bitcoin in iran-4

"CRIPTO" ALL’IRANIANA - PER COMBATTERE LA CRISI E IL CROLLO DELLA VALUTA LOCALE DEL 70%, GLI UNDER 30 DI TEHERAN SFIDANO LA GUERRA ECONOMICA DI TRUMP ARMATI DI BITCOIN – PRIMO OBIETTIVO DEGLI SCAMBI IN CRIPTOVALUTA È AGGIRARE LE BANCHE COME INTERMEDIARI NELLE TRANSAZIONI IN UN PAESE DOVE LE BANCHE NAZIONALI SONO TAGLIATE FUORI DAL CIRCUITO FINANZIARIO GLOBALE E QUELLE INTERNAZIONALI VIVONO SOTTO LA MINACCIA DELLE SANZIONI AMERICANE…

Virginia Pietromarchi per “la Stampa”

 

bitcoin in iran 9

C' è una rivoluzione in corso nella Repubblica islamica dell' Iran, e non è quella degli ayatollah. Si tratta di quella dei giovani iraniani under 30 che sfidano la guerra economica di Donald Trump armati, non di un' ideologia, ma di una moneta digitale.

 

Dopo il ritiro degli Stati Uniti dall' accordo nucleare e l' imposizione di nuove sanzioni, la Repubblica islamica ha compiuto quarant' anni piegata dal peso di una gravissima crisi economica, ma con una popolazione composta più da millennial che mullah.

 

bitcoin in iran 8

Il valore della valuta locale, il Rial, è precipitato del 70 per cento in poco più di un anno, trascinandosi dietro i risparmi e le speranze di molti iraniani. Il continuo calo del potere di acquisto, ha già causato proteste a macchie di leopardo in tutto il Paese negli ultimi due anni.

 

Eppure, malgrado la crescente disoccupazione e la disillusione nelle promesse di giustizia sociale, si sta formando una piccola ma crescente comunità di «cripto-entusiasti», che lavora alla costruzione di ponti virtuali per riconnettersi al mondo usando Bitcoin.

bitcoin in iran 6

 

«Con le sanzioni è nata la necessità di trovare un mercato alternativo», racconta Soheil Nikzad, pioniere della criptovaluta e membro della Iran Blockchain Community.

Un tempo disoccupato, Nikzad oggi fa fatica a rispondere alle richieste di consulenze, progetti e conferenze su come funziona la moneta elettronica.

 

bitcoin in iran 5

La caratteristica prima degli scambi in criptovaluta è di permettere di aggirare le banche come intermediari nelle transazioni. E in un Paese come l' Iran dove le banche nazionali sono tagliate fuori dal circuito finanziario globale e quelle internazionali vivono sotto la minaccia delle sanzioni americane, la criptovaluta, difficile da tracciare, ha tutti i numeri per diventare il metodo di pagamento del futuro. E a Teheran se ne sono accorti.

 

bitcoin in iran 7

Il volume d' affari generato da queste transazioni è arrivato anche a toccare 10 milioni di dollari al giorno e in un anno sono spuntati 70 siti dedicati al business digitale. «Non ho mai visto una tecnologia svilupparsi così velocemente», racconta Hadi Nemati, 27 anni, imprenditore e consulente Blockchain. «L' Iran è il luogo perfetto. Abbiamo talento, fame, start-up, prodotti e servizi da vendere».

 

bitcoin in iran 4

Sempre più genitori trasferiscono aiuti ai figli fuori sede e piccole e medie imprese si lasciano tentare da questa tecnologia. I ragazzi trovano inedite opportunità di lavoro sulla piazza internazionale - soprattutto nel campo digitale - con retribuzioni anche sei volte maggiori a quello che sarebbe lo stipendio pagato in moneta locale. «La criptovaluta non è solo un modo per sopravvivere, ma anche per crescere», dice Nikzad.

 

bitcoin in iran 3

Alla Banca centrale iraniana non è passato inosservato il potenziale della moneta e la settimana scorsa ha emesso la bozza di un quadro normativo che riconosce, pur con molte restrizioni, la legittimità della moneta elettronica.

«Non ci sono governi o confini che possano bloccare la moneta digitale. Nessuno lo può fare, neanche Trump», dice Nikzam.

 

bitcoin in iran 2

Non è detto. Il Tesoro di Stato americano ha già gli occhi puntati su questo nuovo fronte virtuale della guerra contro Teheran e ha messo in guardia le piattaforme digitali che vogliono fornire servizi agli iraniani.

 

«Il Tesoro perseguiterà aggressivamente l' Iran e altri stati canaglia che cercheranno di sfruttare la valuta digitale», ha dichiarato il dipartimento americano. A seguito di un caso di frode online, gli Stati Uniti hanno sanzionato due iraniani e colpito i loro «portafogli digitali» utilizzati per il commercio di Bitcoin.

bitcoin in iran 12

 

Ma questo non spegne l' entusiasmo che trapela nella voce dei sempre più numerosi membri della cripto-comunità iraniana, spinti dall' urgenza di riaprire, almeno virtualmente, quella porta verso il mondo che gli Stati Uniti hanno chiuso.

bitcoin in iran 11

 

«Siamo sempre stati isolati dal mondo finanziario globale, ma la criptovaluta ci rafforza, facendoci sentire di nuovo attori internazionali», dice Zyna Sadr, un altro cripto-entusiasta.

bitcoin in iran 1bitcoinbitcoin tulipanibitcoin in iran 10

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)