andrea crisanti coronavirus

“LA TERZA DOSE DOVREBBERO FARLA TUTTI, SE NON VOGLIAMO CHE ACCADA QUELLO CHE STIAMO VEDENDO IN GRAN BRETAGNA” - IN UNA SETTIMANA I NUOVI POSITIVI AL CORONAVIRUS SONO AUMENTATI DEL 33,5% E CRISANTI SI ECCITA: “L’EMERGENZA NON È FINITA, IN ASSENZA DI PROTEZIONE IL VIRUS SI DIFFONDE ANCHE CON UNA NOTEVOLE COPERTURA VACCINALE. LOCKDOWN SOLO PER VACCINATI? NON CREDO CHE IN ITALIA SIA COSTITUZIONALMENTE ACCETTABILE”

1 - COVID, CRISANTI: “SE NON VOGLIAMO CHE ACCADA QUELLO CHE STIAMO VEDENDO IN GRAN BRETAGNA LA TERZA DOSE DOVREBBERO FARLA TUTTI”

Da “Radio Cusano Campus”

 

andrea crisanti

Il Prof. Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell'Università di Padova, è intervenuto nella trasmissione “Rotocalco 264” condotta da Roberta Feliziani su Cusano Italia Tv (ch. 264 dtt).

 

Sulla terza dose. “C’è un’indicazione di opportunità e un’indicazione generale di sanità pubblica –ha affermato Crisanti-. L’indicazione di opportunità è che sappiamo che la protezione dopo 6 mesi scende in modo significativo, quindi tutte le persone vulnerabili e il personale sanitario dovrebbero farla il prima possibile.

 

LA TERZA DOSE DEL VACCINO ANTI-COVID

Poi c’è un’esigenza di sanità pubblica perché la maggior parte delle persone dopo 6 mesi dalla seconda dose diventa molto più suscettibile a trasmettere la malattia e in alcuni casi anche ad ammalarsi quindi la terza dose deve essere contemplata come un vero e proprio programma di sanità pubblica a lungo termine.

 

Se noi ci poniamo l’obiettivo di proteggere subito fragili ed anziani è chiaro che va fatta subito a queste due categorie, se invece l’obiettivo è quello a lungo termine di bloccare la trasmissione e continuare ad avere una vita come questa senza le preoccupazioni che ha in questo momento la Gran Bretagna, è chiaro che va fatto a tutti.

 

andrea crisanti si fa vaccinare 2

E’ probabile che ogni anno bisognerà ripetere la vaccinazione, io penso che si dovrà raggiungere un equilibrio a livello di popolazione tra persone vaccinate e persone guarite che bloccano la diffusione del virus, questo è un processo naturale che via via si stabilizza. Eliminare completamente un virus che si è stabilizzato è praticamente impossibile”.

 

VACCINAZIONE CORONAVIRUS

Sulle persone non vaccinate. “A parte i no vax, chi non ha fatto il vaccino o è impaurito o ha internalizzato una fobia. Ci sono tantissime persone che hanno paura del sangue, di andare in ospedale, di andare in aeroplano, se una persona internalizza questa fobia col vaccino diventa impermeabile alle argomentazioni.

 

ANDREA CRISANTI

E’ comunque sorprendente che molti siano più preoccupati del vaccino che dal virus. E’ molto difficile evitare di non essere infettati da virus che ha un indice di trasmissione così alto, perché uno dovrebbe essere sempre attento 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, al virus basta una volta sola per infettare.

 

Le persone che fanno affidamento sulla propria capacità di aderire a misure precauzionali sono molto ottimiste ed è un ottimismo ingiustificato. Dire che chi ha le difese immunitarie buone il covid non se lo prende è una fandonia”.

roma vaccinazione anti covid 19 per i maturandi 4

 

Sul vaccino anti-influenzale. “L’anti-influenzale forse è più importante quest’anno che l’anno scorso perché l’anno scorso avevamo tante misure di restrizione, l’obbligo di mascherine anche all’aperto, un accesso limitato ai locali chiusi, quest’anno non c’è quindi il virus influenzale ha più possibilità di trasmettersi e questo può rappresentare un problema perché ha una sintomatologia molto simile a quella del covid e potrebbe creare anche un allarme ingiustificato. E’ importante che lo facciano anche i giovani”.

 

andrea crisanti si fa vaccinare 3

Sulla riapertura delle discoteche. “E’ dimostrato che tutti i luoghi affollati al chiuso, dove c’è movimento, attività respiratoria notevole ed esercizio fisico sono esattamente i posti ideali dove ci si infetta quindi palestre e discoteche”.

 

Sulla Gran Bretagna. “La situazione in Gb dimostra che l’emergenza non è finita. In assenza di protezione il virus si diffonde anche con una notevole copertura vaccinale”.

 

In Austria possibile lockdown solo per vaccinati. “Non penso che in Italia sia una misura costituzionalmente accettabile, né credo che sia una cosa giusta”.

roma vaccinazione anti covid 19 per i maturandi

 

2 - LA RISALITA DEI CONTAGI: +33% IN UNA SETTIMANA SI CORRE SULLA TERZA DOSE

Mauro Evangelisti per "il Messaggero"

 

In una settimana i nuovi casi positivi sono aumentati del 33,5 per cento. Dal 15 ottobre, da quando è diventato obbligatorio il Green pass nei luoghi di lavoro, una causa scatenante è rappresentata dal fatto che si eseguono molti più tamponi: con i test i non vaccinati possono ottenere la certificazione verde.

 

maurizio crozza imita andrea crisanti 3

Negli ultimi giorni, però, i numeri stanno restituendo segnali aggiuntivi non incoraggianti: la diminuzione dei ricoveri per Covid si è fermata, era stata costante per molte settimane, e invece oggi abbiamo più posti letto occupati rispetto a sette giorni fa.

 

VIGILARE

Sono ancora valori bassi: c'erano 2.735 pazienti Covid negli ospedali il 17 ottobre, 2.815 ieri. Certo, a inizio ottobre erano molti di più, attorno a quota tremila, ma ciò che bisogna osservare con attenzione è che si è fermato il calo dei ricoveri e, dunque, non è vero che stiamo semplicemente trovando casi asintomatici a causa del maggiore numero di tamponi eseguiti.

 

vaccinazioni all'hotspot dell'allianz stadium di torino 1

Anche il tasso di positività, molto lentamente, sta salendo e ieri era allo 0,9 per cento. Significa che presto alcune Regioni passeranno in fascia gialla? Non nell'immediato, perché ancora le percentuali di saturazione dei posti letto sono basse, però ormai questa pandemia ci ha insegnato che quando la circolazione del virus aumenta diventa assai difficile fermarla.

 

Sappiamo che con l'inverno Sars-CoV-2, come tutti i virus respiratori, viene favorito dalle temperature fredde e dalla permanenza nei luoghi al chiuso. Soprattutto vediamo quando sta succedendo negli altri Paesi europei: Bulgaria e Romania, dove i posti letto sono finiti e la situazione è drammatica, non sono un punto di riferimento perché hanno una percentuale di vaccinati molto bassa.

vaccinazioni all'hotspot dell'allianz stadium di torino3

 

Il Regno Unito, pur avendo una fetta importante della popolazione immunizzata, è sì in difficoltà, ma è anche vero che ha abbandonato ogni forma di precauzione. Il paragone è sconsigliato. C'è un Paese che invece sia come prudenza sia come percentuale di vaccinati è simile all'Italia: la Germania, dove già si parla di quarta ondata, con 14-15mila casi al giorno.

 

vaccino astrazeneca

L'incidenza è a 106 casi ogni 100mila abitanti su base settimanale (in Italia è attorno a 30). Se succede in Germania, è possibile che succeda presto anche in Italia. Pure la vicina Austria vede aumentare i casi e ipotizza un lockdown per i soli non vaccinati. Nelle Regioni guardano con preoccupazione ciò che sta succedendo: Trieste, epicentro No-vax in questi giorni, è la provincia italiana con l'incidenza più alta e Riccardo Riccardi, vicepresidente e assessore alla Salute della Regione Friuli-Venezia Giulia, di recente ha spiegato: «Trieste è un'anomalia e la situazione è destinata a non migliorare».

 

Anche il Lazio vede un deciso incremento della curva dei contagi: ieri sono stati 459, vale a dire il 60 per cento in più di sette giorni fa. I ricoveri sono 385, una settimana fa erano 356. Ieri l'assessore alla Salute del Lazio, Alessio D'Amato, ha avvertito: «Bisogna accelerare con le terze dosi». Mentre Franco Locatelli, Cts, conferma l'ipotesi di una dose ulteriore per i vaccinati col monodose J&J.

 

Al Ministero della Salute stanno vigilando, per ora il booster è previsto solo dai 60 anni in su. Ma potrebbe non bastare, perché più di un dato sta mostrando che c'è una diminuzione della protezione dei vaccini tra chi è ha ricevuto la seconda dose a gennaio e febbraio.

 

REPORT

Si legge nell'ultimo report dell'Istituto superiore di sanità: «A partire dalla seconda metà di agosto, il numero di casi diagnosticati nella popolazione è in forte diminuzione, mentre è in aumento il numero di casi settimanale notificati fra gli operatori sanitari». Chiaro, no? Tra la popolazione, vaccinata più di recente, la protezione è ancora mediamente alta, tra medici e infermieri, immunizzati nei primi mesi del 2021, sono ripresi i contagi o, quanto meno, vanno più rapidamente.

 

Anche tra gli anziani, in particolare nelle Rsa, ci sono analoghi segnali di riduzione della forza dello scudo. Tutto questo - unito all'esperienza di altri paesi come Regno Unito, Israele e Singapore - fa capire che servirà una dose di rinforzo e non solo per gli over 60. D'altra parte il professor Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute, ha già detto che è molto probabile che si vada a scendere con le classi di età. Bisognerà solo comprendere se la risposta sarà tempestiva o se il contagio correrà più veloce delle decisioni del Governo.

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