feste brasile paride modenese

COVIDIOTI DO BRAZIL – CON GLI OSPEDALI AL COLLASSO E IL RECORD DI MORTI BATTUTO UN GIORNO DOPO L’ALTRO, IN BRASILE SE NE FOTTONO E SI AMMASSANO NEI LOCALI - L’ULTIMA FESTA CLANDESTINA NEL CUORE DELL’AMAZZONIA È STATA FERMATA DALLA POLIZIA FLUVIALE: IN 70, COMPRESO UN RAM-POLLO ITALIANO, SI ERANO IMBARCATI SU UN PANFILO PER 5 GIORNI PER UN RAVE NELLA FORESTA. A SMASCHERARLI UN PROFILO TWITTER…. - VIDEO

 

Daniele Mastrogiacomo per "la Repubblica"

 

feste in brasile durante la pandemia 3

Il panfilo spicca in mezzo all' ansa dell' affluente del Rio delle Amazzoni. Resta immobile circondato dalla foresta pluviale. Due lance a motore si staccano e si dirigono verso la riva. A bordo una decina di persone.

La maggior parte stranieri, alcuni brasiliani. Restano in silenzio. Eleganti, qualcuno sfoggia capi di marca, altri osano qualche vestito colorato. Sono emozionati, partecipano a una festa clandestina. Un rave versione brasiliana. Titolo intrigante: "Amazon Immersion". Il programma prevedeva cinque giorni di "immersione" nella magia dell' Amazzonia.

feste in brasile durante la pandemia 4

 

Musica e balli scatenati, senza mascherina. Perfino incontri con le tribù indigene, arruolate per danze propiziatorie. Il tutto alla faccia del Covid. Dei 313 mila morti che devastano il Brasile, delle scene strazianti degli ospedali al collasso nella vicina Manaus. Delle denunce delle tribù indigene, costrette a rifugiarsi dentro la foresta per sfuggire ai contagi della città.

 

La scena è stata ripresa dalla Polizia Fluviale che è intervenuta con tre pattuglie della Policia civil. Era stata avvertita dall' account Instagram @brasilfedecovid, l' ultimo fortino di resistenza alla folle gestione della pandemia del governo Bolsonaro. Un contenitore digitale che vigila sull' atteggiamento irresponsabile dei tanti che organizzano e partecipano alle migliaia di feste, private e pubbliche, nel Brasile del Covid.

feste in brasile durante la pandemia 5

 

Un portale di denuncia. Anche nei confronti di chi predica bene ma razzola malissimo. Di chi urla e impreca chiedendo aiuto e protezioni, ma subito dopo si tuffa nei rave tra centinaia di persone senza protezioni.

Tra le persone identificate c' è anche un italiano. Rischia una denuncia. È un imprenditore del legno. Si chiama Paride Modenese, rampollo della storica dinastia che dal 1818 costruisce a mano mobili tipicamente barocchi. Arredamenti esclusivi per ville dal tocco reale. Modenese è manager della Bella Vista Luxury Interiors, branca della casa madre di Casale di Scodosia, in Veneto, che vende e fattura ormai solo all' estero, Ucraina e Russia soprattutto. Ma con sedi a Pechino e Dubai. Su Instagram sfoggia tutta la sua voglia di vivere alla grande.

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Il Brasile è scossa da una terza ondata devastante di Covid. Lo sanno bene i 20 promotori di questo account nato a fine dicembre e che in tre mesi ha raccolto 402 mila followers. «Abbiamo fallito come società », spiega il fondatore, anonimo come gli altri per evitare le minacce che si susseguono. Anche di morte.

«Purtroppo i brasiliani sono freddi, cinici e pensano solo al loro piccolo mondo personale», aggiunge amareggiato. «Vivono la tragedia che ci travolge, ma se ne fregano. Organizzano e partecipano a feste, incontri, rave.

 

Ovunque. Perfino nelle chiese ». L' idea del profilo Instagram è nata dopo che il fondatore ha perso la nonna a causa del virus. «A 85 anni - ricorda - era da mesi isolata in casa. Si è presa il Covid a causa delle persone che mi venivano a trovare. Quando è morta mi hanno fatto le condoglianze. Appena usciti sono corsi a una delle feste».

Paride Modenese

 

Le segnalazioni hanno avuto un tale successo da attirare l' attenzione della polizia e dei protagonisti.

«Ero convinto che fosse una battaglia impossibile», spiega ancora il gestore dell' account. «Invece sin dal primo momento siamo stati sommersi dalle segnalazioni. Oggi ne riceviamo oltre mille al giorno». L' anonimato garantisce la sicurezza. Ma gli attacchi degli hacker e le minacce sono crescenti. Due settimane fa si è attivata anche Instagram. «Il nostro profilo è sparito», raccontano altri attivisti, «molte persone si lamentavano su Twitter perché non riuscivano più a trovarci.

festa clandestina in amazzonia 3

 

Poi è riapparso ma molti post e storie pubblicate erano state cancellati. È bastato che qualcuno denunciasse che contenevano frasi o argomenti d' odio». Oggi, l' account ha ripreso a funzionare, ma la battaglia è dura: i follower erano scesi a 20 mila, quindi sono rischizzati in alto. Il mondo virtuale è così. Riflette quello reale. Il rave in Amazzonia insegna.

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Paride Modenese 1

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