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CORTINA IN TILT – UNA VALANGA E 3 TIR SENZA CATENE METTONO IN GINOCCHIO LA PERLA DELLE DOLOMITI, LA STATALE VIENE CHIUSA PER ORE, MOLTI TURISTI DORMONO IN AUTO - IL SINDACO BACCHETTA I VACANZIERI INDISCIPLINATI - POLEMICA PER L’ASSENZA DI MEZZI SPARGISALE - VIDEO

Michela Nicolussi Moro per il Corriere della Sera

 

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Non è esattamente l' immagine della cartolina natalizia quella che in queste ore ritrae Cortina sotto una coltre di 60 centimetri di neve (64 a Malga Losch, 75 a Sappada, 152 a Frassenè, 153 ad Alleghe). La località che nel 2021 ospiterà i Mondiali di sci è di nuovo in panne, dopo la grande nevicata del dicembre 2013 che l' aveva lasciata senza luce e con la viabilità in tilt. Stavolta niente blackout, ma una valanga e tre tir senza catene ieri mattina hanno bloccato la statale 51 Alemagna (chiusa per ore), fermando la circolazione fino a sera dentro e fuori la Regina delle Dolomiti.

Per scendere a valle invece della solita mezz' ora ci sono volute 5-6 ore.

 

In via Battisti, a pochi passi dal centrale corso Italia, un camion proveniente dall' Austria e guidato da un autista ungherese è rimasto fermo tutta la notte, perché senza gomme termiche. L' autista ha spalato fino allo sfinimento, per poi dormire in cabina e riprendere ieri mattina. Hanno trascorso la notte nelle loro auto anche molti turisti non attrezzati di catene per i pneumatici, mentre una famiglia barese atterrata all' aeroporto di Treviso e diretta a Dobbiaco è stata lasciata al «Bar Trampolino» di Zuel, alle porte di Cortina, dal tassista, che si è rifiutato di affrontare l' ingorgo senza fine.

 

Cortina

 

Moglie, marito e due ragazzini hanno dovuto aspettare quattro ore la navetta inviata dall' albergo che li ospita. «Tutto è partito dai tre camion rimasti in panne sull' Alemagna perché sprovvisti di catene, benché obbligatorie dal 15 novembre - spiega il sindaco Gianpietro Ghedina - voglio capire perché non siano stati fermati prima. E poi i mezzi pesanti non dovrebbero circolare sulla statale nel periodo di Natale, lo avevamo già detto. La stessa imprudenza riscontrata in molti turisti indisciplinati, partiti senza montare le catene, ha aggravato la situazione, provocando altri ingorghi e rallentamenti. Senza contare che più di qualcuno ha parcheggiato in strada, impedendo l' accesso ai mezzi spargisale e alle ambulanze».

 

A proposito di spargisale, polemiche sono scoppiate sulla loro «latitanza», nonostante il Comune assicuri: «Hanno lavorato 16 ore filate, a partire dalle 4 di mercoledì». Conferma Silvano Vernizzi, ad di Veneto Strade: «Sono all' opera 120 mezzi e 200 nostri uomini. Sulle strade regionali non ci sono problemi di circolazione, sui Passi stiamo lavorando con priorità precise (chiusi ieri mattina, in serata sono stati in parte riaperti, ndr ). Sono stati sparsi tremila quintali di sale e altrettanti saranno utilizzati nei prossimi giorni».

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Quanto al mancato rispetto dell' obbligo di pneumatici da neve, l' assessore regionale alla Protezione civile, Gian Paolo Bottacin, tuona: «I trasgressori dovrebbero pagare non solo la sanzione ma anche i danni provocati dalla loro negligenza. Vigili, pompieri, poliziotti e carabinieri hanno faticato giorno e notte per aiutarli a montare le catene, così da evitare incidenti e disagi».

 

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