italia coronavirus

SIAMO UN PAESE DI VECCHI, MA NON SIAMO UN PAESE PER VECCHI – PERCHÉ IN ITALIA SI MUORE COSÌ TANTO PER IL CORONAVIRUS? PRESTO SCAVALCHEREMO LA GRAN BRETAGNA E DIVENTEREMO IL QUINTO STATO AL MONDO NELLA CLASSIFICA DEI PAESI CON PIÙ DECESSI – L’ETÀ MEDIA NON SPIEGA TUTTO: I NUMERI DRAMMATICI SONO COLPA DEI RITARDI NELLE DECISIONI E DEL DISASTRO DELLA NOSTRA MEDICINA DI BASE

Marco Imarisio per il "Corriere della Sera"

 

CORONAVIRUS - BARE A BERGAMO

Alla fine, è sempre e solo una questione di tempo. Quando arriverà il momento di fare un bilancio, per quanto parziale, di questa seconda ondata, anche questa volta si conteranno le settimane di ritardo nel prendere decisioni. Nell' attesa, mancano pochi giorni al momento in cui l' Italia supererà il Regno Unito come numero assoluto di morti per Covid-19. E in quel momento, diventeremo i peggiori d' Europa.

 

Siamo un Paese di vecchi, ma non siamo un Paese per vecchi. Abbiamo la seconda più alta età media del continente e nel marzo scorso scoprimmo di non sapere come proteggere la fascia più fragile della popolazione. Qualcosa è cambiato, non abbastanza.

coronavirus paziente all ospedale san filippo neri di roma

 

Aggiornata al 9 dicembre, la classifica dei decessi attribuiti al Covid-19 dello European Centre for Disease Prevention and Control, vede il Regno Unito a quota 63.179, seguito da Italia (62.626), Francia (57.043), Spagna (47.334), Polonia (21.630) e Germania (20.737).

 

Italia coronavirus

Pura statistica, per quanto lugubre. Non fa testo dal punto di vista scientifico, perché dipende dalla popolazione di ciascun Paese. In ambito medico-epidemiologico viene più considerata la graduatoria che tiene conto del numero di morti calcolato per milione di abitanti. E qui le cose cambiano. Primo nel nostro continente viene il Belgio, con 1.516 vittime. Poi l' Italia, con 1.022. Terza la Spagna, con 1.005.

 

Alzano Lombardo e Nembro

I Paesi a cui guardiamo più spesso in termini di confronto per via di una popolazione paragonabile alla nostra per numeri e anzianità, vengono ben dopo. Il Regno Unito, che fu la pecora nera del continente, ha 919 decessi ogni milione di persone. La Francia, 867. Molto più in fondo, per sua fortuna, la Germania (247), nonostante il recente grido di dolore di Angela Merkel, che trova inaccettabile il prezzo di 590 morti in una sola giornata, picco raggiunto lo scorso martedì. Anche l' indice mondiale di letalità plausibile stilato dall' Ispi in base alla demografia non depone a nostro favore. In testa c' è il Giappone, con 12,9 decessi attesi ogni mille contagi, seconda viene l' Italia (11,1), poi Grecia (10,8), Portogallo e Germania con 10,5. Spagna e Francia sono entrambe a 9,7.

 

esercito a bergamo per portare via le bare 4

Abbiamo capito da tempo che non andrà tutto bene, ma sta andando proprio male, a livello statistico e non solo. A marzo fu uno Tsunami, al quale reagimmo decretando per primi il lockdown totale. Questa è una lunga mareggiata, durante la quale non si è ripetuto il collasso del sistema sanitario. Un nuovo studio dell' Ispi stima che tra marzo e aprile siano state contagiate circa 2,5 milioni di persone, mentre a partire da ottobre abbiamo già superato i 3,5 milioni di postivi al coronavirus.

Abbiamo protetto meglio i nostri anziani, come dimostra un indice di letalità più basso rispetto alla prima ondata. A marzo, ogni mille contagiati ne morivano 11,5. Oggi la stima è di 9/1.000. Eppure, il numero totale di decessi questa volta potrebbe superare quello della scorsa primavera. Siamo già a 26.000 vittime contro le precedenti 35.000. La proiezione finale dice che arriveremo a 40.000.

