irene pivetti angelo borrelli

TI CONOSCO MASCHERINA – IL CONTRATTO DELLA SOCIETÀ DI IRENE PIVETTI INGUAIA ANCHE LA PROTEZIONE CIVILE: IERI LA FINANZA HA FATTO UN BLITZ NELLA SEDE DELL’ENTE. LA FORNITURA È UNA DELLE POCHE A ESSERE STATA PAGATA INTERAMENTE E DA SOLA VALE PIÙ DI UN QUARTO DELLA SPESA TOTALE – IN PIÙ C’ERA UNA CLAUSOLA CHE PERMETTEVA DI VENDERE PRIVATAMENTE I DISPOSITIVI – I SALATISSIMI CONTRATTI, IL PREZZO FUORI MERCATO E I SOLDI PUBBLICI FINITI NEI PARADISI FISCALI...

 

 

1 – MASCHERINE IL CASO PIVETTI BLITZ ALLA PROTEZIONE CIVILE

Michela Allegri per “il Messaggero”

irene pivetti

 

Non ci sono solamente certificazioni apparentemente false e mascherine irregolari immesse sul mercato. Ora c'è un nuovo fronte nell'inchiesta a carico dell'ex presidente della Camera, Irene Pivetti, e della sua Only Logistics Italia, la società di cui è legale rappresentante: la procura di Roma ha deciso di fare accertamenti sul contratto milionario stipulato dall'azienda con la Protezione civile e ieri i finanzieri del Nucleo di polizia valutaria hanno acquisito la documentazione presso la sede dell'Ente: la Only avrebbe dovuto importare dalla Cina 15 milioni di mascherine Ffp2 per 30 milioni di euro, che lo Stato, secondo la precedente normativa, avrebbe pagato per il 60% in anticipo e il 40% alla consegna.

giuseppe conte a bergamo con mascherina

 

Il contratto prevedeva anche che una percentuale della partita potesse essere commercializzata dalla società in canali privati. Così una parte delle mascherine è stata venduta in alcune farmacie del Savonese che, però, le hanno messe in commercio con ricarichi fino al 250%. Da qui è partita la prima indagine, della procura di Savona, e la Finanza ha sequestrato un carico di dispositivi a Malpensa, accertando la mancanza di certificazione.

 

ANGELO BORRELLI CON LA MASCHERINA

La Pivetti è accusata di frode in commercio e immissione sul mercato di prodotti non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza anche dalla procura di Siracusa, che due giorni fa ha disposto una perquisizione nelle sedi e nei magazzini della Only e del distributore, la Stt Group Srl di Salvatore Statuto, pure lui indagato. La merce messa in vendita, secondo gli investigatori, apparteneva a una partita per la quale il direttore centrale dell'Inail aveva espressamente vietato l'immissione in commercio. Ma non è tutto.

irene pivetti 1

 

Le mascherine erano accompagnate da una certificazione di conformità emessa da «un organismo notificato polacco, la Icr Polska - è scritto negli atti - ma da una ricerca effettuata il codice relativo al certificato è risultato disconosciuto, perché invalidato o falso». Intanto i conti della società sarebbero stati bloccati dai pm di Savona.

 

IL CONTRATTO

LUIGI DI MAIO SCARICA MASCHERINE

Ad insospettire chi indaga è anche il contratto stipulato con la Protezione civile: la Finanza dovrà verificare se fosse regolare o meno, sia per quanto riguarda la parte economica, sia per la clausola che prevedeva la possibilità di vendere mascherine privatamente. I militari hanno acquisito pure una copia dei documenti sui rapporti finanziari, anche se la fornitura è poi stata bloccata. Il contratto risale al 17 marzo e i dati sono riportati nell'elenco delle forniture messe online dalla stessa Protezione civile.

vittorio sgarbi alla camera con la mascherina 2

 

Il Dipartimento ha dichiarato di avere messo «a disposizione tutta la documentazione sui contratti di fornitura», sottolineando di essere «estraneo all'indagine» e di «restare a disposizione dei magistrati». Mentre qualche giorno fa aveva smentito l'esistenza di un accordo riservato con la Only.

 

La Pivetti invece ha dichiarato che la vicenda si chiarirà presto e ha respinto le accuse: «Non si può mettere in mezzo una istituzione così importante per l'Italia per una vicenda che presto sarà chiarita. Ben vengano le indagini - ha proseguito l'ex presidente della Camera - serviranno a stabilire la verità, mettendo fine alla cagnara sollevata, a un can-can che imploderà su se stesso». L'ex politica ha anche ribadito di «essere una persona seria, alla guida di un'azienda seria», che ha milioni di mascherine ferme in Cina che venderà «in altri Paesi, visto le richieste che ho e che in Italia non me le fanno vendere. Ci sono problemi di burocrazia mal raccontata che fanno del male al Paese».

irene pivetti

 

