covid bambini depressione

SPESSO IL MALE DI VIVERE HO INCONTRATO (TRA I PISCHELLI) – DAD, DISTANZIAMENTO E QUARANTENA: LA PANDEMIA STA AVENDO EFFETTI DEVASTANTI SULLA PSICHE DELLE NUOVE GENERAZIONI – L’ALLARME DEI PROF: “IN AUMENTO I CASI DI VIOLENZA E VANDALISMO RISPETTO A PRIMA DEL COVID” – L’OSPEDALE BAMBINO GESÙ DI ROMA: “PRIMA DEL COVID IL 17% DEI MINORI CHE ARRIVAVA IN PRONTO SOCCORSO PER UN DISTURBO PSICHIATRICO VOLEVA SUICIDARSI, ORA SIAMO AL 53%”

Flavia Amabile per “la Stampa”

COVID BAMBINI

 

Prima dei freddi numeri delle statistiche ufficiali bisogna ascoltare i racconti di chi con i minori vive a contatto ogni giorno per capire qual è stato l'effetto della Dad su bambini e adolescenti. Sono racconti che mettono i brividi per quello che una generazione ha subito, per quello che ancora dovrà subire, e per il carico di solitudine, depressione, insicurezze che si porterà dietro per tutta la vita. 

 

covid tra i bambini

«Ogni giorno faccio il giro delle classi - racconta Valeria Pirone, dirigente dell'istituto comprensivo Vittorino da Feltre di San Giovanni a Teduccio a Napoli - Prima del Covid quando entravo tutti si alzavano in piedi e si stringevano intorno alle mie gambe. Ora non accade più. I bambini di quarta e quinta elementare hanno l'impulso di correre da me e lo frenano. Quelli di prima elementare invece restano fermi, senza reazioni, freddi. Questo mi preoccupa molto per la loro futura capacità di esprimere l'affettività».

depressione adolescenti 1

 

 Manuela Manferlotto dirige l'istituto comprensivo Manin a Roma: «Dobbiamo affrontare un evidente aumento dell'aggressività tra i ragazzi delle medie. Abbiamo avuto episodi di vandalismo nei confronti del materiale della scuola e casi di insulti e intemperanze nei confronti dei docenti. Non era così prima del Covid e di un periodo prolungato a casa in cui hanno assorbito aggressività per motivi probabilmente legati alle difficoltà vissute dalle famiglie». 

pandemia depressione 5

 

Fuori dalle scuole si può andare a sentire quello che hanno incontrato in questi mesi gli operatori di Save the Children. «Un forte senso di scoraggiamento da parte di chi dalla scuola riceveva sostegno psicologico, sociale, materiale. Chiudere le scuole vuol dire far pagare un prezzo altissimo ai minori, soprattutto per chi vive in condizioni svantaggiate- avverte Raffaela Milano, direttrice dei programmi Italia-Europa dell'ong. 

 

bambini e smartphone

La realtà più drammatica è quella vissuta ogni giorno da Stefano Vicari, responsabile di neuropsichiatria dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma. «Mi ha chiamato il responsabile del reparto di ortopedia dell'Ospedale. Era preoccupato, mi ha detto di non aver mai visto tanti defenestrati nella sua intera carriera professionale come in questi ultimi tempi». I defenestrati sono bambini e adolescenti che si buttano giù da una finestra per ammazzarsi.

 

«Ha avuto 12 ricoveri per defenestrazione negli ultimi sei mesi. Nel mio reparto invece arrivano quelli che tentano di morire riempiendosi di pasticche o buttandosi sotto un treno. E da noi arrivano quelli che si salvano», continua Stefano Vicari. Aggressività, quindi. E poi frustrazione, solitudine e un'elevata percentuale di professori che non è stata in grado di affrontare un percorso di insegnamento del tutto nuovo. 

 

ragazzina depressa 5

«La gran parte degli insegnanti si è limitata a riprodurre attraverso il computer il vecchio modo di fare lezione e di valutare i ragazzi aumentando il loro senso di frustrazione. Per questo crediamo che la Dad non possa sostituire - se non in casi estremi - la scuola in presenza, con le sue occasioni di socializzazione e di contatti personali». A conferma dei racconti arrivano le cifre. 

 

ragazzina depressa 4

Lucilla Bonvini, neuropsichiatra infantile, dirigente dell'Ospedale Meyer di Firenze ha spiegato un mese fa che i disagi dovuti alle chiusure hanno fatto «esplodere i disturbi del comportamento alimentare» e che i pazienti, al giugno del 2021, sono aumentati di 4 volte rispetto agli anni precedenti. E, infine, che se negli ultimi anni si era assistito a un calo dei ricoveri, ora si registra un raddoppio. 

 

DEPRESSIONE

Save the Children, invece, a ottobre, un mese dopo il ritorno in classe, ha posto alcune domande a mille insegnanti di scuola primaria e secondaria di primo grado. La metà ha ammesso che nella classe c'è stata una generale perdita degli apprendimenti (55, 3%), 1 su 4 ha notato l'emersione di disturbi psicologici in almeno un caso tra i suoi studenti, e 1 su 5 ha constatato un forte impatto della povertà su famiglie e bambini che frequentano la scuola, mentre sono 70 i docenti (il 6,5% di quelli consultati) che hanno segnalato almeno un caso di abbandono scolastico. 

 

depressione

I disturbi psicologici sono aumentati anche secondo le osservazioni condotte dal Bambino Gesù di Roma. «I tentativi di suicidio e autolesionismo sono aumentati del 30%. - racconta Stefano Vicari - Prima del Covid il 17% dei minori che arrivava in pronto soccorso per un disturbo psichiatrico voleva morire, ora siamo al 53%. È l'effetto della seconda ondata, quella iniziata a ottobre del 2020 e proseguita per tutto l'inverno scorso quando i genitori lavoravano e i figli sono rimasti a casa da soli a seguire lezioni davanti a uno schermo. 

 

depressione

Gli effetti sono stati devastanti. Chi oggi chiede la Dad deve saperlo. È facile dire: chiudiamo tutto. Ma si sono chiesti con chi restano a casa i bambini? Si sono chiesti chi paga il prezzo sociale di questa segregazione dei minori? I genitori che non vogliono vaccinare i figli perché hanno paura delle conseguenze da un punto di vista sanitario hanno capito cosa rischiano i loro bambini? ».

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…