CRIMINI RIMINI – ARRESTATO IN STAZIONE IL QUARTO UOMO DELLA BANDA ACCUSATA DI STUPRO NEI CONFRONTI DI UNA RAGAZZA POLACCA E DI UNA TRANS PERUVIANA – IL VENTENNE CONGOLESE E’ L’UNICO MAGGIORENNE DEL GRUPPO: AVEVA CERCATO DI FUGGIRE PRENDENDO UN TRENO NELLA NOTTE…
Giuseppe Baldessarro per la Repubblica
E' stato arrestato stamattina in stazione a Rimini il quarto uomo, il ventenne congolese presunto capo della banda accusata di stupro di una ragazza polacca e di una trans peruviana a Rimini. L'uomo è stato catturato dagli agenti della squadra mobile e dello Sco mentre era in treno ed è stato portato in questura. Il giovane aveva
cercato di fuggire da Pesaro prendendo un treno stanotte. Gli uomini della squadra mobile che stavano monitorando i suoi spostamenti lo hanno fermato mentre il treno transitava alla stazione di Rimini. Una volta bloccato il convoglio, gli uomini dello Sco e della squadra mobile sono saliti e lo hanno trovato in una delle carrozze.
Ieri sera era ancora caccia aperta dell'ultimo componente del gruppo, dopo la confessione dei primi due che si sono presentati a carabinieri e il fermo del terzo. Il congolese, unico maggiorenne dei quattro, risiedeva anche lui nella provincia di Pesaro-Urbino, probabilmente in una struttura di accoglienza.
La svolta del caso si era avuta nel pomeriggio di ieri, quando intorno alle 17 i due più piccoli del gruppo si sono presentati alla caserma dei carabinieri di Montecchio, in provincia di Pesaro, per confessare: "Siamo stati noi". Gli investigatori erano già a un soffio dal loro arresto. Gli uomini del questore Maurizio Improta stavano intercettando il telefonino di uno dei quattro, in attesa di chiudere il cerchio sull’intera banda. Si tratta di due fratelli di origini marocchine, già noti nella zona come baby spacciatori e per una serie di piccoli furti.
Agli agenti della Squadra mobile, arrivati fino a Pesaro per portarli a Rimini, hanno detto che ormai avevano capito di non avere scampo e che dopo aver visto le immagini delle telecamere che li ritraevano di spalle hanno deciso di costituirsi. Sono stati loro a confermare i nomi degli altri due appartenenti al gruppo. Il terzo, un congolese di 17 anni, è stato arrestato dallo Sco dei carabinieri qualche ora dopo. Mentre il quarto, il più pericoloso del gruppo era ancora ricercato.
La chiave dell'indagine sono state anche le immagini delle telecamere del 26 agosto alle 3.57, la notte dello stupro della giovane polacca e del pestaggio del suo amico in spiaggia, vicino al bagno 130 a Miramare di Rimini. Uno dei fotogrammi ritrae tre persone di spalle, due col cappellino con visiera, il terzo coperto dal cappuccio della felpa, mentre camminano sul lungomare. Una delle vittime, la transessuale peruviana, si è detta certa del riconoscimento. Anche la coppia polacca, seppur con dei distinguo - la ragazza, 26 anni, è ancora sotto choc, mentre il giovane ne avrebbe indicato in particolare un paio - ha riconosciuto le foto dei quattro autori dello stupro.
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