rissa per la mascherina al supermercato di crema

LA CRÈME DE LA CREMA – BOTTE DA ORBI IN UN SUPERMERCATO DI CREMA DOPO CHE DUE CLIENTI SI SONO RIFIUTATI DI INDOSSARE LA MASCHERINA: PRIMA IL RIMPROVERO CHE NON VIENE ACCOLTO BENE, POI QUALCHE INSULTO E INFINE IL PUTIFERIO – VOLANO CESTINI, LA GENTE URLA E SI INSEGUE MENTRE DUE POVERACCI VENGONO PRESI A PUGNI MENTRE CERCANO DI SEDARE LA RISSA E… - VIDEO

 

Da "www.ilmessaggero.it"

 

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Botte da orbi nel supermercato. Tutti contro tutti. Il motivo? Due clienti rifiutano di indossare la mascherina. Una parola tira l'altra, il rimprovero non viene ben accolto. E scatta il putiferio. E' avvenuto alla Coop di Crema, come denuncia (postando un video su youtube), Francesco Iacovone, del Cobas nazionale.

 

Il racconto

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«Il video che abbiamo ricevuto dai lavoratori è spaventoso», dice Iacovone. Teatro della maxi rissa, avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri il supermercaot nel centro commerciale Gran Rondò. Nelle immagini si vedono i due uomini che lanciano cestini del supermercato e colpiscono con pugni le persone che cercano di bloccarli. È poi intervenuta una pattuglia della Polizia per bloccarli.

 

«Ma questo è quanto accade nei luoghi del commercio tutti i giorni e milioni di lavoratori restano esposti al rischio di contagio e alla possibilità di aggressione da parte dei negazionisti della pandemia.

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Non c'è più tempo - prosegue Iacovone - le segnalazioni dei lavoratori hanno frequenza ormai quotidiana e il rischio di contagio, sommato a quello di aggressione, devono essere contenuti dalle istituzioni di questo Paese». Le due persone senza mascherina sarebbero inizialmente uscite dal supermercato. Poi il rientro nel locale, armati di cric, minacciando minacciando l'addetto. Volano pugni, calci, cesti della spesa. 

 

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La denuncia

«La retorica degli eroi, quelli in prima linea durante il lockdown, non serve per lavorare in serenità - prosegue il rappresentante sindacale - servono invece contingentamenti agli ingressi, mascherine e controlli stringenti. Oltre alla crisi sanitaria siamo di fronte a un vero e proprio problema di ordine pubblico che deve essere affrontato con vigore dal Governo, attraverso i Ministri competenti e i Prefetti», conclude Iacovone.

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