daniela de souza pereira

DAGOREPORT – DANIELA DE SOUZA, EX SIGNORA PEREIRA E ANCHE UN PO’ ANCORA DAMA DI PEREIRA, È ORA ANCHE MAMMA DI UNA BAMBINA, ISABEL MARGHERITA. MA L’EX SOVRINTENDENTE DELLA SCALA E DEL MAGGIO, PIROTECNICO IMPRESARIO TEATRALE CHE FLIRTÒ ANCHE CON GLI ARABI, QUESTA VOLTA NON C’ENTRA: IL PAPÀ SAREBBE UN RAGAZZO DI MONZA, FORSE UN ODONTOIATRA. DEL RESTO PEREIRA L’AVEVA SEMPRE DETTO: ‘C’È TROPPA DIFFERENZA DI ETÀ E SO CHE DANIELA DOVRÀ AVERE ANCHE ALTRI’. ECCO FATTO. PRIMA SI PARLAVA DI UNA LIASON CON L’EX DELLA GREGORACI ORA DEL CAVADENTI (FORSE)…

DAGOREPORT

daniela de souza e alexander pereira 1

Un po’ alla Simone De Beauvoir, un po’ queer alla Murgia soprattutto una vita esemplata sugli intrecci del melodramma e dei tessuti, Daniela De Souza, ex signora Pereira e anche un po’ ancora dama di Pereira, ex del fotografo di Playboy è ora anche mamma di una bambina, Isabel Margherita.

 

Ma l’ex sovrintendente della Scala e del Maggio, pirotecnico impresario teatrale che flirtò anche con gli arabi, questa volta non c’entra: il papà sarebbe un ragazzo di Monza, forse un odontoiatra. Del resto Pereira l’aveva sempre detto: “C’è troppa differenza di età e so che Daniela dovrà avere anche altri”. Ecco fatto. Prima si parlava di una liason con l’ex della Gregoraci ora del cavadenti (forse).

 

daniela de souza diventa mamma 4

Uno strano ménage quello tra il navigatore della lirica e la bella brasiliana. Nata, leggenda vuole, tra le favelas, a 12 anni Daniela faceva già la modella per qualche rivista, a 15 va a vivere a San Paolo e a 16 si trova già sposata e a 18 già separata. Lui era uno svizzero, fotografo della rivista Playboy, e l'aveva portata a vivere a Zurigo, l’Antibrasile per eccellenza.

 

A Zurigo (soldi a parte) per lei è tutto orribile fin quando, una sera d'autunno, accompagna un'amica a teatro a vedere un balletto. Arrivano in ritardo - e te pareva - e i precisi svizzeri non vogliono farle entrare. Ma in quel momento appare l’Intendant Pereira, gran bucaniere viennese con ascendenze ebraico-sefardite, mezzo merlo italiano per aver lavorato in Olivetti, che le prende sottobraccio e le accompagna in sala, fin sotto al palco.

 

L'amore non sbocciò subito tra la diciottenne e il sessantenne, ma con il tempo. Lui, direttore dell'Opera di Zurigo, fu subito bersagliato dai pettegolezzi dei benpensanti svizzeri. Vanno a vivere insieme anche se lui, separato, non risulterebbe mai ufficialmente diviso dalla precedente moglie viennese, comunque mai approdata alle cronache.

daniela de souza.

 

Nel 2011 gli viene offerto di dirigere il festival di Salisburgo. Lei, ormai, è sulla ventina e vuole trovare la sua strada. Fu lui a spingerla a studiare e a consigliarle di andare a Milano, dove poi si iscrisse all’istituto di moda Marangoni. È una scelta azzeccata, perché quattro anni dopo Pereira viene chiamato alla Scala.

 

Si presenta con la giovinetta studentessa sottobraccio con grande stupore e birignao delle sicure della zona 1, aperte e di sinistra sì, ma sempre solo a parole. Le sinistre vedove abbadiane, adoranti dell’occhio cerulo (e certo non meno rapace di femmine) di Lissner, trovano questo viennese troppo cow boy, con la “bambina” brasiliana appresso.

 

Ma i due si intendono o, comunque, lei sa ciò che vuole e finito l’istituto apre - thanks to Pereira - un atelier in via Bigli. Oltre a vestire se stessa a ogni prima della Scala, il suo atelier incomincia a produrre abiti per le sicure che la detestavano, una aspirante Biki da circa seicento abiti all'anno, pezzi unici ed esclusivi.

 

daniela de souza. 2

Ma l’età avanza verso la dead line fissata dall’orologio biologico. Anche quella di Pereira avanza, con i primi malanni e le prime “sciagure” manageriali: dopo la irresistibile ascesa l’ormai ultra settantenne nel 2019 deve lasciare la Scala. Deve dirottare a Firenze, al Maggio, già fucina infallibile di debiti che nulla hanno a che vedere con il merluzzo acquistato in pescheria e messo in nota spese dal Pereira, che lo cucina - ottimo cuoco- a casa sua per attirare gli sponsor.

 

Ma via Tornabuoni non è via Montenapo: la moda è a Milano mentre a Firenze c’è solo quel che resta del Rinascimento che fu. Lei resta sotto la Madunina e lui su e giù tra Milano e una casa verso “le Cascine” come dicono i fiorentini.

 

daniela de souza e alexander pereira 2

Travolto dal merluzzo affaire, a Pereira subentra un commissario nel lavoro e un odontoiatra monzese (forse) nell’amore. Ma sull’enigmatica Daniela mai dire mai: è al fianco dell’ex ed ex sovrintendente alla prima della Scala del 7 dicembre scorso a bambina sfornata da non molte settimane. Forse fa parte di un loro segreto accordo, un accordo a troi, ma nell’amore degli altri è meglio non metterci il dito. Noi di Dagospia ci diamo solo la necessaria occhiata facendo gli auguri a tutti quanti.

daniela de souza e alexander pereiradaniela de souza diventa mamma 6daniela de souza diventa mamma 2daniela de souza diventa mamma 5daniela de souza. daniela de souza diventa mamma 3daniela de souza diventa mamma 7daniela de souza diventa mamma 8daniela de souza diventa mamma 1

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...