leonardo da vinci

IL SEGRETO DELLA MENTE DI DA VINCI – LA CREATIVITÀ DI LEONARDO DA VINCI POTREBBE ESSERE COLLEGATA A UN DISTURBO NEUROPSICHIATRICO, PIÙ PRECISAMENTE AL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ (ADHD) - A RIVELARLO, DOPO BEN 500 ANNI DALLA MORTE DI LEONARDO, È UNO STUDIO CONDOTTO DA UN RICERCATORE ITALIANO CHE PARLA DELLE DIFFICOLTÀ DEL GENIO A CONCLUDERE LE PROPRIE OPERE…

Viola Rita per "www.wired.it" 

 

leonardo da vinci

Nel 2019 ricorre il 500° anniversario della scomparsa di Leonardo da Vincie in questa particolare occasione la figura del genio fiorentino è al centro non solo di numerosi eventi culturali, come mostre e festival in tutta Italia, ma anche di vari studi scientifici che indagano sulla sua opera e sul personaggio, incluse alcune sue caratteristiche anatomiche.

 

Oggi, ad esempio, un nuovo lavoro, pubblicato su Brain, ha esaminato il modo di disegnare e ideare nuovi progetti da parte dell’inventore, arrivando alla conclusione che è possibile che Leonardo da Vinci avesse l’Adhd – il disturbo da deficit di attenzione/iperattività – all’epoca ovviamente sconosciuto.

ultima cena leonardo da vinci

 

L’ipotesi sarebbe sostenuta da alcune attitudini e comportamenti di Leonardo, come la difficoltà a concludere le sue opere. L’analisi è stata realizzata dall’italiano Marco Catani, ricercatore dell’Istituto di psichiatria, psicologia e neuroscienze del King’s College London.

 

LEONARDO DA VINCI

L’Adhd è un disturbo del neurosviluppo che appare durante l’infanzia e che globalmente colpisce circa il 5% dei bambini. Questa condizione è caratterizzata da sintomi come disattenzione, iperattività e impulsivitàche non sono adeguati all’età del bambino o del ragazzo. I dati storici pervenuti dalle cronache e dalle biografie ci descrivono un Leonardo che fin dall’infanzia era in continuo movimento, dato che saltava da un compito ad un altro ed era difficile per lui portarli a compimento.

 

leonardo da vinci autoritratto

Inoltre, già da giovane dormiva poco e lavorava anche di notte, alternando il lavoro e brevi pisolini. L’abitudine a rimandare i compiti, ad iniziare contemporaneamente diverse opere e a non concludere sono gli elementi che spiegherebbero la presenza dell’Adhd, secondo l’idea spiegata su Brain da Marco Catani.

 

“Sebbene sia impossibile effettuare una diagnosi post-mortem per qualcuno scomparso 500 anni fa – sottolinea Catani – sono sicuro che l’Adhd è l’ipotesi maggiormente convincente e più plausibile dal punto di vista scientifico. Le testimonianze storiche mostrano che Leonardo trascorreva troppo tempo a pianificare nuovi progetti ma mancava di perseveranza. L’Adhd potrebbe spiegare questi aspetti del suo temperamento e il suo particolare genio mutevole”.

leonardo da vinci autoritratto

 

Il secondo cardine su cui si basa l’ipotesi di Catani, infatti, è proprio la curiosità vorace di Leonardo da Vinci, che aveva sempre nuove idee per invenzioni e progetti e che era sempre alla ricerca di nuovi stimoli. Basti pensare che vi sono numerosissimi fogli con tentativi di studi di ingegneria, ottica, meccanica e operazioni matematiche, un impegno costante, per altro da autodidatta.

 

Anche il cervello di Leonardo da Vinci era particolare, come racconta il ricercatore: era mancino (o ambidestro secondo un recente studio, ndr), probabilmente dislessico e il linguaggio prevaleva nell’emisfero destro, sottolinea Catani, tutte caratteristiche frequenti in chi ha l’Adhd.

 

leonardo da vinci

Inoltre, alcuni tratti del suo carattere e della sua opera, come la creatività geniale sarebbero in linea con la presenza di Adhd. “L’idea che l’Adhd sia un problema del comportamento nei bambini con un’intelligenza sotto la media e con una vita inquieta è un luogo comune errato”, chiarisce l’autore. “Al contrario, la maggior parte degli adulti che seguo professionalmente sono stati dei bambini brillanti e intuitivi, ma che successivamente nel corso della loro vita hanno sviluppato sintomi di ansia e depressione per non essere riusciti a esprimere il loro potenziale”.

la gioconda leonardo da vinci

 

E anche Leonardo da Vinci, racconta il ricercatore del King’s College, considerava se stesso come qualcuno che ha fallito e non è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi, “un fatto incredibile”, commenta l’autore, anche considerando l’opera sterminata, la cultura smisurata, le innovazioni tecniche, le invenzioni geniali, riscoperte poi secoli dopo – come le macchine per volare con dettagli tecnici ripresi poi nell’800.

 

LEONARDO DA VINCI - SAN GIOVANNI

Ma se l’ipotesi di Catani, cioè che Leonardo aveva l’Adhd, fosse confermata, questo porterebbe anche a eliminare parte dello stigma che aleggia intorno a questa condizione. “Spero che il caso di Leonardo dia finalmente prova che l’Adhd non è collegato ad un basso quoziente intellettivo o a una minore creatività”, conclude Catani “quanto piuttosto alla difficoltà di sfruttare al meglio il proprio talento naturale. Spero che l’eredità di Leonardo possa aiutarci a cambiare e eliminare questo stigma intorno all’Adhd”.

Affresco Leonardo Da Vinci Affresco Leonardo Da Vinci LEONARDO DA VINCI ritratto di isabella d esteleonardo da vinci le proporzioni del corpo secondo vitruvio (l'uomo vitruviano). 02 568x600

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)