samuel black sam bellamy

LA CIURMA D'ORO - RECUPERATI IN FONDO AL MARE I RESTI DI SEI CORSARI E TRA ESSI CI SAREBBERO ANCHE QUELLI DI SAMUEL “BLACK SAM” BELLAMY, MITOLOGICO PIRATA AL COMANDO DELLA “WHYDAH”, AFFONDATA AL LARGO DEL MASSACHUSETTS NEL 1717 - ALL' EPOCA DEL NAUFRAGIO AVEVA CIRCA 28 ANNI, MA AVEVA ACCUMULATO UN PATRIMONIO IMPRESSIONANTE - PER “FORBES” E’ IL PIRATA CON I PIÙ GRANDI GUADAGNI DI SEMPRE, VALUTANDO IN CIRCA 120 MILIONI DI DOLLARI IL PATRIMONIO ACCUMULATO NELLA SUA CARRIERA…

Stefano Porciello per “il Messaggero”

 

samuel black sam bellamy

I resti del leggendario pirata inglese Samuel Black Sam Bellamy potrebbero essere stati finalmente trovati nei pressi del sito del naufragio della sua nave, il Whydah, affondata al largo di Wellfleet, nel Massachusetts, nel 1717. Uno scheletro? Non proprio: si tratta resti umani appartenenti a diversi pirati e della speranza di un colpo di fortuna.

 

Secondo le notizie riportate da diversi media angloamericani, che citano fonti del Whydah Pirate Museum di Yarmouth, le ossa o quanto ne rimane di sei pirati sarebbero state identificate all' interno di alcuni ammassi compatti di materia recuperati nei pressi del sito che, se passati ai raggi X, rivelano il loro segreto. Si tratta di concrezioni di sabbia e roccia formate sul fondo dell' oceano e che, a quanto pare, avrebbero catturato al loro interno manufatti, monete e in questo caso anche resti umani.

 

«Ci auguriamo che la tecnologia moderna d' avanguardia ci aiuti a identificare questi pirati e a riunirli con eventuali discendenti che potrebbero essere là fuori», ha dichiarato l' esploratore subacqueo Barry Clifford, che nel 1984 ha scoperto il sito del naufragio.

samuel black sam bellamy oro trovato in fondo al mare

Ora, si spera nel colpo grosso: riuscire a ricollegare almeno uno dei resti umani ritrovati al leggendario pirata, identificando i resti di Bellamy grazie al Dna. A disposizione del team investigativo del museo ci sarebbe un campione adatto al confronto, ottenuto nel 2018 da un discendente inglese del capitano del Whydah.

 

Già allora, infatti, il ritrovamento di resti umani aveva fatto trattenere il fiato finché l' analisi del DNA non ha rivelato che l' osso analizzato proveniva da un uomo in qualche modo legato all' area del Mediterraneo orientale, ma che purtroppo non era Bellamy.

samuel black sam bellamy

 

Ora, la notizia delle nuove scoperte riaccende l' interesse verso la storia del pirata e su parte del suo tesoro raccolto al Whydah Pirate Museum. La collezione del museo è infatti basata sui ritrovamenti fatti nel sito archeologico scoperto nell' 84, e vanta anche una collezione di 15.000 monete dell' epoca. Si tratta solo di una parte del patrimonio di manufatti recuperati in questi 38 anni, che secondo un recente articolo del Boston Globe sarebbero circa 180.000.

 

IL SUO IMMENSO BOTTINO

samuel black sam bellamy

Non a caso, Samuel Black Sam Bellamy è ricordato per una carriera piratesca eccezionale, per quanto breve. All' epoca del naufragio aveva circa ventotto anni, ma era già riuscito ad accumulare un patrimonio impressionante.

 

Nel 2008, Forbes aveva scritto di lui come del pirata con i più grandi guadagni di sempre, valutando in circa 120 milioni di dollari il patrimonio accumulato nella sua carriera. Uno dei colpi più importanti sarebbe stata proprio la cattura del Whydah, precedentemente usata per la tratta degli schiavi, dove - scrive Forbes - sarebbero state contenute qualcosa come quattro tonnellate di oro e argento.

 

samuel black sam bellamy modellino della sua nave

E se la storia della ricerca dei resti di Samuel Black Sam Bellamy dovesse concludersi con un fiasco anche questa volta, nel sito archeologico del Whydah sembra esserci ancora molto da scoprire. «Abbiamo portato su meno del 10% di quello che dovrebbe essere sulla nave», ha dichiarato Clifford al giornalista del Boston Globe, in un articolo pubblicato all' inizio di quest' anno. Articolo in cui si accenna all' esistenza di ben 300 concrezioni già recuperate e che erano, allora, ancora da aprire.

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…