gay pride a tel aviv

DAL GHETTO ALL’ATENEO – CORSO UNIVERSITARIO SULLA STORIA DELL’OMOSESSUALITA’, MA SOLO DAL ‘700 AD OGGI – SECONDO MASSIMILIANO PARENTE DIVENTA GHETTIZZANTE PER I GAY: “CONFORMISMO CHE OFFENDE GLI OMOSEX- ALLORA PERCHE’ NO UN CORSO SUI MIGRANTI? O SUI MIGRANTI GAY?” 

 

1- A TORINO UN PERCORSO DI STUDI SUL TEMA

Federico Callegaro per La Stampa

 

GAY PRIDE USA

La «Storia dell' omosessualità» diventa, per la prima volta in Italia, un corso di studi universitari. Sarà il Dams di Torino, infatti, a prevedere che i suoi iscritti possano inserire nel proprio carico didattico questa disciplina. Il corso, che varrà 6 crediti formativi, verrà tenuto dalla professoressa a contratto Maya De Leo. «Il ciclo di studi propone una storia culturale dell' omosessualità che ne ricostruisce le trasformazioni in età contemporanea (dalla fine del XVIII secolo a oggi, ndr) tra Europa e Stati Uniti - spiegano dall' Università degli Studi di Torino -. E si concentra sulla produzione culturale legata ai movimenti di liberazione omosessuale e più in generale all' attivismo LGBT+ e queer».

 

STRUMENTO ACCADEMICO

amsterdam gay pride 7

A ideare questo percorso è stato Antonio Pizzo, docente di Storia del teatro al Dams e che, grazie all' impegno del Rettore per finanziare l' iniziativa per tre anni, ha pensato fosse giunto il momento di dotare la battaglia per i diritti di un percorso accademico ufficiale. Sezionare gli stereotipi L' omosessuale effemminato? Uno stereotipo del '700, nato tra il popolo per attaccare una nobiltà bollata come «complesso di damerini leziosi».

 

I gay come malati? Retaggio della psichiatria ottocentesca, durato fino agli Anni 70, cioè fino a quando gli attivisti gay non affrontarono di petto la questione arrivando a contestare un importante incontro di psichiatri che si teneva a San Remo, per chiedere di togliere l' omosessualità dall' elenco delle perversioni e delle parafilie.

GAY PRIDE STOCCOLMA

 

BATTAGLIA PER I DIRITTI

«Parleremo di questo e di molto altro - spiega la docente del corso, Maya De Leo -. Attraverso lezioni frontali e seminari, letture e analisi di immagini, cercheremo di ripercorrere la storia contemporanea di una lotta per i diritti che è durata a lungo. Il nostro sarà un corso che penso possa interessare tutti e che si occuperà anche della nascita e del cambiamento dell' immagine del maschile e del femminile. Si parlerà, quindi, anche di storia di genere».

 

L' UFFICIALITÀ

gay pride kiev

Per Antonio Pizzo, il corso potrà invogliare anche gli altri atenei italiani a nominare docenti e ricercatori in grado di studiare l' argomento. «Mi sono reso conto che la questione dell' omosessualità, in Italia, era confinata alla sfera personale degli individui- spiega -. Questo è uno dei motivi per cui le lotte lgbt hanno fatto tanta fatica ad affermarsi. Come fa una cultura a crescere e a pensare al futuro se non può contare su un solido passato? Per questo ho ritenuto importante promuovere il corso e fare in modo che entrasse in un circuito ufficiale come quello accademico dell' Università».

 

Perché, allora, concentrarsi solo sulla storia contemporanea? «In primo luogo perché i percorsi d' insegnamento sono divisi rigidamente - spiega il professore -. Poi perché gli ultimi anni, quelli delle lotte, hanno fornito molto materiale. Ma nelle lezioni non mancheranno riferimenti storici più datati».

 

2- LA «LAUREA» IN OMOSESSUALITÀ? CONFORMISMO CHE OFFENDE I GAY

Massimiliano Parente per il Giornale

 

gay pride a tel aviv

In cosa ti laurei? In biologia? In astrofisica? In antropologia? In biologia molecolare? No, in omosessualità. Non scherzo, si può fare all' Università degli Studi di Torino, dove è stato istituito il corso di Storia dell' omosessualità, ma che razza di storia è? Che cosa studieranno? Leonardo da Vinci sì, Cimabue no? Marcel Proust sì, Flaubert no, troppo etero?

 

Una forma di conformismo al pensiero dominante, e anche di ghettizzazione, come quelli che dicono di essere «amici dei gay», come se gli omosessuali fossero tutti uguali, fatti con lo stampino, come se ci fosse una personalità omosessuale, come se non ci fossero omosessuali simpatici e altri stronzi, e uno non ti potesse stare antipatico perché è omosessuale, deve piacerti per forza.

 

gay pride sud america 4

Così non puoi dire niente se un omosessuale ti sta sulle scatole, altrimenti sei omofobo. Come non puoi dire niente se non ti convince la versione di Asia Argento vittima di molestie da parte del produttore Weinstein (con il quale ha realizzato film e che ha continuato a frequentare per cinque anni), altrimenti sei misogino e maschilista. Come è successo a Marco Predolin, al Grande Fratello Vip, che proprio non sopportava Cristiano Malgioglio, e lo capisco, non lo sopporto neppure io, e non perché è gay ma perché è Malgioglio. Deve starmi simpatico per forza Malgioglio perché è gay?

 

SE DIO ODIA I GAY PERCHE CI HA FATTO COSI BELLI?

L' idea che esista una storia dell' omosessualità, l' idea che essere omosessuali goda di uno statuto speciale, è offensiva anzitutto per gli omosessuali, che dovrebbero risentirsi dell' essere ridotti a una categoria a sé, dove essere omosessuali è qualcosa in più anziché essere etero, trans o bi o anche niente. E quanto resta fuori dalla storia dell' omosessualità cos' è? Storia dell' eterosessualità?

 

In natura, tra l' altro, tra gli altri mammiferi non umani, non esiste la questione: gli animali vanno tranquillamente con chiunque senza farsi troppi problemi (perfino l' incesto è un atto naturale). Cosa c' entra l' omosessualità con l' identità di una persona? Altra mistificazione, stavolta della psicologia (ormai superata dalle neuroscienze): l' identità sessuale. Come se la tua identità fosse determinata da con chi vai a letto.

TORTA GAY 3

 

Talvolta anche da cambiamenti di sesso, tipo Vladimir Luxuria: era un uomo trasgressivo, ha cambiato sesso, e è diventato una donna bigotta, che vuole fare la comunione. Quali potranno essere i prossimi corsi di laurea? Va molto di moda il pensiero neo-femminista, per cui ci si potrebbe laureare in storia delle donne molestate dagli uomini.

 

weidel leader gay afdvladimir luxuria

Anche storia degli immigrati riscuoterebbe un certo successo, già ci sta provando Alessandro Baricco, trasformando il capolavoro di Steinbeck, Furore, in un manifesto di accoglienza per l' invasione di migranti dall' Africa. In cosa ti laurei? In migranti. Se poi i migranti omosessuali meglio ancora. E comunque sia, se volevano fare un corso su storia dell' omosessualità in Occidente, bastava già una storia della Chiesa.

Ultimi Dagoreport

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…