mozah bint nasser al missned-1

DIETRO UN GRANDE UOMO C’È SEMPRE UNA GRAN FURBETTA - SHIEKHA MOZAH, MOGLIE DELL’EX EMIRO DEL QATAR AL THANI, È UNA FIGURA DESTABILIZZANTE NELLA REGIONE ARABA: HA STUDIATO, COPRE IL CAPO, MA SFOGGIA VESTITI CHE LE FASCIANO IL CORPO, MA SOPRATTUTTO È LA MENTE CHE TIENE LE FILA DI UNO DEI GOVERNI PIÙ RICCHI DEL PIANETA - È STATA LEI A SUGGERIRE AL MARITO DI SFRUTTARE I GIACIMENTI DI GAS, DI COMPRARE IL PSG, INVESTIRE IN UNA MILANO IN ESPANSIONE E…(VIDEO) 

 

Marco Lombardo per “il Giornale”

mozah bint nasser al missned 8

 

Anche dietro agli uomini dei Paesi più maschilisti del mondo ci può essere una grande donna. Soprattutto se questa donna tiene le fila di uno dei governi più ricchi del pianeta, sfoderando doti da influencer e fermezza da leader.

 

«Io ho un sacco di tempo libero, per cui quando devo parlarle vado a fare la fila davanti al suo ufficio»: l' ex emiro del Qatar Hamad bin Khalifa Al Thani scherza ma non troppo quando parla di Mozah, sua moglie, la donna che ha portato l' emirato più odiato dai vicini ad essere il più potente di tutti. Shiekha Mozah bint Nasser Al Missned, come recita l' albero genealogico arabo, è genio e sregolatezza, ovviamente come lo si più essere da quelle parti.

al thani e mozah 4

 

E c'è lei dietro tutti gli investimenti che il Qatar ha fatto nel corso degli anni, che sia comprarsi una squadra di calcio a Parigi riempiendola di campioni, piuttosto che investire sulla zona più innovativa di una Milano in espansione. Dal Psg a Porta Nuova, il suo mondo è senza confini.

 

La sua storia è un intreccio di famiglie reali, con il padre esiliato in Kuwait durante una delle guerre di correnti usuali in Medioriente e il futuro marito non ancora sceicco che, dopo l' ennesimo rovesciamento di potere, proprio lì la conosce durante un viaggio diplomatico.

 

mozah bint nasser al missned 4

Mozah si fa conquistare e sposare: diventa la seconda moglie, gli darà 7 dei 24 figli complessivi. E le altre due spose diventeranno comparsa di un' ascesa inarrestabile, perché l' eleganza è potere e l' intelligenza è un dono. La futura sceicca infatti non ne vuole sapere di essere sottomessa: studia, si laurea in sociologia, e quando il retrogrado e severo suocero Khalifa bin Hamed va in vacanza in Svizzera, alla fine si trova deposto dal figlio. E soprattutto dalla nuora. Era il 1995, l' inizio del regno di Mozah, anche se non ufficialmente.

al thani e mozah 3

 

Da allora, da quell' ufficio in cui la fila non manca mai, lei traccia la strada del suo Paese, e anche la linea di un' emancipazione che non piace ai vicini. Troppo spregiudicata, ma soprattutto troppo potente.

 

al thani e mozah 2

Mozah infatti significa affari e ricchezza che continua ad accumularsi: fu lei - contro tutto e tutti - a consigliare il marito, agli inizi degli Anni Novanta, di sfruttare i giacimenti di gas. Che là, dove abbonda il petrolio, era visto come un sottoprodotto inutilizzabile. Eppure un investimento di 20 miliardi di dollari ha fatto diventare il Qatar produttore del 30 per cento del mercato globale. Moltiplicando quei miliardi in poco tempo. E poi: il Qatar oggi è dappertutto. Per esempio detiene l' 11% per cento della Borsa di Londra, il 17% della Volkswagen, il 13% di Barcklays.

 

Mozah è questa: grande fiuto per gli affari e icona di moda, con un look rispettoso della religione ma che ammicca all' occidente. Con la testa sempre coperta da splendidi turbanti e tuniche fino ai piedi però attillate e sgargianti. Tanto amante del fashion che un giorno il marito le regalò Valentino.

 

al thani e mozah 1

Non solo il vestito: tutta la casa di moda. Mozah è un obbiettivo sul futuro a qualunque costo, se è vero come ha ammesso la stessa Fifa - che il campionato del mondo di calcio del 2022 arriverà nel deserto grazie a cospicui contributi personali elargiti nelle tasche che contano.

