ipertensione arteriosa pressione alta

DAGO SALVAVITA - IL DOTTOR MASSIMO FINZI: ‘IPERTENSIONE ARTERIOSA OVVERO IL KILLER SILENZIOSO. SI PUÒ AVERE LA PRESSIONE ALTA MA NON I SINTOMI. E QUANDO SI SCOPRE COSA SI FA? SI PRENDONO SUBITO I FARMACI? NO, PRIMA SI TENTA DI TROVARE UNA CAUSA, SI VERIFICANO EVENTUALI DANNI, E SI DECIDE UNA TERAPIA CHE UNISCA LE MEDICINE A UN REGIME ALIMENTARE E ATTIVITÀ FISICA

Massimo Finzi Massimo Finzi

Massimo Finzi per Dagospia

 

Ipertensione arteriosa ovvero il killer silenzioso.

 

Perché silenzioso? Perché la cefalea, le vertigini, il ronzio alle orecchie, la visione di mosche volanti, la fuoruscita di sangue dal naso ( epistassi) sono sintomi che possono essere assenti nei soggetti affetti da ipertensione arteriosa soprattutto quando la malattia è insorta gradualmente. Ma che cosa significa esattamente il termine “ipertensione arteriosa” ? Si tratta di una condizione nella quale i valori della pressione massima e/o minima superano quelli considerati normali. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha adottato una classificazione in base ai valori della massima e della minima:

 

Pressione ottimale: fino a 120 per la massima e 80 per la minima

ipertensione arteriosa ipertensione arteriosa

Pressione normale:   fino a 130 per la massima e 85 per la minima

Pressione normale alta: fino a 139 per la massima e 89 per la minima

Ipertensione lieve: fino a 159 per la massima e 99 per la minima

Ipertensione moderata: fino a 179 per la massima e 109 per la minima

Ipertensione grave: superiore a 180 per la massima e oltre 110 per la minima

Ipertensione sistolica isolata: superiore a 140 per la massima ma inferiore a 90 per la minima.

 

Allora basta rilevare i valori pressori e, se elevati, assumere un farmaco che consenta la loro normalizzazione ? Non è la procedura corretta.

Anzitutto bisogna tentare di trovare la causa della pressione alta anche se questa ricerca è positiva solo nel 5/10% dei casi, in tutti gli altri casi questa rimane al momento oscura e pertanto si parla di ipertensione essenziale.

complicanze dell ipertensionecomplicanze dell ipertensione

 

 Quando la causa è nota spesso la sua rimozione porta alla stabilizzazione dei valori della pressione senza alcun intervento farmacologico:  vale ad esempio per il caso del consumo assiduo di liquirizia, o per la presenza dell’adenoma surrenalico ( un tumore benigno delle ghiandole surrenali che produce sostanze in grado di elevare la pressione), o per la restrizione (stenosi) di una arteria del rene e per pochi altri casi. In questi casi la astinenza dal consumo di liquirizia, la rimozione chirurgica del tumore  e l’applicazione di uno stent  risolvono brillantemente e definitivamente il problema.

 

Quando invece si tratta invece di ipertensione essenziale (90/95% dei casi) bisogna effettuare ulteriori accertamenti per verificare che la pressione non abbia compromesso quegli organi che proprio perché vengono danneggiati dall’ipertensione vengono definiti “organi bersaglio”: il cervello, l’occhio, i vasi del collo, il cuore, il rene, la circolazione periferica. Vanno valutati anche altri parametri che possono aumentare il rischio cardiovascolare quali il colesterolo ( con le sue frazioni HDL e LDL), i trigliceridi, la glicemia, l’uricemia ecc.

ipertensione arteriosaipertensione arteriosa

 

Solo alla fine il medico disporrà di tutte le informazioni necessarie per iniziare una terapia che non solo riporti i valori pressori più possibile vicini alla normalità ma che vada a recuperare, se possibile, l’eventuale danno d’organo o almeno ad arrestarne la progressione.

 

Prima di iniziare una terapia farmacologica vanno adottate in via preliminare le misure igienico dietetiche: riduzione nel consumo del sale, del the (preferibile quello verde o deteinato), del caffè (meglio decaffeinato), delle bevande alcoliche, abolizione della liquirizia, sostituzione di tutti farmaci che possono innalzare la pressione direttamente o attraverso una ritenzione idrica. Il paziente deve essere invitato ad effettuare una sana e continua attività fisica e a gestire lo stress.

 

dieta per ipertensionedieta per ipertensione

Oggi la medicina dispone di un ventaglio di farmaci molto efficaci se ben utilizzati: ace-inibitori/sartanici, diuretici, betabloccanti, calcioantagonisti, alfalitici solo per citare quelli di uso più frequente ma il loro effetto sarà maggiore e gli effetti collaterali minori quanto più ragionato e mirato sarà il loro impiego. Sotto questo profilo il ruolo del medico di famiglia è prezioso anzi fondamentale perché nella terapia bisogna anche tener conto della storia familiare e personale del paziente.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...