ulivo - irene kung 6

PIU' OLIO, MENO ODIO - DAI MITI GRECI ALLE RELIGIONI MONOTEISTE FINO ALLE DIETE, L’OLIO D’OLIVA E’ CONSIDERATO “SUCCO DELL’IMMORTALITÀ” - DALÌ SE LO SPALMAVA DAPPERTUTTO E VIENE USATO IN MOLTI RITI DI PASSAGGIO, COME IL BATTESIMO, LA CRESIMA E L’ESTREMA UNZIONE

Marino Niola per “la Repubblica”

 

olio oliva olio oliva

«A Malaga fui preso da una passione divorante per l’olio d’oliva, lo bevevo come fosse un liquido prezioso, lo mettevo dappertutto. Anche sul petto e sui capelli che tornarono a crescere tanto forti da spezzare i pettini». Traboccante come sempre, Salvador Dalì racconta la sua unzione creativa. E aggiunge un surreale tassello alla mitologia dell’olio. Il succo mediterraneo dell’immortalità, il più incorruttibile dei fluidi. L’extravergine creato da una vergine.

 

DIODIO

È Atena, infatti, l’intraprendente figlia di Zeus, a donare agli uomini l’olivo e insieme la democrazia. Che per i Greci sono i due emblemi della polis. Il mito racconta che la dea e Poseidone si contendono il possesso dell’Attica. Allora il re dell’Olimpo bandisce quello che oggi si chiama un concorso per start up, e designa il re Cecrope come arbitro della contesa.

 

Il signore degli abissi tocca la terra con il suo tridente e dal nulla sbuca un cavallo. Una rivoluzione tecnologica che fa schizzare alle stelle il PIL degli antichi. La dea dagli occhi azzurri non fa una piega e rilancia con una contro- Opa amichevole che smalta il concorrente. Percuote il suolo con il suo magico giavellotto e fa spuntare un albero d’olivo, la pianta chiamata “occhicerulei”, con lo stesso appellativo della casta diva.

ROMOLO E REMOROMOLO E REMO

 

E Cecrope assegna d’authority la vittoria alla vergine rampante. Ora come allora è vero quel che dice Marissa Mayer, capo di Yahoo, e cioè che una donna per trovare spazi deve essere una leggenda. Nella Silicon Valley come ad Atene. Dove l’olivo sacro è talmente immortale da rifiorire dalle ceneri ancora calde dell’incendio appiccato dai Persiani all’Acropoli nel 480 avanti Cristo. E gli Efebi, i giovani ateniesi che escono dall’infanzia, giurano di difendere la patria chiamando a testimoni le moriai , gli ulivi consacrati.

 

La mitologia dunque attribuisce all’olivo e al suo succo un valore politico, oltre che dietetico. Emblema del Mediterraneo nell’arte della cucina, ma anche in quella del governo. Simbolo di legami privati e di pubbliche virtù, di lealtà e di fedeltà. Non a caso il letto nuziale di Ulisse è intagliato in un tronco di olivo che conserva le sue radici ben salde nel terreno.

Hammurabi Hammurabi

 

Proprio come l’insolubile matrimonio con Penelope. Emblema di eternità e di tenacia, anche a causa della sua resistenza, l’ulivo insomma è un legante sia in senso reale sia in quello metaforico. Anche Romolo e Remo nascono sotto un albero di ulivo. E forse da questi particolari leggendari deriva la credenza, largamente diffusa nelle culture popolari europee, che l’extravergine protegga l’infanzia dai pericoli che la minacciano.

 

Tant’è che alla nascita di un bambino si piantava un ulivo. E accanto ai neonati si accendevano lucerne alimentate con olio lampante a scopo propiziatorio. Insomma, se la Grecia sacralizza l’invenzione dell’olivicoltura, le altre civiltà del Mare Nostrum non sono da meno.

 

GetsemaniGetsemani

Nella tradizione ebraica il primo seme dell’olivo sarebbe addirittura caduto dal paradiso terrestre e atterrato sulla tomba di Adamo. Come dire che la storia di questo albero e quella dell’umanità sono la stessa cosa. E, che il commercio oleario venga da molto lontano, lo prova il codice babilonese di Hammurabi che, ben duemilacinquecento anni prima di Cristo, ne regola la produzione e la vendita costituendo, di fatto, il primo disciplinare in materia.

 

Nella cultura ebraica l’olio è considerato tanto sacrosanto da essere usato per ungere i re, i sacerdoti, i profeti e tutti coloro che vengono investiti dall’alto, i cosiddetti “unti del Signore”. Come il Messia, che lo è di fatto e di nome, visto che deriva dall’ebraico masiah , cioè unto. Proprio come Cristo, che in greco significa la stessa cosa. E che non a caso viene catturato e condotto al sacrificio mentre sta pregando nell’uliveto dei Getsemani.

GESU CRISTO MARIA MADDALENA GESU CRISTO MARIA MADDALENA

 

Che significa letteralmente frantoio oleario. E dunque non è un orto come un altro, ma il simbolo della consacrazione messianica del dio incarnato. Definito anche come «l’oliva beatissima, dalla quale è stato spremuto l’olio che ha permesso all’umanità`di liberarsi dai suoi peccati».

 

Del resto anche nell’Islam lo statuto sacrale della pianta dalle foglie d’argento è direttamente proporzionale alla sua importanza alimentare. E il Corano lo dice a chiare lettere nel Versetto della Luce, che paragona il Profeta all’ulivo «albero benedetto il cui olio illumina quasi senza che il fuoco lo tocchi».

 

coranocorano

In tutti e tre i monoteismi, dunque, questo fluido è considerato santo, incorrotto e splendente, in quanto emanazione dello spirito divino. E la sua straordinaria capacità di fare lume è sempre stata circondata da un’aura soprannaturale. Al punto che nelle tradizioni popolari europee si credeva che per trovare i tesori nascosti nelle profondità della terra bisognasse bagnare d’olio purissimo l’indice di un bambino.

 

L’oscurità si sarebbe fatta chiara e le montagne trasparenti, grazie a un dito condito. È anche per questo che in francese antico huilé , oltre che unto, vuol dire illuminato. E la parola huile, che significa olio, indica anche una persona in grado di ammorbidire ogni attrito, di far andare tutto liscio. In questo senso ha ragione il padrino, Michael Corleone, a dire che amicizia e denaro sono come acqua e olio.

 

In realtà a spiegare la fortuna simbolica del succo delle olive in tutte le culture mediterranee sono, oltre alle ragioni legate alla dieta, al gusto, alla salute, le stesse caratteristiche fisiche dell’olio. Che connette e separa, lega e al tempo stesso impedisce agli ingredienti di attaccarsi o al contrario di disperdersi. È dunque la sua stessa natura lubrificante a farlo diventare un emulsionante metaforico.

 

il new york times e l adulterazione dell olio extravergine italiano il new york times e l adulterazione dell olio extravergine italiano

Ecco perché è presente in molti riti di passaggio e di separazione, come il battesimo, la cresima e l’estrema unzione. Insomma l’olio congiunge e disgiunge proprio perché unge. Sembrano dogmi impervi e vertiginose astrazioni. E invece è il sapore umano della teologia. Che oggi diventa decalogo laico e sacralizza le virtù della dieta mediterranea. Che ha proprio nell’extravergine il nuovo crisma della lunga vita. Non sarà la vita eterna, ma è un buon succedaneo.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...