roberto burioni coronavirus

COME VE LO DOBBIAMO DIRE? STATE A CASA! – BURIONI: “DOBBIAMO SEGUIRE LE REGOLE O SARÀ LA CATASTROFE. SI ESCE SOLO PER MOTIVI SPECIFICI E PROVATI. PER LAVORARE O PER LE NECESSITÀ INDISPENSABILI, COME LA SPESA” – “MA CHI INVOCA LA DITTATURA SBAGLIA. IL PUNTO NON È FARE COME SI STA FACENDO IN CINA, DOBBIAMO ATTUARE LA RESISTENZA…”

 

 

 

Gabriele Beccaria per “la Stampa”

 

ROBERTO BURIONI

«Una misura sacrosanta». Roberto Burioni ormai lo conosciamo bene. Diretto e pungente, il professore di microbiologia e virologia all' Università Vita-Salute San Raffaele di Milano commenta così la nuova stretta.

 

Professore, è come se fossimo tutti in quarantena: è così?

«Il virus non è un meteorite, ma una minaccia che impegna ciascuno di noi. E ognuno di noi fa la differenza».

 

Che, traducendo il concetto nella pratica quotidiana, che cosa significa?

«Che ognuno deve assumere un comportamento virtuoso, nei confronti di se stesso e della comunità».

 

ROBERTO BURIONI VIRUS

Dovremo fare più sacrifici: secondo lei, siamo pronti?

«Anche a me piace l' apericena, la cena fuori e la serata alla Scala. Ma dobbiamo essere tutti disposti a fare dei sacrifici. Di fronte abbiamo un nemico pericoloso».

coronavirus

 

C' è chi invoca una forma larvata di dittatura e chi critica le misure sempre più restrittive: cosa risponde il virologo?

«Chi invoca la dittatura sbaglia. Il punto non è fare come si sta facendo in Cina. Dobbiamo attuare la resistenza. Il virus ci ha cambiato la vita e, adesso, ognuno di noi deve stare a casa».

 

Non si uscirà più?

fuga milano

«Si esce solo per motivi specifici e provati: per lavorare o per le necessità indispensabili. Come la spesa. E sempre con le necessarie precauzioni».

 

Ricordiamole, ancora una volta.

«Prima di tutto tenere un metro di distanza dalle altre persone e lavarsi regolarmente le mani».

 

Disinfettarle è diventata una mania e c' è chi fa facili ironie: lei cosa risponde?

roberto burioni by lughino

«Che dobbiamo seguire le regole o sarà la catastrofe: va bene l' amuchina, ma la si può fare a casa. Nel mio sito lo spiego. È più semplice che prepararsi il limoncello».

CORONAVIRUS – LA FUGA DA MILANO IN TRENO

 

Quanto è difficile convincere le persone a rivoluzionare le proprie abitudini?

«Il virus, è vero, ci stravolge la vita. Colpisce vigliaccamente nella nostra propensione alla fisicità, dalle strette di mano agli abbracci. Ma contrastarlo dipende da noi».

 

Ogni giorno sembra peggiore del precedente: come si vince l' angoscia?

«Con i giusti comportamenti. Poi avremo tempo per recuperare il tempo perso».

milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 14milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 30treni - fuga da milano per coronavirusmilano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 20treni - fuga da milano per coronavirusmilano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 13

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...