1. MENTRE LA POLITICA SI TRASTULLA CON IL PORCELLUM E I BATTIBECCHI DA CORTILE BRUNETTA-BOLDRINI, IL PAESE VA LETTERALMENTE A FUOCO. CON TUTTO IL RISPETTO, NON SONO LO IUS SOLI E L’ASSISTENZA SANITARIA AL CONVIVENTE GAY (PER LA CASTA) LE PRIORITÀ DELL’ITALIA 2013 E A RICORDARCELO, BRUTALE, ARRIVA LA CRONACA NERA 2. ANZI, LA CRONACA ECONOMICA CHE DIVENTA CRONACA NERA. ATTENZIONE ALLE CIFRE IN BALLO IN QUESTA STORIA CHE ARRIVA DALLA PROVINCIA SICILIANA. ALTRO CHE DIARIA DEI GRILLINI, QUI LA GENTE SI DA’ FUOCO PER UN DEBITO DI 10 MILA EURO CON UNA BANCA 3. LA NOTIZIA È FINITA SU TUTTI I GIORNALI. MA SE PROVATE A CERCARE TRACCIA DEL NOME DELLA BANCA, RESTERETE DELUSI. NON È MICA EQUITALIA, QUI VALE L’OMERTÀ ASSOLUTA

a cura di Colin Ward e Critical Mess (Special Guest: Pippo il Patriota)

1 - POLVERIERA ITALIA
Mentre la politica si trastulla con il Porcellum e i battibecchi Brunetta-Boldrini, il Paese va letteralmente a fuoco. Con tutto il rispetto, non sono lo ius soli e l'assistenza sanitaria al convivente gay (per la Casta) le priorità dell'Italia 2013 e a ricordarcelo, brutale, arriva la cronaca nera. Anzi, la cronaca economica che diventa cronaca nera. Attenzione alle cifre in ballo in questa storia che arriva dalla provincia siciliana. Altro che diaria dei grillini, qui la gente si da' fuoco per un debito di 10 mila euro con una banca implacabile.

La prendiamo dal Corriere, "Si dà fuoco per salvare la casa all'asta. E' grave. Ustionati due agenti, la moglie e una figlia. Debito da 10 mila euro. Un impiegato se l'era aggiudicata per 26 mila euro e voleva prenderne possesso" (p. 6). Altri particolari sintomatici su Repubblica: "Aveva un piccolo mutuo da pagare, ma non c'era più lavoro per lui e per le sue ragazze" (p. 15). Approfondimento utile sulla Stampa: "Pignoramenti e sfratti. L'ultimo incubo degli italiani. Cresce il numero degli appartamenti nelle mani dei tribunali. Petterlin del Sicet (Cisl): ‘Quest'anno 250 mila famiglie non riusciranno a pagare" (p. 6).

La notizia è finita su tutti i telegiornali e oggi la riprendono tutti i quotidiani. Ma se provate a cercare traccia del nome della banca, resterete delusi. Non è mica Equitalia, qui vale l'omertà assoluta.

Intanto arriva (forse) "La svolta di Equitalia: valutare caso per caso. Arriva la rata flessibile. Lettera dell'amministratore delegato Mineo ai dirigenti: ‘In un momento di crisi non possiamo non essere sensibili" (Messaggero, p. 4). La "sensibilità" come elemento della riscossione è davvero fantastica: se ne studia l'inquadramento giuridico. Per Nicola Porro, del Giornale, "è il tipico atteggiamento del sovrano, sia pure illuminato, nei confronti dei sudditi (p. 1)

2 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
E ora tre flash dalla profonda crisi italiana. "Non si comprano più case. La grande frenata del mattone. Vendite mai così in basso dall'85. Nel 2012 soltanto 450 mila compravendite, con un calo del 25,7%. In un anno la discesa delle quotazioni immobiliari è stata del 4,4%" (Corriere, p. 3). "Produzione giù, debito su. La recessione frena i prezzi. Inflazione all'1,1% per il calo dei consumi. Meno crediti dalle banche" (Stampa, p. 4). "Pensioni, uscita flessibile con penalizzazioni'. Giovannini: lavoro, piccole modifiche alla riforma. Primo intervento tampone per la Cassa" (Corriere, p. 5)

Intanto la Camera vota sì all'assistenza sanitaria per i conviventi dello stesso sesso. Solo che vale per i parlamentari e basta (Messaggero, p. 8).

