la spesa ai tempi del coronavirus 2 supermercat

BUROCRAZIA PERMETTENDO – A CHI SARANNO DISTRIBUITI I 4 MILIARDI DI BUONI SPESA? I SOLDI SARANNO DATI AI COMUNI IN BASE AL NUMERO DI ABITANTI, MA SARÀ USATO ANCHE UN ALGORITMO PER CAPIRE DOVE CI SONO PIÙ PERSONE IN DIFFICOLTÀ – SARANNO POI I SINDACI A DIVIDERE I BUONI E A CONVENZIONARSI CON I SUPERMERCATI. I BENEIFICIARI SARANNO I NUCLEI FAMILIARI CHE…

Mario Fabbroni per www.leggo.it

 

stefano bonaccini

«Qualcosa è meglio di niente. Non sono 4 miliardi, ma 400 milioni in più. Non sono per tutta la popolazione, molti cittadini non avranno bisogno del buono spesa perciò saranno ripartiti per quelle persone che hanno bisogno di avere una mano e i sindaci sapranno come utilizzarli. Secondo me vanno esclusi quelli che già riscuotono il Reddito di cittadinanza, perché hanno già un aiuto dallo Stato».

 

la spesa ai tempi del coronavirus 1

Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, commenta così i 4 miliardi e 700 milioni (4,3 miliardi di anticipazioni di fondi maturati dai Comuni attraverso la restituzione della quota-parte relativa al pagamento delle imposte locali come Imu e Tasi, più 400 milioni elargiti - appunto - dal Governo) per far fronte all'emergenza-spesa. Perché siamo sull'orlo di una crisi sociale senza precedenti, con migliaia di famiglie ridotte all'indigenza.

 

antonio decaro

LA DIVISIONE. Come saranno divisi i fondi? I soldi saranno distribuiti agli 8.000 Comuni in base al numero di abitanti, «ma - chiarisce il presidente dell'Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), overo il sinfaco di Bari Antonio Decaro - useremo anche un algoritmo per utilizzare i 400 milioni aggiuntivi dove c'è più bisogno e dunque erogando una somma maggiore a quelle amministrazioni dove cè un numero più alto di cittadini in difficoltà».

 

la spesa ai tempi del coronavirus

IL CARRELLO. Come funzioneranno i buoni spesa? Ogni Comune dovrebbe dividere i buoni come meglio ritiene. Spiega ancora Decaro: «Chi ha i banchi alimentari ancora aperti utilizzerà quelle strutture per la distribuzione del cibo. Altrove saranno i servizi sociali a distribuire i buoni per la spesa e se si tratta di anziani che non hanno la possibilità di uscire saranno i volontari ad occuparsi di andare al supermercato e poi consegnare la spesa». Il criterio generale è che si vada da un minimo di 25 euro a un massimo di 50 euro per nucleo familiare. Ma anche su questo ogni Comune potrà regolarsi a seconda delle esigenze.

carabinieri fanno la spesa per un uomo solo

 

INPS. I soldi dovranno bastare fino al 15 aprile, giorno in cui dovrebbe cominciare l'erogazione dei 600 euro per la fasce deboli previsti dal decreto Cura Italia, che tra l'altro si potranno richiedere sul sito dell'Inps dal 1° aprile utilizzando il Pin in dotazione ai contribuenti iscritti alla gestione separata.

 

la spesa ai tempi del coronavirus

SOS TELEFONO. Da oggi ogni Comune deve già aver attivato uno specifico numero telefonico da chiamare. Qui si può far presente di essere nella condizione di indigenza e quindi di aver bisogno del buono spesa.

 

I BENEFICIARI. Sono i nuclei familiari più esposti al rischio epidemiologico, con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico. Per nucleo familiare «è assegnato una tantum un riparto pari a 300 euro».

spesa a codogno 1

 

DOVE. I buoni si potranno spendere ovunque? Ogni Comune dovrà rendere nota la lista dei supermercati convenzionati.

spesa a napolila spesa in tempi di coronavirus 4la spesa in tempi di coronavirus 6spesa coronavirus 1la spesa in tempi di coronavirus 3spesa coronaviruscoronavirus spesa spesa a codognocode per la spesa a casalpusterlengoemergenza coronavirus tutti a fare la spesaemergenza coronavirus spesa a milanoemergenza coronavirus spesa a milanospesa a viareggio

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…