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CUORE FREDDO, MANI BOLLENTI – L'EX PUGILE BRASILIANA 34ENNE VIVIANE OBENAUF È STATA ARRESTATA PER AVER UCCISO IL MARITO, IL 61ENNE MARCO TAGLIAVINI, CON IL QUALE ERA SPOSATA DALLO SCORSO GENNAIO, CON UN CORPO CONTUNDENTE NELLA LORO CASA IN SVIZZERA - LA OBENAUF, CHE SI E' RITIRATA NEL 2019, ERA GIÀ STATA ARRESTATA UNA VOLTA IN PASSATO PER AVER PICCHIATO… - VIDEO
Fiorenzo Radogna per "www.corriere.it"
Il (pesante) sospetto è che la sua carica di aggressività l'abbia portata — forse al culmine di un litigio — ad uccidere il coniuge, colpendolo con un oggetto. Un’ex campionessa di boxe è stata arrestata in Svizzera nell’ambito delle indagini sulla morte del marito 61enne, ucciso «per trauma da corpo contundente» nell'ottobre scorso.
Lei è Viviane Obenauf, 34 anni, la principale sospettata della morte della persona che i pubblici ministeri elvetici chiamano solo «Thomas»; nel rispetto delle leggi sulla privacy vigenti nel paese. A gennaio, raccontava lo Jungfrau Zeitung, aveva «detto sì» a Marco Tagliavini, titolare del ristorante Des Alpes di Interlaken.
Obenauf, nata a Rio de Janeiro nel 1986, è un’ex pugile professionista con un record di 14 vittorie (7 k.o.) e 6 sconfitte; durante la sua carriera ha vinto i titoli Wbf International pesi leggeri e Wba International super piuma. La testata brasiliana Globo ha riferito che la vittima era stata trovata morta nell’abitazione di Interlaken (Oberland Bernese, Svizzera centrale) che condivideva con Obenauf e che le indagini hanno stabilito il decesso come avvenuto per «aggressione violenta sostenuta».
Un omicidio in seguito a ferite gravi, causate appunto da un corpo contundente. L’ex sfidante per tre titoli mondiali — Ibo leggeri nel 2017; Ibf super piuma nel 2018; Ibo super piuma nel 2019 — rimane ora sotto la custodia della polizia svizzera. Aveva sposato «Thomas» appena nel gennaio scorso; lei, dopo aver abbandonato la boxe nel 2019 (subito dopo la sconfitta contro l'inglese Terry Harper, per la cintura Mondiale Ibo dei pesi super piuma) aveva aperto una palestra.
Sul sito personale di Obenauf si parla di come «il suo talento atletico si sia fatto sentire in giovane età. All'età di 12 anni era una calciatrice entusiasta e un'appassionata runner. Tra le altre cose, faceva parte della squadra di ginnastica olimpica....» e inoltre di come «i suoi hobby includano buon cibo, belle macchine, nuoto e sci. Trascorrere abbastanza tempo con suo figlio Calvin è la sua priorità assoluta e le dà forza e l'equilibrio necessario nella vita di tutti i giorni...».
Secondo vari resoconti della stampa elvetica la ex pugile era già stata arrestata una volta in passato, oltre ad essere coinvolta in un’altra «controversia» domestica: era stata fermata dalla polizia in un nightclub di Londra perché, provocata, aveva preso a pugni un uomo durante la sua festa per il 30esimo compleanno; era l'ottobre del 2016.
In quell'occasione la Obenauf era stata rilasciata quasi subito. Non solo: in un'intervista a un quotidiano svizzero, un ex fidanzato della pugile brasiliana — un sollevatore di pesi, all'epoca in cui uscivano insieme — ha raccontato di essere stato aggredito dalla donna più volte durante litigi in cui entrambi erano ubriachi.
Professionista dal 2014, dopo essersi dedicata al pugilato all'età di 18 anni, ha avuto il suo primo incontro da professionista nell'aprile 2014, infilando poi 6 vittorie in 6 match fino alla prima sconfitta (nel 2016 ad Ascona, contro l'italiana Vissia Trovato); risalendo in seguito le varie classifiche con altre tre vittorie. Prima dell'incontro (poi perso) con l'ex campionessa olimpica dei pesi leggeri, Katie Taylor.
Successivamente era arrivata a battersi (e perdere) incontri per il titolo mondiale con Chantelle Cameron (Ibo, nel dicembre 2017 a Leicester); contro Maïva Hamadouche (Ibf, dicembre 2018, a Parigi) e infine avversaria la Harper (mondiale Ibo, alla Manchester Arena nel novembre 2019). Incontro che aveva posto fine alla sua breve ma intensa carriera. Tragico preludio ai drammatici eventi di questo autunno 2020.