3 - CAINANI AMARI
Altri fronti giudiziari per il Banana, che va verso l'archiviazione a Roma (dove era parte lesa) e verso il processo a Bari per il caso escort-Tarantini. Secondo Repubblica, ecco la strategia del Sultanino di Hardcore: "Il piano B del Cavaliere contro le sentenze. ‘Al voto se anche la Cassazione mi condanna'. Controllare la Giunta per le autorizzazioni per bloccare l'interdizione. Serve il sì del Parlamento per rendere effettiva la decadenza prevista dalle sentenze" (p. 3). E dopo lo show della Bokassa in aula, il Cetriolo Quotidiano fa i conti in tasca all'imputato Silvio: "Testimoni a stipendio, così B. ha speso quasi trenta milioni. Case comprate, ville regalate, paghette da 2.500 euro, bonifici per bollette. Nella memoria della Boccassini tutte le spese per gli ospiti di Arcore" (p. 2).

4 - UN DUE TRE, GRILLINO
Dovevano rivoluzionare il Parlamento, ma passano la vita a litigare tra loro manco fossero del Piddì. Grillini ancora con il mal di pancia per il caso diaria. "Basta trattarci da traditori, è come in Orwell'. La rabbia dei parlamentari contro l'aut aut sulla diaria. Alessandro Furnari: "Il mio problema non è economico, ma che Beppe e la Casaleggio vengono a dirci che facciamo la cresta" (Repubblica, p. 11). Per la Stampa, "Tregua armata, ma tra i grillini monta la rabbia: ‘Come nel Kgb'. La diaria verrà restituita tutta, colletta per chi è in difficoltà" (p. 15).

5 - ULTIME DA SCIOLTA CIVICA
Ringalluzzito dai Gran Premi, torna in campo Montezuma. "Scelta civica, Montezemolo si smarca e rafforza Italia Futura. Nicola Rossi verso la guida del movimento che sarà più strutturato e punterà sul web" (Messaggero, p. 9). Sul Corriere amico, "Strappo di Italia Futura: ‘Subito la fase 2.0'. Manifesto di Montezemolo e Rossi, "Ma non saremo una corrente". Udc: chiarimento o esplode tutto" (p. 11). Per Repubblica, "Monti presidente per ‘salvare' Scelta civica. Caos nel partito, gli ex Udc tentati di uscire dal gruppo" (p. 4). Che brutta agonia per il partito del Rigor Montis e dei carini.

6 - AGENZIA MASTIKAZZI
"Veltroni, tre consigli alla sinistra. ‘Provo dolore per le divisioni" (Corriere, p. 12). Esce a marchette unificate il nuovo libro di Uòlter.

7 - LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE
Pagina da incorniciare del Giornale di Feltrusconi: "Ecco come la giunta Alemanno ha fatto tornare i conti a Roma. In un libro-rapporto il primo cittadino smonta le critiche avversarie: in 5 anni tagli agli sprechi e bilanci migliorati. Al suo arrivo c'erano debiti per oltre 12 miliardi" (p. 10). I romani non se n'erano accorti.

8 - I MILIONI DEL VIMINALE
si allarga e si complica lo scandalo dei soldi spariti dal Fondo per gli edifici di culto del ministero degli Interni. Scrive Fiorenza Sarzanini sul Corriere (p. 23): "Il Viminale sapeva di quei 10 milioni in Svizzera. I pm: oltre a La Motta altri dirigenti erano al corrente del trasferimento. Solo il 27 marzo il gabinetto del ministro è stato avvisato della sparizione dei soldi. Indagine di Cancellieri". Sulla Stampa "L'ombra della camorra dietro i 10 milioni spariti dalle casse del Viminale" (p. 22).

9 - I LIGRESTOS BRACCATI
Non si ferma la supposta giudiziaria per quel che resta della famiglia Ligresti. Adesso si muove la procura di Torino: "Fonsai, 14 avvisi per falso in bilancio. C'è anche Salvatore Ligresti. L'accusa: nascosto un buco di 800 milioni. L'ingegnere di Paternò coinvolto come presidente e azionista di riferimento", nei guai anche i figli Paolo, Jonella e Giulia Maria. Si becca un avviso di garanzia anche Vincenzo La Russa, fratello di ‘Gnazio (Repubblica, p. 24). Per il Cetriolo Quotidiano "Il passivo nascosto ha ingannato gli azionisti e ha condizionato l'aumento di capitale da 450 milioni. Azione di responsabilità della Consob" (p. 8).

10 - TITOLISTI IMBIZZARRITI
"Intesa, profitti a 2 miliardi nonostante le precauzioni" (Messaggero, p. 17). Bilanci col preservativo bucato?

 

Brunetta Renato laura boldrini n SI DA FUOCO CON LA FAMIGLIA PERCHE LA CASA VA ALL ASTA cncrt11sett27 alessandro casarsa comandate vig fuoco guido parisiBEPPE GRILLO A MONTECITORIO SFERZA I GRILLINI EQUITALIABocassini Berlusconi RubyALESSANDRO FURNARI grillo casaleggio 5rf45 luca cordero montezemolo

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…