coronavirus

“È L’EPIDEMIA ZERO DEL TERZO MILLENNIO” - L’INFETTIVOLOGO MASSIMO GALLI, PRIMARIO DEL SACCO DI MILANO: “PER CAPIRE COME ANDRÀ IN PROSPETTIVA DOBBIAMO VEDERE QUALI RISULTATI AVREMO UNA VOLTA CHE AVREMO FINITO DI FARE IL TEST NEI CONTATTI DEI PRIMI CASI. NON POSSIAMO NON FARE I TAMPONI. SENZA QUESTI CONTROLLI COSÌ DIFFUSI NON RIUSCIREMO A CIRCOSCRIVERE E CONTENERE IL FOCOLAIO..."

 

 

Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

 

MASSIMO GALLI

«Dobbiamo prevenire un'altra zona rossa», sottolinea il professor Massimo Galli, docente di malattie infettive e primario dell'ospedale Sacco di Milano: è giusto informare i cittadini sull'andamento del contagio perché la priorità è limitare la diffusione del coronavirus.

 

coronavirus

Comunicando in tempo reale il numero dei contagiati non abbiamo alimentato il panico?

«Ci sono state molte critiche alla Cina perché non avrebbe detto tutto e subito. E ora qualcuno salta su dicendo che, essendo capitato da noi, è scorretto e pericoloso informare la popolazione. Siamo un paese democratico ed evoluto, in cui senza fare allarmismo è giusto che tutti sappiano. È il male minore o il bene maggiore, veda lei. Non serve un atteggiamento paternalistico».

coronavirus 6

 

Come va gestita questa fase?

PRONTO SOCCORSO OSPEDALE CODOGNO

«Ti devi aspettare una reazione emotiva, carica di negatività, nella gente che purtroppo anche nella civile Milano, la città mia e dei miei avi, va a svuotare i supermercati. L'epidemia scatena da sempre negli esseri umani paure e alcuni dei peggiori istinti. Noi abbiamo avuto, in fondo, solo una pallida dimostrazione. Ma è importante informare, suscitare e mantenere fiducia. Va fatto capire che si sta facendo lo sforzo massimo».

CORONAVIRUS

 

Questa scelta di fare i tamponi in modo massiccio è stata giusta?

«Stiamo affrontando una circostanza senza precedenti. Che è la conseguenza probabilmente di un singolo episodio. Qualcuno è arrivato, chissà da dove, durante la seconda metà di gennaio, al massimo ai primi di febbraio, e ha portato il contagio nel Lodigiano. Mentre tutti eravamo convinti che in Italia non ci fosse circolazione del virus, in quell'area stava circolando alla grande.

cina controlli per il coronavirus

 

MASSIMO GALLI 1

Si sta giusto rilevando quanto l'ha fatto, scoprendo i già infettati mediante i test attuati nei contatti dei casi riconosciuti per primi. La differenza tra il numero dei casi riportato ieri e quello di oggi non è rappresentata da nuovi contagi degli ultimissimi giorni, ma in maggioranza dello sforzo di identificare anche chi si è infettato da due settimane o più.

coronavirus

 

In altre parole, aumentano i riscontri, non i contagi nelle ultime ore. Per capire come andrà in prospettiva dobbiamo vedere quali risultati avremo una volta che avremo finito di fare il test nei contatti dei primi casi. Non possiamo non fare i tamponi».

 

Perché?

il centro di milano durante l'emergenza coronavirus 17

«Senza questi controlli così diffusi non riusciremo a circoscrivere e contenere il focolaio. Non sappiamo se quello nel Veneto è un focolaio autonomo o un satellite del Lodigiano, ma i casi di Piemonte, Liguria, Emilia e altri in giro per l'Italia sono probabilmente da ricondurre a contatti con la zona rossa. E va bene così, altrimenti avremmo a che fare con molti focolai e molte più difficoltà nel contenerli».

scaffali vuoti all'esselunga milano

 

Se anche Francia e Germania avessero svolto lo stesso numero di test, avrebbero avuto molti casi positivi?

psicosi coronavirus la spesa con la mascherina

«Le Monde ha parlato di tre casi autoctoni in Francia. Spero di no, ma non è impossibile che eventi analoghi possano manifestarsi anche in altre aree».

 

il contagiato di codogno - coronavirus

Ma è così importante trovare il paziente zero a Codogno?

«Una rigorosa indagine epidemiologica va sempre fatta, risalire all'origine ci permetterebbe di tracciare una linea temporale: un prima e un dopo l'inizio dell'epidemia».

 

coronavirus 9

Il Consiglio superiore della Sanità dice: ora i test solo a chi ha i sintomi.

coronavirus 7

«Già per fare i tamponi a tutti quelli che hanno sintomi occorre uno sforzo immane del personale di laboratorio e una disponibilità di materiale adeguata, non è tutto così ovvio. Sarebbe impossibile per qualsiasi paese, perfino per gli Stati Uniti, eseguire in breve tempo una grande massa di test.

 

il centro di milano durante l'emergenza coronavirus 9

Questa è l'epidemia zero del terzo millennio. Una situazione di questo genere nell'Europa del Duemila non si è mai verificata. Sia chiaro, questa non è l'epidemia che cancellerà l'umanità: la grande maggioranza delle persone colpite sviluppa sintomi modesti, il decorso nei bambini è blando, anche se possono avere una funzione importante come amplificatori del contagio».

coronavirus 8

 

Ma dobbiamo continuare a indagare per limitare il focolaio.

«Non possiamo avere una seconda Codogno. Senza gettare la croce sui colleghi, dobbiamo tenere conto di ciò che è già capitato ed evitare si ripeta. L'ospedale ha fatto da amplificatore, purtroppo un caso di scuola, come è successo altrove per la Mers e per la Sars. Ma ovviamente l'epidemia si è generata fuori dall'ospedale.

MASSIMO GALLI

 

E i medici non potevano sapere che il paziente con cui avevano avuto a che fare fosse da considerare sospetto. Le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità non lo identificavano come sospetto: non risultava che fosse stato in Cina, né a contatto con persone infette. Dobbiamo però evitare altri casi simili, essere maledettamente attenti. Chi dice che facendo troppi tamponi rischiamo di screditarci all'estero non si rende conto della situazione. Dobbiamo contenere il contagio senza se e senza ma».

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky

DAGOREPORT – A CHE PUNTO È L’ACCORDO SULLE RICCHE RISORSE MINERARIE UCRAINE TRA TRUMP E ZELENSKY? IN ALTO MARE - LA CASA BIANCA CONTINUA A FORZARE LA MANO: “SE ZELENSKY DICE CHE L'ACCORDO NON È CHIUSO, ALLORA LA SUA VISITA DI VENERDI'  A WASHINGTON È "INUTILE" - IL LEADER UCRAINO INSISTE SULLE “GARANZIE DI SICUREZZA”, VALE A DIRE: LA PRESENZA DI TRUPPE  USA AI CONFINI CON LA RUSSIA (NON BASTANO LE FORZE EUROPEE O NATO) – E SULLE ''TERRE RARE", IL TRUMPONE DOVREBBE ACCONTENTARSI DI UN FONDO GESTITO AL 50% TRA USA E UCRAINA – LA MOTOSEGA DI MUSK TAGLIA I CONSENSI: IL 70% DEGLI AMERICANI NON APPROVA L’OPERATO DI MR. TESLA, CHE NESSUNO HA VOTATO MA FA CIO' CHE VUOLE - CHE ACCORDO (D'AFFARI) HA FATTO CON TRUMP? PERCHÉ NESSUNO DENUNCIA L’ENORME CONFLITTO DI INTERESSI DI MUSK? A CAPO DEL ''DOGE'', FIRMA CONTRATTI MILIARDARI CON IL PENTAGONO...

elon musk steve bannon village people donald trump

KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP COI VILLAGE PEOPLE: FARSA O TRAGEDIA? - VINCENZO SUSCA: ‘’LA CIFRA ESTETICA DELLA TECNOCRAZIA È IL KITSCH PIÙ SFOLGORANTE, LOGORO E OSCENO, IN QUANTO SPETTACOLARIZZAZIONE BECERA E GIOCOSA DEL MALE IN POLITICA - MAI COME OGGI, LA STORIA SI FONDA SULL’IMMAGINARIO. POCO IMPORTANO I PROGRAMMI POLITICI, I CALCOLI ECONOMICI, LE QUESTIONI MORALI. CIÒ CHE IMPORTA E PORTA VOTI, PER L’ELETTORE DELUSO DALLA DEMOCRAZIA, TRASCURATO DALL’INTELLIGHÈNZIA, GETTATO NELLE BRACCIA DI TIK TOK, X, FOX NEWS, È EVOCARE NEL MODO PIÙ BRUTALE POSSIBILE LA MORTE DEL SISTEMA CHE L'HA INGANNATO”

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CHI HA CAPITO L’ARIA NUOVA CHE TIRA, E' QUEL “GENIO” DI FAZZOLARI: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO,  QUINDI PERICOLOSO, DI SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA FDI, C’È MARETTA. IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI EDMONDO CIRIELLI HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”