cruciani trump volo

VAFFAN-VOLO! CRUCIANI: “I TENORINI DE ‘IL VOLO’ SONO DEI CAZZONI. SI METTONO AD ACCUSARE TRUMP DELLE PEGGIORI NEFANDEZZE, PRIMA ANCORA CHE COSTUI ABBIA FATTO QUALCOSA, PRIMA ANCORA CHE ABBIA PRODOTTO UN SOLO ATTO DI GOVERNO. ROBA DA MANICOMIO. DICONO PURE DI SENTIRSI UN ESEMPIO PER TANTI GIOVANI. UN ESEMPIO? PER CHI? PER COSA?”

CRUCIANICRUCIANI

Giuseppe Cruciani per “Libero quotidiano”

 

È tutto vero. Roba da non crederci. Cioè Donald J. Trump, fra pochi giorni il nuovo presidente degli Stati Uniti d' America, cioè quello che una volta si diceva essere l' uomo più potente del mondo, si è fatto dire di no da Il Volo, tre giovani ragazzi italiani già vincitori di un Festival di Sanremo (2015) e conosciuti negli Usa come i tre tenorini. Perché il punto è proprio questo: Trump, invece di fottersene degli artisti del cazzo che si sentono il Padreterno e si mettono a cianciare di cose che non conoscono sentendosi dei novelli Che Guevara, continua a invitarli per questa benedetta festa di inizio mandato e continua inesorabilmente a incassare dei no.

 

il trio de il volo al vip masteril trio de il volo al vip master

Ma come si fa? Perché non manda tutti a quel paese invece di regalare pubblicità ai primi che passano? Ora, su una cosa non vi è il minimo dubbio: i tre signori in questione, che formano appunto il gruppo canterino de Il Volo, sono certamente tre coglioncelli (copyright di Vittorio Sgarbi, come sempre azzeccato) al cubo, all' ennesima potenza.

 

Ma da queste colonne, da questo giornale che non ha mai nascosto le simpatie per il magnate statunitense, ci permettiamo un piccolo consiglio che magari sarà inutile per uno che ha sbaragliato la Clinton contro tutto e tutti: se proprio è necessario organizzare un party per sugellare la vittoria non sarebbe il caso di mettere in piedi un' orchestrina country made in Usa, radunare pochi amici fidati e al limite impilare i brani delle popstar in una playlist da mandare a nastro per tutta la festa? C'è un doppio vantaggio: primo, si mettono da conto dei denari, che non è mai male anche per un multimilionario, e, secondo, ci risparmiamo i predicozzi del Volo, di cui non sentivamo il bisogno.

donald e melania trumpdonald e melania trump

 

Questo Trio delle meraviglie, infatti, dopo aver fatto fortuna soprattutto in America (per questo sono stati invitati), invece di essere grati al Paese che porta dobloni nei loro conti bancari, getta merda sul presidente appena eletto. Scelto pure da chi sente i loro brani.

Insomma, dei veri cazzoni.

 

Per non parlare delle motivazioni. Se non volete andare a cantare non andateci, non mettetevi a fare un comizio politico sul razzismo che Martin Luther King si è già rivoltato nella tomba, una roba patetica e ridicola. Non possiamo appoggiare un uomo che ha basato la sua ascesa politica sul populismo oltre che su atteggiamenti xenofobi e razzisti, questo hanno detto (o qualcuno ha scritto per loro), e il bello è che ci hanno pure riflettuto sopra qualche giorno (così sostengono) per tirare fuori queste quattro paroline banali e insignificanti.

il volo si fa un selfie con renziil volo si fa un selfie con renzi

 

Non è finita qui. Dicono pure di sentirsi un esempio per tanti giovani. Un esempio?

Per chi? Per cosa? Ma lo sanno i giovin signori del Volo che amare una canzone non significa seguire un esempio? Forse Bob Dylan lo era, non il Volo. E poi quale stile di vita avrebbero, quali idee hanno tramandato ai posteri da essere considerate un punto di riferimento, un qualcosa da seguire? Quali?

 

Ditemelo, perché forse mi sono perso qualcosa. Oltre le canzoni, alcune belle altre no, c' è il nulla, lo zero assoluto. E ora si mettono ad accusare Trump delle peggiori nefandezze, prima ancora che costui abbia fatto qualcosa, prima ancora che abbia prodotto un solo atto di governo. Roba da manicomio. A proposito lo sanno che il famoso muro tra Usa e Messico è stato costruito per primo da uno che si chiama Bill Clinton? Lo sanno o no?

I Tre hanno anche la colpa, grave, di aver resuscitato dalle catacombe alcuni politici che pensavamo ormai scomparsi.

trump golftrump golf

 

Per esempio la senatrice del Pd, ed ex candidata alla leadership del centrosinistra, Laura Puppato, la quale ha elogiato gli sbarbati parlando di schiena dritta, di onestà intellettuale e chiudendo con un grazie dall' Italia. Ma di quale Italia parla? A nome di chi? Però prendersela coi tre cazzoni è fin troppo facile. Purtroppo l'unico responsabile di queste misere polemiche ha un nome e un cognome: Donald Trump.

 

trumptrump

Probabilmente non gli frega nulla, avrà in testa altre cose in queste ore, tra una telefonata coi manager della Toyota e un'altra con quelli della Ford. Ma a tutto c' è un limite, mister President. Perché va bene ricevere il benservito da Bocelli, ma farsi dare del razzista dai tre cazzoni del Volo, ecco, questo no.

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO