davide giri big

DAVIDE GIRI, IL 30ENNE ASSASSINATO A NEW YORK, "E' STATO RAGGIUNTO DA UNA COLTELLATA CHE GLI HA PERFORATO LA VENA CAVA" - CON L'ULTIMO FILO DI VOCE HA CHIESTO AIUTO E POI SI E' ACCASCIATO A TERRA - A TELEFONARE AL 911 E' STATO UNO DEI RESIDENTI DELLE PALAZZINE DAVANTI AL PARCO - VENTI MINUTI DOPO VINCENT PINKNEY, L'AGGRESSORE, COLPIVA ROBERTO MALASPINA, ITALIANO ARRIVATO A NEW YORK DA UN GIORNO COME "VISITING SCHOLAR" E...

Francesco Semprini per "La Stampa"

 

davide giri 2

Ha esalato l'ultimo respiro subito dopo aver chiesto aiuto Davide Giri, inutilmente. Dopodiché si è accasciato a terra esanime. Il suo decesso è stato dichiarato poco dopo la corsa in ospedale. Quei fendenti vigliacchi e criminali gli sono stati fatali. I dettagli degli ultimi istanti di vita del trentenne dottorando di Scienze informatiche alla Columbia University sono contenuti nella denuncia depositata presso il tribunale penale di Manhattan.

 

Documenti che si basano sui filmati delle telecamere di sorveglianza che raccolgono i fotogrammi dell'aggressione avvenuta giovedì 2 dicembre. Il video mostra, alle 22.56, «un uomo con indosso una felpa rossa sotto una giacca scura avvicinarsi a Davide Giri da dietro mentre cammina nel parco di Morningside, e con un colpo secco sferrare il fendente all'altezza dello stomaco del ricercatore italiano».

 

I luoghi delle aggressioni

A quel punto Giri scappa, l'istinto è di mettersi in salvo nonostante il dolore. «Aiuto, sono stato accoltellato!», dice il ragazzo originario di Alba, secondo quanto contenuto negli atti depositati in Corte. L'ultimo filo di fiato Davide lo usa per implorare un disperato soccorso, barcolla, fa qualche altro passo e poi cade a terra.

 

Dalle palazzine antistanti al parco, poco distante dal campus di Columbia, telefonano al 911, la polizia chiama l'ambulanza. I medici del St. Luke' s Medical Center, dove Giri è stato dichiarato deceduto subito dopo il ricovero, hanno scritto nel referto che il ragazzo «è stato raggiunto da una coltellata che gli ha perforato la vena cava causandogli la morte». Il tutto mentre l'assassino Vincent Pinkney, pluripregiudicato in libertà vigilata, proseguiva il suo tour criminale verso sud.

 

Vincent Prinkley 4

Il 25enne afroamericano colpisce circa venti minuti dopo alle pendici meridionali del Parco della paura, sulla 110 strada. Di nuovo col coltello, di nuovo ai danni di un affiliato di Columbia, di nuovo un italiano. È Roberto Malaspina, 27 anni, nella Grande Mela da un giorno, in un post su Twitter sabato, l'ateneo ha confermato che il ragazzo originario di Perugia «era appena arrivato dall'Italia per iniziare un periodo come visiting scholar». Viene pugnalato da dietro, poi i soccorsi e il ricovero in ospedale per «diverse coltellate alla schiena e al busto, inclusa una che gli ha perforato gli organi interni».

 

Vincent Prinkley in tribunale 2

Attualmente è in condizioni stabili. Pinkney viene fermato a Central Park poco dopo, non prima di aver minacciato un'altra coppia che portava a spasso il cane, la loro testimonianza è di aiuto ai poliziotti per intercettare l'aggressore. Nella tasca della felpa rossa viene trovato il coltello, un Dexter con manico bianco e lama da 15 centimetri. Il personaggio è noto alle forze dell'ordine, è un membro della gang Every Body Killa, vicina ai Bloods, ha 11 arresti a partire dal 2012 e una serie di condanne, l'ultima delle quali a quattro anni di prigione di cui ne ha scontati tre. E forse quel tour omicida serviva a dimostrare che il carcere non lo aveva affatto ammorbidito, che aveva le carte per continuare ad essere un leader.

 

davide giri 3

Pinkney è comparso davanti al giudice Neill Ross con indosso una tuta bianca, ammanettato e con la mascherina (anti-Covid) sul volto. È stato accusato di omicidio, tentato omicidio e aggressione. L'avvocato difensore ha chiesto che il suo assistito, che in aula ha fatto scena muta, venga sottoposto a perizia psichiatrica e poi messo in custodia cautelare, per lui non è stata fissata nessuna cauzione. Per tutta la durata del processo trascorrerà i suoi giorni nel carcere di Rikers Island.

Vincent Prinkley 3Davide GiriVincent Prinkley in tribunaleDavide Giri durante una lezionecommemorazione di davide giri alla columbia university 2commemorazione di davide giri alla columbia university 1davide giri con la fidanzataVeglia per Davide Giri a New Yorkvincent pinkney e davide giriVeglia per Davide GiriDavide Giri 3Vincent Pinkneydavide giri 1

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)