coronavirus

ESSERE SINGLE AL TEMPO DELLA QUARANTENA – L’ISOLAMENTO FA RISCOPRIRE IL PIACERE DELLO STARE IN FAMIGLIA, E PER QUESTO PER CHI VIVE DA SOLO È ANCORA PIÙ DIFFICILE – CI SONO 8,5 MILIONI DI ITALIANI SINGLE. AVRANNO LA PRONTEZZA DI CHIEDERE AIUTO? E A CHI? L’EMERGENZA CAMBIERA ANCHE (E SOPRATTUTTO) LE LORO ABITUDINI E PRIORITÀ...

 

 

Azzurra Barbuto per “Libero quotidiano”

 

coronavirus, roma nel secondo giorno di quarantena 66

L' urlo delle sirene delle ambulanze che sfrecciano sulle strade deserte fa da sottofondo a questo silenzio assordante che è calato come un velo di piombo sulla città di Milano. In questa metropoli adesso blindata le famiglie se ne stanno tappate in casa, timorose del nemico che si aggira invisibile come uno spettro là fuori, ad un passo oltre l' uscio, pronto ad attaccarsi addosso e stringersi alla gola di chi osa avventurarsi all' esterno.

 

milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 12

Si ritrovano intorno ad un tavolo nonni e nipoti, genitori e figli, i quali fino ad ieri avevano difficoltà ad incrociarsi lungo il corridoio, presi come erano dal tran-tran quotidiano. Un' occasione, per quanto drammatica, per conoscersi, essendo perfetti estranei, ascoltarsi, giocare insieme, litigare e fare pace, cucinare, ridere, farsi coraggio. Sembra quasi la vigilia di Natale, complici i supermercati pieni che creano l' illusione che la gente non stia andando a caccia di provviste mossa dalla paura, al fine di affrontare quarantena e coprifuoco, bensì spinta dal delirio delle feste, al fine di allestire pranzi e cenoni con ogni ben di Dio, in un clima di letizia e spensieratezza.

 

coronavirus milano

L' illusione si sgretola però alla vista di uomini e donne che indossano mascherine e persino guanti di lattice. No, questo non è un party in maschera a cui tutti hanno scelto di partecipare vestiti da chirurghi o infermieri. Un tizio si pulisce freneticamente le mani con il disinfettante tascabile, una fanciulla se la dà a gambe levate allorché un passante starnutisce. Queste immagini ci riportano alla realtà stravolta nella quale siamo ormai immersi fino al collo.

 

coronavirus, roma nel secondo giorno di quarantena 58

Ciò che fino alla settimana scorsa ci appariva importante, oggi ha smesso di esserlo. La nostra scala di valori è saltata in aria e ognuno di noi è impegnato in una complicata cernita delle sue priorità. Ci eravamo convinti di essere invincibili, tosti, proiettati in modo inarrestabile verso un futuro sempre più prospero e raggiante, ed in questa corsa in direzione di un avvenire dorato procedevamo da soli, per fare prima. Senza ingombri che rallentano il passo.

polizia coronavirus

 

Noi single di Milano - e siamo circa 400 mila - eravamo fieri della nostra indipendenza, legati morbosamente alla nostra libertà, che custodivamo gelosamente ed esponevamo con sfrontatezza ed orgoglio, rivendicandola come nostro appannaggio esclusivo, che nessuno avrebbe avuto il diritto di strapparci. Ora però è intervenuta una variabile che ha trasformato il nostro essere felicemente soli in una solitudine senza scampo, dalla quale insomma è impossibile evadere.

 

coronavirus, roma nel secondo giorno di quarantena 65

COME AFFRONTARLO

Affrontare la guerra contro il Covid-19 fa più orrore allorché si vive senza compagnia. Ci domandiamo tutti quanti in questi giorni a chi ci rivolgeremmo qualora nel cuore della notte il virus ci aggredisse i polmoni togliendoci ossigeno. Avremmo la prontezza di chiedere aiuto? E a chi? Si trova in questa situazione una importante fetta di italiani, dal momento che negli ultimi cinque anni i single sono lievitati quasi del 9%, superando quota 8,5 milioni.

 

milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 13coronavirus, roma nel secondo giorno di quarantena 7

Questi quasi 9 milioni di abitanti della penisola non hanno nessuno sotto il proprio tetto con il quale condividere l' isolamento. Si tratta di giovani ed anziani, maschi e femmine, singoli per scelta o per fatalità, che dovranno contare soltanto sulle proprie forze e risorse materiali e psicologiche per resistere e superare questa emergenza planetaria, la quale ci ha messi davanti ai nostri limiti e alle nostre fragilità.

 

coronavirus, roma nel secondo giorno di quarantena 43

Era più agevole ignorare le personali debolezze quando le nostre esistenze scorrevano serene e a darci preoccupazione erano nient' altro che banalità. Adesso ognuno di noi è alle prese con una dissezione anatomica delle proprie emozioni più profonde, miste a timori e desideri riposti negli anfratti dell' anima. In questo sconfinato deserto ciascuno è chiamato a fare i conti con se stesso. Il Covid-19 ci cambierà per sempre. E nulla più sarà come prima. Ma forse sarà migliore. La rinuncia obbligata agli abbracci e ai baci stranamente risveglia in noi il bisogno di darli e riceverli.

coronavirus, roma nel secondo giorno di quarantena 53

 

coronavirus, roma nel secondo giorno di quarantena 6

Il divieto di uscire e di incontrare gli altri ci fa attendere con ansia il giorno in cui potremo scendere in strada, andare al bar, vedere gli amici, conoscerne di nuovi, mettere da parte il telefonino per guardarci negli occhi e accarezzarci, ridere senza paura delle goccioline che schizzano infettandoci, innamorarci, fare l' amore. Vivere.

coronavirus, roma nel secondo giorno di quarantena 56CORONAVIRUS - SPEDALI CIVILI DI BRESCIAmilano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 17milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 10coronavirus, roma nel secondo giorno di quarantena 14coronavirus, roma nel secondo giorno di quarantena 42

Ultimi Dagoreport

bergoglio papa francesco salma

QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? È SUCCESSO ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO DEL PONTEFICE UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - IN TALE IPOTESI, NON DOVREBBE MERAVIGLIARE IL RISERBO DELLA SANTA SEDE: I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)