de luca napoli coronavirus

DE LUCA, E IL LANCIAFIAMME? - IN CAMPANIA GLI OSPEDALI SONO SOTTO PRESSIONE: AL “COTUGNO” DI NAPOLI I POSTI LETTO DESTINATI AI MALATI COVID SONO AL COMPLETO - LA REGIONE AVVIA UN PIANO PER 600 NUOVI POSTI MA CI SONO TROPPE COSE CHE NON VANNO: LA SELEZIONE E LA VALUTAZIONE MEDICA È AFFIDATA AI VIGILANTES, CON ALCUNI INDIRIZZATI VERSO IL TRIAGE, ALTRI VENGONO LASCIATI FUORI E INVITATI A RIVOLGERSI ALLA ASL E AL MEDICO DI BASE

Niccolò Carratelli per “la Stampa”

 

ASSEMBRAMENTI ALLA STAZIONE CENTRALE DI NAPOLI

Non c'è un letto libero, eppure l'ospedale Cotugno di Napoli, visto da fuori, sembra deserto. All'ingresso due guardie giurate filtrano gli accessi con modi ruvidi: «Questo è un ospedale Covid, non si entra senza autorizzazione». Il nervosismo è palpabile, specie dopo l'ordine arrivato dal presidente della Campania Vincenzo De Luca: basta dichiarazioni in libertà da parte di medici e dirigenti sanitari, vietato parlare con i giornalisti, per avere informazioni sull'emergenza Covid bisogna rivolgersi solo all'unità di crisi della Regione.

 

napoli, tutti in giro durante l'emergenza coronavirus 4

Dalla quale fanno sapere che «non c'è alcuna carenza di posti letto su scala regionale» e che è stata avviata la cosiddetta "fase C" dell'emergenza, per ottenere un aumento di 600 posti letto su tutto il territorio campano. Serviranno, visto che il rapporto tra casi positivi e tamponi effettuati negli ultimi giorni in Campania è all'8 per cento, un dato che fa paura. Da una settimana è la regione che registra più contagiati, hanno quasi raggiunto quota 16mila, 10mila solo a Napoli e provincia, secondo le previsioni degli epidemiologi entro novembre si arriverà oltre i 20mila.

 

E chi accusa i sintomi Covid nel Napoletano, se ha bisogno del ricovero, viene mandato al Cotugno, polo delle malattie infettive. Ormai tutti i reparti sono stati riconvertiti per accogliere pazienti Covid, i posti di terapia intensiva sono passati da 8 a 16, stessa disponibilità per la terapia subintensiva. In tutto ci sono 140 pazienti ricoverati, «e non appena si libera un letto, subito viene occupato - spiega Alfonso, che al Cotugno fa il fisioterapista - negli ultimi dieci giorni è stato un continuo, io che giro tra i reparti l'ho notato subito».

 

movida a napoli il primo weekend di fase due 10

La pressione sul Pronto soccorso è pesante, molti arrivano con la propria macchina, «dove si fa il tampone? - grida un uomo dal finestrino - mio fratello ha la febbre». Secondo le nuove regole, riassunte in un cartello all'ingresso, «l'accesso è riservato ai pazienti sintomatici per i quali si prospetta la necessità di ricovero». Il paradosso è che la selezione e la valutazione medica di fatto è affidata ai vigilantes: qualcuno viene indirizzato verso il triage, altri vengono lasciati fuori e invitati a rivolgersi alla Asl e al medico di base. Maurizio Di Mauro, direttore generale dell'Azienda sanitaria dei Colli, che comprende anche il Cotugno, ha assicurato che «tutti vengono visitati, ma vengono ricoverati solo quelli con patologia conclamata da Covid-19».

 

coronavirus napoli

Di Mauro è «più preoccupato adesso che a marzo», ma è convinto che la situazione si stabilizzerà. Anche in Regione sperano di poter evitare di ricorrere ad aiuti esterni, cioè di trasferire altrove i pazienti per mancanza di letti. Dopo gli attriti dei mesi scorsi, per De Luca sarebbe uno smacco dover accettare la mano tesa del governatore della Lombardia Attilio Fontana. «Non siamo ancora a quel punto, ma rischiamo di arrivarci presto», dice Sandro, che non si chiama Sandro e fa l'infermiere in un reparto Covid del Cotugno.

 

movida a napoli il primo weekend di fase due 13

«Arriva più gente rispetto a marzo - spiega - ma in generale sono pazienti meno gravi, perché con un'età media più bassa. Se aumentano i posti letto il sistema tiene, se lo scenario clinico cambia e cresce il numero di quelli da mettere in terapia intensiva, di certo si va in crisi». Secondo Silvestro Scotti, presidente dell'Ordine dei medici di Napoli, «bisogna evitare l'eccesso di ospedalizzazione», dall'altra parte però bisogna tenere conto che «in una città come la nostra spesso l'autoisolamento domiciliare non è possibile: pensate a una famiglia di 7 persone che vive in 70 mq con un bagno». Quindi si devono prevedere «ambienti alternativi dove mettere in quarantena le persone, che non devono stare in ospedale ma non possono stare a casa. Altrimenti, a giudicare dalle telefonate che riceviamo noi medici, la macchia d'olio si allargherà».

 

napoli, tutti in giro durante l'emergenza coronavirus 5

A conferma della teoria di Scotti c'è il racconto di Nicola, 57 anni, fermo davanti al cancello del Cotugno, un po' spaesato: «Mi hanno appena dimesso dopo il secondo tampone negativo - spiega - sono stato ricoverato 12 giorni, pensavo peggio, non ho mai avuto problemi seri». Appena è arrivato l'esito gli hanno chiesto di uscire, per liberare subito il letto. Mentre Nicola sale in macchina arriva un'altra ambulanza, a sirene spente, senza urgenza. A bordo, però, tutti con la tuta protettiva: «Eccone un altro», mugugna la guardia giurata. Letto occupato.

Ultimi Dagoreport

elon musk steve bannon village people donald trump

KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP COI VILLAGE PEOPLE: FARSA O TRAGEDIA? - VINCENZO SUSCA: ‘’LA CIFRA ESTETICA DELLA TECNOCRAZIA È IL KITSCH PIÙ SFOLGORANTE, LOGORO E OSCENO, IN QUANTO SPETTACOLARIZZAZIONE BECERA E GIOCOSA DEL MALE IN POLITICA - MAI COME OGGI, LA STORIA SI FONDA SULL’IMMAGINARIO. POCO IMPORTANO I PROGRAMMI POLITICI, I CALCOLI ECONOMICI, LE QUESTIONI MORALI. CIÒ CHE IMPORTA E PORTA VOTI, PER L’ELETTORE DELUSO DALLA DEMOCRAZIA, TRASCURATO DALL’INTELLIGHÈNZIA, GETTATO NELLE BRACCIA DI TIK TOK, X, FOX NEWS, È EVOCARE NEL MODO PIÙ BRUTALE POSSIBILE LA MORTE DEL SISTEMA CHE L'HA INGANNATO”

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CHI HA CAPITO L’ARIA NUOVA CHE TIRA, E' QUEL “GENIO” DI FAZZOLARI: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO,  QUINDI PERICOLOSO, DI SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA FDI, C’È MARETTA. IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI EDMONDO CIRIELLI HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?