 

Mozah bint Nasser al Missned

Mozah, soprattutto, è la modernità al comando: è stata lei a suggerire l' apertura di una Tv che aiutasse il Qatar a diventare grande nel mondo via satellite. E oggi che Al Jazeera è una potenza, di nemici se n' è fatti tanti, vicini e lontani: «Non è vero che sosteniamo il terrorismo ha detto lei in una rara intervista la verità un giorno o l' altro verrà fuori». Eppure, per esempio: fu Al Jazeera ad alimentare la Primavera araba. Ma la visione del mondo ha diverse prospettive.

 

la principessa salma con la sceicca mozah del qatar

Intanto quella piccola nazione stretta dai giganti, oggi ha un nuovo leader: mentre il marito fa la fila davanti alla sua porta per ingannare il tempo, sul trono ora c' è Tamim bin Hamad al-Thani, suo figlio. Mozah lo ha fatto studiare economia in Inghilterra, entrare nell' esercito, gli ha affidato la leadership della Qatar Sports Investment prima e della Investment Authority poi.

 

al thani in visita dalla regina

E indovinate chi c' è dietro. Alla fine, nel 2013, il passaggio di consegna con il padre, tutto come previsto. Con ricchezza che si aggiunge ricchezza, fastidio (del Paesi confinanti) che si aggiunge a fastidio. Con l' isolamento politico, costato cara persino a 12mila cammelli qatarioti che si aggiravano placidamente nel deserto dell' Arabia Saudita, qualche decina di chilometri più in là.

 

hamad bin khalifa al thani 1

Rispediti dentro i confini pure loro: «Non sopportano la nostra indipendenza, la vedono come una minaccia ha affermato l' emiro -, è solo invidia per quello che sappiamo fare». Si parla di appoggi all' Iran, di finanziamenti a gruppi nemici, di rivalità economiche. Ma è lei, comunque, il perché dell' instabilità della regione: Mozah. Una donna, diversa. La sceicca.

Mozah bint Nasser al Missned con gli Obama

 

Che nel frattempo ha gestito i fiumi di denaro che ha saputo alimentare per ammodernare il Qatar con scuole, università e ospedali diventati centri d' eccellenza mondiale, con una fondazione che si preoccupa del progresso sociale nella sua regione, ma anche dei problemi creati dal fenomeno dell' immigrazione. È arrivata a parlarne anche al Papa, in udienza privata.

mozah bint nasser al missned e carlo

 

Definendo l' Europa «non più un centro di potere, ma un luogo di sofferenza senza difesa». Perché vista dal suo ufficio la democrazia ha un altro sapore: «E non è il modello che propone l' Occidente: democrazia è modernizzazione». Anni fa il Guardian titolò così un articolo su di lei: l'(in)accettabile volto dell' espazione del Qatar. Sintetizzando perfettamente invidie e fascino per una donna che aveva comprato la casa più cara di Londra per fare della capitale britannica il centro di comando nel cuore dell' altro mondo.

 

hamad bin khalifa al thani 2

In fondo lo scrittore Allen J. Fromherz ha definito il Qatar «una corporation con lo sciecco come amministratore delegato». E la sceicca come mente finanziaria. Lei, che a domanda sui suoi punti di riferimento, risponde «mio padre, mio marito e l' ex presidente egiziano Nasser». Nessuna donna, perché in effetti al mondo non c' è nessuna donna come lei.

hamad bin khalifa al thani 3Mozah bint Nasser al Missned e la Regina Elisabettamozah bint nasser al missned e la regina elisabettamozah bint nasser al missned 13mozah bint nasser al missned 12mozah bint nasser al missned 16mozah bint nasser al missned 11mozah bint nasser al missned 1mozah bint nasser al missned 2mozah bint nasser al missned 14mozah bint nasser al missned 15mozah bint nasser al missned 10mozah bint nasser al missned 3Mozah bint Nasser al Missned con Papa Bergoglio mozah bint nasser al missned 5mozah bint nasser al missned 6Mozah bint Nasser al Missned con Papa Bergoglio 3Mozah bint Nasser al Missned con Papa Bergogliomozah bint nasser al missned 9mozah bint nasser al missned 7Mozah bint Nasser al Missned con Papa Bergoglio Mozah bint Nasser al Missned con Blattermozah bint nasser al missned e carla bruni

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A ’STI POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…