADAGIO – I 1907 NUOVI CONTAGI FANNO RITORNARE L’ITALIA AI NUMERI DEL 1 MAGGIO: GIÀ SI RAGIONA SU L’IPOTESI DI LOCKDOWN CIRCOSCRITTI E SI PENSA ALLA POSSIBILITÀ DI LIMITARE IL NUMERO DI PERSONE CHE SI POSSONO INCONTRARE, COME AVVIENE IN FRANCIA E IN GRAN BRETAGNA - CI SONO 2397 FOCOLAI ATTIVI, DI CUI 698 NUOVI: I GIOVANI CONTAGIANO I PARENTI ANZIANI E NEGLI OSPEDALI VENGONO OCCUPATI SEMPRE PIÙ POSTI LETTO…

Francesco Malfetano per “Il Messaggero”

 

tampone

Se l'Europa è tornata a marzo già da qualche giorno, l'Italia da ieri ha fatto un lungo salto indietro fino al 1 maggio e ai suoi quasi duemila nuovi malati registrati in un giorno. Il numero dei contagi registrati nella Penisola nelle ultime 24 ore infatti ha toccato i 1907 nuovi casi (su 99.839 tamponi) e, per la prima volta da tempo, si torna a ragionare sull'ipotesi di zone rosse, lockdown circoscritti o altre forme di restrizioni.

 

Non solo, oltre alle misure locali, nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare, l'esecutivo non esclude si possa limitare la possibilità di incontrare altre persone, magari impostando un limite a 10 come già avviene in Francia oppure a 6 come invece accade in Regno Unito.

bollettino tampone

 

IL BOLLETTINO A guidare questa riflessione che per ora resta tale - è l'impennata della curva che l'Istituto Superiore di Sanità (Iss), nel monitoraggio settimanale diramato insieme al ministero della Salute, ha identificato come l'evidenza di un «lento e progressivo peggioramento dell'epidemia di SARS-Cov-2». Inoltre, all'interno del bollettino che rimarca come l'Rt ora sia di poco al di sopra di 1, si legge come trovi conferma la presenza «importanti segnali di allerta legati ad un aumento della trasmissione locale».

TAMPONI A FIUMICINO

 

Tradotto: ci sono nuovi focolai e continueranno ad esserci ma è tutto sotto controllo. «Al momento i dati confermano l'opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate ed essere pronti alla attivazione di ulteriori interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento». Tradotto: per ora resta tutto com' è ma al primo segnale ci faremo trovare pronti.

 

tampone

A sottolineare che non ci si aspetta azioni immediate sono anche fonti interne a palazzo Chigi: «Abbiamo un sistema di monitoraggio che comunque ci permette di tenere la situazione sotto controllo e di intervenire tempestivamente se e laddove serva». In pratica, qualora le lancette dell'orologio del contagio dovessero continuare a riavvolgersi in senso antiorario portando l'Italia ai numeri di aprile o marzo e se qualche area del Paese dovesse essere considerata in pericolo, l'opzione di rigidi lockdown locali finirebbe sul tavolo. Tuttavia, come tengono a precisare ulteriormente fonti dell'esecutivo, in nessun caso però si tratterebbe di misure adottate su base nazionale ma di azioni sui singoli focolai.

 

tamponi coronavirus

FOCOLAI Sono proprio questi però a preoccupare gli esperti dell'Iss. Nel Paese infatti ci sono 2397 focolai attivi, di cui 698 nuovi. Catene di contagio intergenerazionali che il più delle volte passano dai figli e nipoti a genitori e nonni. Tant' è che gli scienziati hanno osservato negli ultimi 14 giorni un «aumento significativo dell'età mediana alla diagnosi.

 

Questo - si legge - è probabilmente dovuto ad una trasmissione dalla popolazione più giovane a quella più fragile o anziana, soprattutto all'interno della famiglia: questo si riflette in un maggiore impegno dei servizi ospedalieri». L'intero mutato scenario infatti carica il suo peso sugli ospedali e in quasi tutte le regioni vengono occupati sempre più posti letto per il Covid, sia in area medica, con aumenti dal 2 al 4% rispetto a un mese fa, che in terapia intensiva, dal 1% al 2%, con valori superiori al 5% per alcuni territori, ma «sebbene non siano ancora stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali - si legge nel report - la tendenza osservata potrebbe riflettersi in un maggiore impegno».

 

TAMPONE CORONAVIRUS

TERRITORI I territori più interessati in questo momento, stando all'indice Rt locale (il nazionale supera appena l'1), e quindi quelli da ritenere sotto stretto monitoraggio da parte delle autorità ed, eventualmente, i primi a poter incappare in nuove misure più o meno rigide, sono allo stato attuale la Provincia Autonoma di Trento, il cui indice è 1,59, e la Liguria (1,32). Da segnalare invece come siano particolarmente positivi i dati relativi al Lazio (0,54), Val d'Aosta (0,61), Piemonte (0,69) e Campania (0,71).

tamponetamponetamponetamponi aeroporti 1

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO