IL DIARIO DEGLI ORRORI DELLA FAMIGLIA DELON – GLI ULTIMI ANNI DELL’ATTORE SONO STATI UNO SPETTACOLO PENOSO TRA I TRE FIGLI: OFFESE, DENUNCE E INTERVISTE AL VELENO TRA I MASCHI ANTHONY E ALAIN-FABIEN, CRESCIUTI CON UN PADRE VIOLENTO E IN UN CLIMA ORRENDO, E LA FIGLIA ANOUCHKA, LA PREDILETTA – IN MEZZO SEMPRE IL POVERO ALAIN DELON, FIACCATO DALL’ETÀ E DA UN ICTUS – A QUESTA SITUAZIONE, SI È AGGIUNTA LA STORIA DEL FIGLIO MAI RICONOSCIUTO – IL TESTAMENTO: COSA C’È SCRITTO
Estratto dell'articolo di Alessandra Coppola per www.corriere.it
Gli ultimi anni sono stati uno spettacolo penoso. Accuse, offese, denunce, interviste che spargevano veleno sui 120 ettari di bosco di Douchy, nella valle della Loira, la residenza-rifugio in cui il patriarca s’era ritirato. Taciturno e tremante, a volte assente dopo l’ictus del 2019, Alain Delon ha assistito semicosciente al “carnage” della sua famiglia: la lotta feroce tra i due figli maschi da una parte, Anthony e Alain-Fabien, e l’unica femmina Anouchka, spudoratamente favorita.
Il primo è nato nel 1964 dalla relazione dell’attore con Nathalie Delon (vero nome Francine Canovas): a 4 anni i suoi s’erano già separati. Dello strazio della sua infanzia Anthony parlerà spesso, in tv, sui giornali, e in due libri autobiografici: un padre inarrivabile all’apice della carriere - «mi sembrava un eroe, una divinità» – poco disponibile, severo all’esasperazione, che pretendeva di raddrizzarlo a frustate e punizioni umilianti; mentre la madre affondava nella droga. Il ragazzino lascia la scuola e si mette volentieri nei guai, a 17 anni, armato, guida un’auto rubata. Tenta di rimettersi in carreggiata, prova a fare l’imprenditore, ma il padre non l’aiuta. Addirittura sembra ostacolarlo. Gli vieta di usare le stesse sue iniziali. Prova il cinema, ma il padre non gli lascia spazio.
Il fratello Alain-Fabien arriva nel 1994, dalla relazione con la modella olandese Rosalie Van Breemen. Ma non ha maggior fortuna. Racconta di sentirsi abbandonato e maltrattato, piatti che volano, vetri rotti, «una casa di matti». Ha 8 anni quando il padre gli vieta di andare al matrimonio della madre (dalla quale Alain come da copione si è separato): «Fai l’uomo», gli ordina. E in una sequenza analoga a quella del fratello maggiore, Alain-Fabien s’appassiona alle armi, gioca a fare il duro, ferisce involontariamente una ragazzina a una festa e va nei guai. A 18 anni il padre gli taglia i viveri e lo allontana. «Leggevo delle vicende della mia famiglia sui giornali, come un paria».
Intanto, però, è nata Anouchka, nel 1990, anche lei figlia di Rosalie, e via via che cresce se è possibile il rapporto di Alain coi due maschi peggiora. La ragazza compie 18 anni e il papà le dichiara: «Non ho mai detto "ti amo" a nessuna quanto a lei». Per Anouchka apre i set cinematografici e i palchi teatrali, è lei l’unica ad avere un ruolo (di vice presidente) nella Alain Delon International Diffusion a Ginevra. È la figlia la sola alla quale chieda (nel 2019, prima dell’ictus) di accompagnarlo alla cerimonia d’onore al Festival di Cannes.
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A cui si aggiunge la straziante storia del figlio mai riconosciuto, Ari, avuto dalla cantante dei Velvet Underground Nico, adottato dalla madre di Alain, uguale a lui come una goccia d’acqua, morto nella totale indigenza dopo anni di dipendenza dall’eroina il 20 maggio 2023.
alain fabien anthony e anouchka delon 1
Di questa eredità dolorosa, l’epilogo è in un testamento - sul quale è iniziata da mesi la battaglia - che assegna ad Anouchka la metà del patrimonio (case, opere d’arte, royalties sui film) e lascia i due maschi a spartirsi il resto.
Accuse incrociate di “manipolazioni”, insulti violenti, registrazioni nascoste, dame di compagnia giapponesi licenziate, guardie del corpo cambiate d’arbitrio e trattamenti sanitari interrotti: una trama di complotti e misteri che anche l’ultima apparizione, la più triste possibile, di un vero dio del cinema.
anthony e anouchka delon 2ALAIN DELON IN UNA SCENA DI MONSIEUR KLEIN ALAIN DELONanthony e anouchka delon 3anthony e anouchka delon 1alain delon frank costello faccia d'angelo