E sul punto ha fatto l'esempio della certificazione Inail che, sostiene, «serve soltanto per i dispositivi di sicurezza in ambiti di lavoro, ma questo non vuol dire che le mascherine che non ne sono in possesso non sono buone». A suo dire, i prodotti importati dalla Only erano «assolutamente buoni». Mentre per quanto riguarda il certificato di conformità emesso dalla polacca Icr Polska, che la Procura di Siracusa ritiene sia taroccato, la Pivetti, ha precisato: «Se fosse così che io e la società saremmo parte lesa».

costantino e irene pivetti

 

 

2 – LA CONTABILITÀ SALATA DELLE MASCHERINE E UNA PARTE DEI SOLDI È DIRETTA ALLE CAYMAN

Matteo Civillini e Gianluca Paolucci per “la Stampa”

 

Contratti per oltre 350 milioni di euro fatti dalla Protezione civile per comprare mascherine, tute, guanti e altri dispositivi di protezione. Oltre 97 milioni di euro già pagati, più di un quarto dei quali sono finiti alla società di Irene Pivetti. Con qualche opacità e una certezza: la promessa di mascherine chirurgiche a 50 centesimi l' una nei negozi fatta dal governo appare difficile da mantenere. Va detto che si tratta di contratti stipulati in fretta, con la pressione della più grave emergenza sanitaria degli ultimi settant' anni. Solo che i soldi pubblici rischiano di finire un po' ovunque. Anche in paradisi fiscali, che poco c' entrano con produzione e vendita di dispositivi anti-Covid.

 

Il record del Giappone

MASCHERINE SEQUESTRATE

La Stampa e IrpiMedia hanno potuto visionare i contratti stipulati finora per l' emergenza coronavirus dall' organismo che sta gestendo la crisi. Si tratta di 91 contratti per l' approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale (Dpi), per un totale di 356,5 milioni di euro. Al 10 aprile scorso, risultano pagati oltre 97 milioni di euro. Tra questi, forniture di mascherine per una cifra compatibile con un prezzo finale di 0,50 euro ce ne sono davvero poche. La Pluritex srl ad esempio ne ha vendute 100 mila, con un contratto del 3 marzo.

MASCHERINE SEQUESTRATE

 

La Protezione Civile le ha pagate 70 centesimi ciascuna. Alla Imagro spa invece le stesse mascherine chirurgiche sono state pagate 10 centesimi in meno ciascuna. Il prezzo record lo strappa però la giapponese Tokyo Medical Consulting, che si fa pagare 1,67 euro l' una 260 mila mascherine chirurgiche, per un totale di 435 mila euro già liquidati.

Si tratta in questo caso di un contratto stipulato tramite il ministero degli Esteri e l' Ambasciata d' Italia.

 

mascherine

I soldi alla Pivetti

Certo, erano i giorni più cupi dell' emergenza, quando mezzo mondo cercava mascherine e sul mercato era davvero complicato trovarne. Certamente compatibili con il tetto di 0,50 euro in negozio sono i quasi 4 milioni di pezzi comprati dalla Mediberg, azienda italiana specializzata proprio nella produzione di dispositivi medici, che ha fissato un prezzo di 0,24 euro nei giorni caldi dell' emergenza (due contratti del 5 e 8 marzo). Difficile rientrare nel limite invece con gli 0,44 euro pagati alla Only Italia Logistics di Irene Pivetti.

 

mascherine contraffatte 5

Il contratto, firmato dalla stessa ex parlamentare - adesso indagata dalla procura di Siracusa -, prevedeva la fornitura di mascherine Ffp2 e chirurgiche, per un valore complessivo 25,2 milioni di euro. L' accordo è del 17 marzo scorso ed è uno dei pochi interamente pagati dalla Protezione Civile secondo i documenti consultati da La Stampa e Irpimedia. Da solo, vale più di un quarto dei pagamenti effettuati finora.

 

IRENE PIVETTI FETISH

La Protezione Civile ha accettato anche alcuni fornitori respinti invece da Consip.

Oltre alla Winner Italia, azienda produttrice di medaglie e trofei, c' è la Agmin Italy. Azienda veronese controllata dai costruttori romani Cucchiella, aveva vinto una serie di lotti nelle gare Consip per mascherine e altri dispositivi per essere poi esclusa dopo le verifiche. Agmin che peraltro è stata, nel 2018, esclusa per 3 anni dalle gare della Commissione Ue per irregolarità in una fornitura in Bielorussia.

 

La particolarità del contratto con la Protezione Civile (mascherine e tute isolanti) è però un' altra. La società di Verona indica come estremi di pagamento un conto presso la British Arab Commercial Bank di Londra. Intestato allo Scipion Active Trading Fund delle Isole Cayman, paese sulla lista nera dei paradisi fiscali.

mascherine contraffatte 3

 

Anche se l' indicazione di un soggetto terzo per il pagamento in un appalto pubblico non è ammesso dalla normativa vigente. Per le commesse della Agmin non risultano pagamenti effettuati alla data del 10 aprile scorso.

 

(…)

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...