suicidio

“VALI MENO DI UN BAMBINO” – DIETRO IL SUICIDIO DEL 17ENNE A ROMA, DUE ANNI FA, C’E’ UNA INTERROGAZIONE ANDATA MALE E LA NOTA DEL PROF DI MATEMATICA – IL DOCENTE E' INDAGATO PER ISTIGAZIONE AL SUICIDIO – IL RAGAZZO ERA UN ALLIEVO CON DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO E AVREBBE DOVUTO AVERE UN PIANO DI STUDI PERSONALIZZATO. INVECE VENIVA UMILIATO DAL DOCENTE: “IN MODO PRESUNTUOSO (CON I SUOI FOGLI INUTILI ALLA LAVAGNA), HA FATTO PERDERE UN TEMPO DA DENUNCIA…” - MATTARELLA SCRIVE UNA LETTERA DI CORDOGLIO ALLA FAMIGLIA

Valentina Errante per “il Messaggero”

 

ragazzini suicidio

«Con i suoi fogli inutili alla lavagna si è esibito in una prova nella quale sarebbe rimasto fulminato e schiantato da chiunque avesse almeno cinque anni di età». La lunga nota, scritta dal professore di Matematica e letta ad alta voce mentre Luca scappava dall' aula, disperato, era arrivata alla fine di un' interrogazione non programmata. Era andata male, le domande incalzanti lo avevano confuso.

 

Quell' alunno del quarto anno (17 anni) era un Dsa, cioè un allievo con disturbi specifici dell' apprendimento e, secondo, la disposizioni previste dalla legge, avrebbe dovuto avere un piano di studi personalizzato e interrogazioni programmate. Invece non era la prima volta che accadeva il contrario: Luca veniva chiamato all' improvviso e umiliato.

 

L'INCUBO

suicidio 3

E quell' insegnante che ridicolizzava la sua fragilità era diventato un incubo. Una situazione precipitata in un giorno di luglio di due anni fa, all' indomani degli scrutini, quando, nel garage di casa, il ragazzo ha deciso di farla finita, stringendosi una corda intorno al collo. I tentativi della mamma di trovare un dialogo con la scuola erano stati vani. Adesso il professore è indagato per istigazione al suicidio.

 

La nota è agli atti dell' inchiesta del pm Stefano Pizza, che ha delegato la polizia a sentire come testimoni i ragazzi della classe. Tutti hanno confermato: Luca era stremato. Il docente, che continua a insegnare nello stesso istituto, sarà interrogato nei prossimi giorni. Ma intanto la scuola di via delle Sette Chiese era finita al centro di un' interrogazione parlamentare del deputato di Fratelli d' Italia, Fabio Rampelli.

 

suicidio 2

Due mesi dopo i fatti, il parlamentare aveva sollecitato il ministero a intervenire. Non c' erano state risposte, ma da viale Trastevere è partita un' ispezione alla scuola, che non ha contattato la famiglia del ragazzo neppure dopo la tragedia. Dopo l' atto parlamentare, invece, è stato il Quirinale a dare un segnale di sostegno ai genitori.

Con una lettera di cordoglio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un documento privato che è stato di grande conforto.

 

LA NOTA

suicidio 1

«In modo presuntuoso (con i suoi fogli inutili alla lavagna), in maniera arrogante, facendo perdere un tempo da denuncia all' autorità, dopo essersi esibito in una prova disperatamente deficitaria - nella quale sarebbe rimasto fulminato e schiantato da chiunque avesse almeno 5 anni di età- rivendicando una mia presunta ironia nei suoi confronti, si allontana dall' aula sbattendomi violentemente la porta in faccia (mi stavo avvicinando per farlo ragionare) ritenendo di sé qualcosa che, visto l' accaduto, è molto difficile da giustificare con buonsenso e razionalità».

 

La nota il professore l' ha anche scritta sul registro elettronico, perché la famiglia di Luca sapesse cosa stava accadendo. E a poco è servito che i genitori si allarmassero e cercassero di trovare una sponda nella docente o nella direzione. I messaggi sarebbero rimasti senza risposta.

 

L'INTERROGAZIONE

professore

A settembre 2019 arriva l' interrogazione parlamentare di Rampelli al ministro dell' Istruzione: «Un programma radiofonico - sottolineava il deputato - ha richiamato l' attenzione sulla tragica morte di un diciassettenne, studente al quarto anno dell' istituto di istruzione superiore di via Delle Sette Chiese, che presentava un Dsa regolarmente certificato. Il ragazzo si sarebbe tolto la vita dopo un' umiliazione subita dall' insegnante».

 

sergio mattarella discorso di fine anno 2020 1

Rampelli accusava: «L' istituto in questione enfatizza di avere ricevuto l' attestato Dislessia amica perché i docenti hanno frequentato i corsi di formazione dell' Aid, ente accreditato dal ministero». Stigmatizzato il fatto che la mamma del ragazzo avesse «più volte richiamato l' attenzione degli organi direttivi dell' istituto sulla gravità dei fatti in questione senza che tuttavia conseguisse alcuna reale attenzione».

professore 1

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…