daniela martani

I CONTI NON TORNANO - DANIELA MARTANI AD APRILE LAMENTAVA IL RITARDO NELL'EROGAZIONE DEI 600 EURO (“SE NON AVESSI AUTO DEI SOLDI DA PARTE SAREI MORTA DI FAME”) - ORA SU TWITTER SQUADERNA LA SUA VACANZA VIP IN SARDEGNA: “HO FREQUENTATO TUTTI I LOCALI DELLA COSTA SMERALDA, “JUST CAVALLI”, “COUNTRY”, “BILLIONAIRE”” - DELLE DUE L’UNA: O PIANGEVA MISERIA INGIUSTAMENTE O NEL FRATTEMPO HA FATTO I SOLDI. COME?

Francesca Galici per www.ilgiornale.it

 

DANIELA MARTANI

Costa Smeralda come sinonimo di lusso ed esclusività. Nell'ideale collettivo, quel piccolo fazzoletto di Sardegna nord-orientale da Capo Ferro al Golfo di Cugnana, è la meta preferita dai più ricchi e famosi e, in effetti, la realtà non è poi così distante dall'immaginazione.

 

Ricade interamente nel territorio di Arzachena e non comprende Porto Rotondo, ma solo Porto Cervo. In realtà, con il termine Costa Smeralda di indica a grandi linee tutta la costa nord-orientale della Sardegna, che ha come confini ben più ampi quelli delimitati da Poltu Quatu e Porto Rotondo. Qui, da luglio ad agosto, c'è la più alta concentrazione di personaggi noti a livello internazionale, anche per l'allure che negli anni ha conquistato questa parte di Sardegna. Nell'anno del Covid, durante il quale moltissimi personaggi conosciuti hanno riscoperto le bellezze italiane, sono tanti quelli che hanno fatto rotta sulla Costa Smeralda e tra loro c'è stata anche Daniela Martani.

 

DANIELA MARTANI E LE VACANZE VIP IN SARDEGNA

Dai vip più noti a quelli meno famosi, è difficile che chi vuole essere notato rinunci a una vacanza qui. Con il boom degli influencer sono sempre di più quelli che usufruiscono delle formule supplied by, ossia ospitalità in cambio di pubblicità sui social. Il costo di una vacanza in Costa Smeralda può essere proibitivo e non è comunque una destinazione per tutti. Il Covid ha generato un'onda di nuova povertà nel Paese e sono tanti quelli che ancora devono riprendersi dopo il lockdown.

 

Per questo motivo, anche se non in maniera sufficiente, il governo ha stanziato dei fondi di sussistenza per i lavoratori autonomi. Un aiuto per i lavoratori in difficoltà che ha destato clamore anche perché richiesto da alcuni parlamentari, amministratori locali e da un conduttore televisivo. I social ricordano che anche Daniela Martani è tra quelli che ne hanno usufruito, che ad aprile utilizzò toni catastrofisti per lamentare del ritardo nell'erogazione ma che ad agosto, con la stessa sfrontatezza, ha raccontato di aver visitato i locali più esclusivi della Costa Smeralda.

 

DANIELA MARTANI E LA RICHIESTA DEI 600 EURO

Ex gieffina, oggi attivista su svariati fronti, la Martani è un personaggio che per i suoi modi di fare riesce ad attirare facilmente le antipatie su di sé. Non che a lei sembri interessare, anzi. A volte sembra che ami provocare per movimentare un po' il suo personaggio. È di pochi giorni fa la polemica che l'ha vista protagonista, proprio in Sardegna, perché si rifiutava di indossare la mascherina in auto per il controllo dei biglietti all'imbarco del traghetto che da La Maddalena la stava riportando a Palau.

 

daniela martani da' dei lobotomizzati a chi mette la mascherina

A far scalpore sono stati soprattutto i suoi modi, ritenuti arroganti dai più, anche davanti alla richiesta educata di indossare la mascherina da parte di un uomo che per lavoro doveva tornare in Sardegna e che, per colpa sua, stava facendo ritardo perché il traghetto non poteva partire. Si è concessa una bella vacanza in terra sarda Daniela Martani e non ci sarebbe nulla di male in questo se non che, il 20 aprile su Twitter scriveva questo: "A quanti di voi partite Iva che avete fatto richiesta dei 600€ non sono ancora arrivati? A me ancora no. Se non avessi avuto dei soldi da parte sarei morta di fame. Grazie governo dei miei stivali, 2 mesi di lockdown senza vedere un euro. Vergognatevi."

 

daniela martani blocca un traghetto perche' non vuole mettere la mascherina

Da questo tweet si evince che la Martani fosse in difficoltà e che abbia potuto sostenersi grazie ai risparmi messi preventivamente da parte. Nonostante questo, cavalcando la sua teoria sul Covid, l'attivista poche ore fa si è espressa così su Twitter: "Tornata dalla Sardegna stamattina. Fatto il test. Ho frequentato tutti i locali della Costa Smeralda: Just Cavalli, Country e Billionaire accusati di essere gli untori che non rispettano le regole. Al mare nelle spiagge più affollate, la sera nelle piazze piene. Risultato: negativa".

 

daniela martani da' dei lobotomizzati a chi mette la mascherina

Il suo riferimento è ai tantissimi contagi nelle discoteche sarde, prese d'assalto dai turisti e che sono diventati tra i più importanti focolai di Covid del Paese, nonostante lei si appunti al petto la medaglietta del non contagio. Per altro su Instagram ha aggiunto anche altri dettagli alla sua "vacanza disobbediente" in Sardegna: "Sapete che io non sono proprio ligia nel seguire le indicazioni ministeriali di prevenzione, quindi mascherina indossata il meno possibile e gel sanificante mai usato".

 

daniela martani da' dei lobotomizzati a chi mette la mascherina 2

Ma stavolta i commenti degli utenti non si sono concentrati sulla tendenza della Martani di minimizzare il problema, così com'era successo a marzo quando dichiarò che se tutti fossero stati vegetariani non ci sarebbbe stato il Covid. L'attenzione si è fermata sull'apparente incoerenza di una persona che si lamenta di non aver ricevuto ad aprile i 600€ e di poter andare avanti solo grazie ai risparmi che non l'hanno fatta morire di fame, e che poi meno di quattro mesi dopo si vanta di aver fatto serata nei locali più esclusivi del Mediterraneo.

Ultimi Dagoreport

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO IL CINISMO POLITICO: TRA DUE MESI SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – FERMI TUTTI: LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)