 

alzano lombardo

Non ne esiste una sola, e tutte si legano l' una all' altra, a cominciare dall' anzianità. Il disastro della medicina di base, con i pochi dottori rimasti mandati allo sbaraglio, è rimasto tale. Un disarmo che viene da lontano. Roberto Bernabei, tra i più importanti geriatri nostrani, ricorda che durante la canicola del 2003 ci fu una strage di anziani con le stesse patologie che vengono rese letali dal Covid-19.

 

Italia, seriate - coronavirus

«Anche allora accadde una cosa tremenda: chi aveva una buona e continua assistenza domiciliare, ce la faceva. Chi non l' aveva, moriva. Se ne discusse molto, non cambiò nulla». In questo campo, le buone notizie hanno sempre un aspetto macabro. Tra marzo e maggio il 62% dei deceduti per Covid aveva una media di tre altre patologie, le cosiddette malattie di accompagnamento. Oggi siamo all' 80%. «Se non a curare, abbiamo imparato a trattare e gestire meglio questa epidemia».

 

bare a bergamo

L' Italia lo aveva scoperto da sola, con la tragedia di Alzano lombardo, Nembro e dell' intera provincia di Bergamo, quando il rimpallo delle responsabilità tra governo e Regione Lombardia aveva spostato di almeno una settimana la creazione della zona rossa. Adesso c' è anche una ricerca della Columbia university: se durante la prima ondata gli Usa, e gli altri Paesi avessero agito una settimana prima di quanto hanno fatto, avrebbero ridotto i decessi di circa il 50%.

 

Due settimane? Meno 85%. Anche oggi che i contagi si moltiplicano con un esponente più piccolo grazie a mascherine e distanziamento, la lezione avrebbe dovuto restare impressa. Non è stato così. A poco vale il mal comune mezza assoluzione fatto magari guardando chi ha ripetuto gli stessi errori.

 

L' Ispi suggerisce invece il paragone con chi aveva sbagliato proprio tutto e oggi se la cava meglio di noi. Il Regno Unito del fu negazionista Boris Johnson ha 68 milioni di abitanti, noi poco più di 60 milioni. Un Paese anziano: il 24% della popolazione ultrasessantenne contro il nostro 30%.

 

ITALIA Coronavirus

A marzo, l' Italia ha inasprito le misure sei giorni prima del Regno Unito, che a parità di circolazione virale è arrivato ultimo. La media nazionale dei decessi al momento dei rispettivi lockdown è stata di 59 morti al giorno per noi, 140 per UK. Alla fine della prima ondata, noi abbiamo avuto un picco di 800 morti al giorno, loro di 920, una media durata più della nostra.

 

Invece a ottobre, per Londra e dintorni le nuove restrizioni sono scattate quando venivano registrati 120 morti ogni 24 ore. Dieci giorni prima dell' Italia, che ha adottato il sistema «a zone» quando ormai contavamo 350 decessi quotidiani. A parità di avanzata dell' infezione, oggi la curva britannica è più bassa della nostra, una media quotidiana di 460 persone scomparse contro le nostre 740.

 

Carlo La Vecchia, docente di epidemiologia alla Statale di Milano calcola in venti giorni il tempo perduto. «Dal 10 al 30 ottobre ogni indice suggeriva di correre ai ripari, ma abbiamo dovuto attendere il Dpcm del 4 novembre. Ottobre è stato come febbraio durante la prima ondata. Gli stessi segnali. Allora non sapevamo, non avevamo capito. Questa volta sapevamo bene che agire subito era fondamentale».

l esercito porta le bare fuori da bergamo

 

Le ragioni del ritardo sono politiche, il conflitto tra governo centrale e regioni, la scarsa propensione a intestarsi provvedimenti impopolari.

«Muoiono soprattutto gli anziani» è la vulgata generale delle istituzioni. Ma non può essere l' unica risposta, meno che mai una giustificazione.

l'esercito consegna i banchi a codogno alzano e nembro1CORONAVIRUS - GLI AIUTI AMERICANI ALL ITALIA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?