mia khalifa

DALLE POMPE ALLE BOMBE - LA PARABOLA DI MIA KHALIFA, L'EX PORNOSTAR DI ORIGINI LIBANESI CHE SI È TRASFORMATA IN UNA INFLUENCER ATTIVISTA IN DIFESA DELLA PALESTINA E DEI DIRITTI DELLE DONNE – LE FRASI PRO-HAMAS DELLA 31ENNE, DIVENTATA FAMOSA PER I SUOI FILM HARD IN CUI INDOSSAVA L'HIJAB (RICEVENDO MINACCE ADDIRITTURA DALL'ISIS) LE SONO COSTATE CARE: DIVERSE AZIENDE HANNO INTERROTTO GLI ACCORDI COMMERCIALI CON LEI – L'EX ATTRICE HARD TIRA DRITTO: "MI DICONO: ‘FAI L’INFLUENCER E LIMITATI A QUELLO’. MA PER ME..."

mia khalifa

https://www.repubblica.it/esteri/2024/10/21/news/mia_khalifa_pornostar_attivista_donne_gaza_hamas-423568414/?ref=RHLF-BG-P16-S1-T1

 

Estratto dell'articolo di Massimo Basile per www.repubblica.it

 

[…] Mia Khalifa è uno scandalo perenne […] I suoi post su Gaza e Hamas, le hanno provocato guai. Lei rivendica il diritto a non essere solo un corpo da esporre, ma una influencer con una visione del mondo, capace di lanciare messaggi in difesa delle donne, della Palestina, contro lo sfruttamento sessuale e il bombardamento di Gaza. […]

 

Un follower su TikTok può passare da un gluteo imperlato di gocce d’acqua a immagini-denuncia di palestinesi torturati nelle carceri israeliane. “È vero - confessa al New York Times in una lunga intervista - è il caos, un totale caos, ma rivendico il mio diritto ad avere un’opinione e non limitarmi a fare il mio lavoro”.

mia khalifa is cumming for a dinner

 

CHI È MIA KHALIFA

[…] Nel 2014, quando aveva 21 anni, nata in Libano e cresciuta in un ambiente cattolico nell’area di Washington, dove si era trasferita con la famiglia, Khalifa lavorava nell’industria di film per adulti, si esibiva in scene porno indossando l’hijab, il velo islamico.

 

mia khalifa pornostar

Divenne la più famosa del sito Pornhub, […] Le immagini, considerate blasfeme dalla comunità musulmana e non solo, divennero ben presto virali. Lei subì minacce di morte anche dall'Isis. Sui social circolarono immagini ritoccate in cui la ragazza appariva decapitata. Il Libano la dichiarò non gradita.

 

IL RITORNO AI CONTENUTI HARD SU ONLYFANS

Quel clima avvelenato la spinse a lasciare il lavoro nel 2016 e a tornare nell’anonimato, ma la sua vita digitale ha continuato a inseguirla. Nel 2020 i suoi video erano ancora più cliccati, anche se lei conduceva dibattiti su YouTube e aveva aperto un canale dedicato ai videogiochi. Alla fine Khalifa ha deciso che scappare dal passato non sarebbe servito. E ha deciso di fare il contrario: sarebbe tornata ai suoi fan, e avrebbe utilizzato la sua fama per lanciare una crociata in difesa delle donne e parlare ai follower della sua visione sul mondo.

mia khalifa 22

 

Adesso Khalifa ha sei milioni di follower su X, 26 milioni su Instagram e 38 milioni su TikTok. La sua vera macchina da soldi, però, è OnlyFans, dove i contenuti sono ancora più spinti.

 

mia khalifa sostiene hamas

DALLA PARTE DI HAMAS

Ma a fare notizia sono le sue opinioni. Il 7 ottobre di un anno fa, nelle ore dopo il massacro di oltre mille israeliani, Khalifa fece discutere per aver pubblicato un post in cui invitava i combattenti di Hamas a mettere il cellulare in orizzontale per meglio mostrare quello che stavano facendo. Poi aveva definito “pittura rinascimentale” una foto di uomini di Hamas armati a bordo di un pickup, vicino a una macchina della polizia israeliana.

 

Alcune aziende avevano deciso di rompere gli accordi commerciali con lei. Playboy la cacciò. Lei rispose su X: “Potrei dire che sostenere la Palestina mi ha fatto perdere qualche affare, ma sono più arrabbiata con me stessa per non aver verificato di essere entrata in affari con sionisti, colpa mia”. Rispondendo alle domande del New York Times, […] Khalifa si è definita anti-sionista ma non anti-semita. “È molto importante non dire ebrei, ma sionisti”. […]

 

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LE SUE BATTAGLIE FEMMINISTE

“Non mi piacciono - ha aggiunto - gli uomini che mi guardano come un animale allo zoo. Così ho riaperto i social e ho deciso di diventare un’influencer e un personaggio pubblico. La chiamo evoluzione”. Riesce a far convivere le due cose: l’esposizione del corpo e la battaglia per i diritti. E spesso li mette insieme, denunciando i pericoli per le donne che lavorano in questo settore. “Quello che dico a chi mi segue - ha spiegato - non è ‘non farlo', ma non farlo quando sei molto giovane, non considerare i contenuti per adulti la risposta a tutti i tuoi problemi. Non fare qualcosa di cui potresti pentirti. Internet è per sempre”.

 

Si considera una voce del femminismo, sui suoi account difende il diritto all’aborto e combatte il traffico sessuale. Tra i suoi bersagli la misoginia americana.  […] Gran parte dei suoi follower si aspetta solo foto spinte, non immagini tragiche. “Mi dicono, fai l’influencer e limitati a quello. Tipo: se sei un atleta, stai fuori dalla politica. Ma per me non è tabù avere un’opinione”. […]

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