preti arruolati in ucraina

CRISTO E PISTOLA - IN UCRAINA C'È UN ALTRO ESERCITO, PRONTO AD ANDARE AL FRONTE: QUELLO DELLE TONACHE - CI SONO 120 PARROCI E 500 DIACONI E SUB-DIACONI DI RISERVA GIÀ INQUADRATI NELLE FORZE ARMATE, REGOLARMENTE STIPENDIATI DAL GOVERNO DI KIEV - NON VOGLIONO CONSIDERARSI UN SOLO POPOLO, COME PRETENDONO I RUSSI: "MILLE ANNI FA I MISSIONARI BIZANTINI VENNERO IN MISSIONE QUI, NON A MOSCA. SIAMO NOI LA CULLA DELLA CRISTIANITÀ"

Francesco Battistini per il "Corriere della Sera"

 

crisi ucraina

Stola e pistola. A 25 chilometri da Kiev, in un bosco di pini congelati nel vento siberiano, stalattiti di ghiaccio sulla barba, l'altra domenica il reverendo Andryi s'è presentato come da liturgia: lo sticario delle benedizioni, l'incensiere a oscillare nel fumo, di fronte a sé una decina d'impiegati e di casalinghe che passano ogni santo weekend ad addestrarsi per la guerra che verrà (verrà?) e a confidare più nell'arte dello sparo che nella virtù della speranza.

 

esercito ucraino

Una rapida preghiera, il segno della croce e «slava heroyam!», gloria agli eroi. Padre Andryi ha chiuso un paio d'ore la chiesa di San Michele e s'è dedicato alla sua nuova missione: confortare chi difende l'Ucraina.

 

Se è il caso, dare anche una mano: «Siamo pronti ad andare al fronte. L'abbiamo già fatto. È nostro dovere». Prima spara e poi prega: sono la nuova Unità Cappellani Militari della Chiesa Ortodossa d'Ucraina. Centoventi pope, cinquecento diaconi e sub-diaconi di riserva. Tutti inquadrati nelle forze armate, regolarmente stipendiati dal governo di Kiev.

 

preti arruolati in ucraina

Fino a dicembre, non esistevano e se la situazione non fosse precipitata, si sarebbero dovuti presentare ufficialmente solo il prossimo luglio. Sono qualcosa di più d'un semplice plotone di mitrie da mitra: ventisette mesi fa, e dopo tre secoli e mezzo d'unità mal sopportata, uno storico Concilio ha decretato lo scisma di mezza Chiesa ucraina da quella di Mosca.

 

minacce di guerra russia ucraina

Basta considerarsi un solo popolo, come pretendono i russi: «Mille anni fa, i missionari bizantini vennero in missione a Kiev, non a Mosca. Siamo noi la culla della cristianità». Oggi, apparentemente, soltanto una preposizione divide la nuova Chiesa Ortodossa di Ucraina filooccidentale dalla (vecchia) Chiesa Ucraina Ortodossa filorussa.

 

guerra in ucraina 9

In realtà, quel «di» è la faglia tra due mondi che cristianamente s'odiano da decenni: di qua il metropolita Epifaniy, 44 diocesi e settemila parrocchie, riconosciuto direttamente dal Patriarca ecumenico Bartolomeo di Costantinopoli e solo da tre delle 14 Chiese ortodosse autocefale, la greca, la cipriota e l'egiziana; di là, le dodicimila basiliche russofone dell'Est ucraino che rispondono al Patriarca Kirill di Mosca e pregano lo stesso Dio, ma sono fedeli a un solo Putin.

 

guerra in ucraina 8

Quando scoppiò la rivolta di Maidan, nel 2014, centinaia di chiese ucraine rimasero senza messa perché il pope se n'era andato al fronte: padre Kostyantyn Kholodov, il vicecapo dei cappellani militari, all'epoca finì fotografato su tutti i siti con l'elmetto in testa mentre arringava le folle delle barricate di Kiev e per tre anni se ne andò volontario nel Donbass, assieme al suo curato che morì, pur di combattere i russofili.

 

guerra in ucraina 6

E fu uno scandalo nazionale, nel 2015, il parroco di Rivne che dal pulpito raccomandò ai fedeli di non pregare per le anime dei soldati ucraini caduti nell'Est, perché «chi fa la guerra alla Grande Madre Russia fa la guerra a Dio».

 

guerra in ucraina 4

Separarsi e spararsi, è il destino. Putin in persona, l'estate scorsa, ha definito lo scisma un «attacco all'unità spirituale» dei russi. L'ex presidente Poroshenko gli ha risposto che gli ucraini vogliono «una Chiesa senza Putin».

 

Per chi suona la campana, padre Andryi lo sa già: «Nell'esercito ci sono anche i tatari della Crimea. Musulmani? Nessun problema: abbiamo anche i cappellani imam. Perché l'Ucraina è una sola fede».

 

Articoli correlati

I NOSTRI DISASTRATI POLITICI NON SI ACCORGONO CHE STA DILAGANDO UNA NUOVA PANDEMIA: QUELLA ECONOMICA

JOE BIDEN: GLI AMERICANI DEVONO PARTIRE ORA DALL\'UCRAINA. SE PUTIN E\' COSI\' SCIOCCO DA INVADERE...

PUTIN DAL LETTONE AL TAVOLONE - FRANCESCO MERLO: \'IMPERIALISTA E MACHO, ESIBISCE IL TAVOLO COME LE..

\'NESSUN ACCORDO SULL'UCRAINA\'- IL CREMLINO GELA MACRON E SPOSTA SEI NAVI DA GUERRA NEL MAR NERO

PUTIN NON HA BISOGNO DI INVADERE L'UCRAINA: E GIA ENTRATO! - IL SEGRETARIO DELLA NATO AVVERTE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...