vittorio casamonica

MENTRE SI CAZZEGGIA SUI FUNERALI TRASH, A ROMA SI SPARA PER L'EREDITÀ DI VITTORIO CASAMONICA: LA MALA ROMANA SI CONTENDE IL MERCATO DELL'USURA, UNICO A PROSPERARE - LA GAMBIZZAZIONE DI GIANLUCA ALLEVA (PRIMAVALLE), CHE NON AMAVA L'INGRESSO DEGLI ''ZINGARI'' NEL BUSINESS - IL TENTATO OMICIDIO DI ARTURO GAROFALO, 25 ANNI, IN RITARDO SUL PRESTITO DI 20MILA EURO RICEVUTI DALLO ZIO CRAVATTARO, CHE AVEVA CHIESTO PROTEZIONE DI UN CASAMONICA

Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera - Roma

 

AGGUATO A GIANLUCA ALLEVAAGGUATO A GIANLUCA ALLEVA

Pezzi storici di mala romana contendono agli eredi di «Re Vittorio» il mercato del prestito a usura, unico a prosperare in regime di crisi, con il 27% di reati in più nell’ultimo anno (per la Corte d’Appello). Al dato storico si aggiungono episodi e sangue recenti: mentre Roma scopre l’intreccio tra boss nostrani e mafia d’esportazione, gli investigatori intercettano le gesta di «imprenditori» dai cognomi doc come Barravecchia, Febbi, Corradini e Zioni che strozzano vite in centro come in periferia, dall’ex borgata di Primavalle alle vie della Romanina.

ELICOTTERO PETALI ROSA FUNERALE CASAMONICA 1ELICOTTERO PETALI ROSA FUNERALE CASAMONICA 1

 

È in quel giro, a cavallo fra spaccio e usura, che matura la gambizzazione di Gianluca Alleva (Primavalle) per la quale ora sono stati condannati Manolo Zioni, Graziano Silipo e Sergio Corradini, imparentato a un «cravattaro». Tra i motivi della lite? Zioni appoggia gli «zingari» e ad Alleva non piace: «’na vorta ..è venuto coi zingari a piamme le parti» registrano le intercettazioni.

 

Poi c’è la Romanina. Proprio qui, in via Baccarini, ai confini con l’ enclave di «Re Vittorio», giorni dopo le esequie con petali dall’alto, è passato quasi inosservato un tentato omicidio. Arturo Garofalo detto «Sandro», 25 anni, in ritardo con la restituzione di ventimila euro prestati dallo zio, Francesco Barravecchia, è attirato in un agguato dopo aver cercato la protezione di Marco Casamonica. Quest’ultimo si offre di fare da mediatore per l’amico e il 1 settembre incontra il cognato di Barravecchia (creditore) Simone Febbi.

ARRESTO DI SALVATORE CASAMONICAARRESTO DI SALVATORE CASAMONICA

 

A certi incontri si va soli, Febbi invece porta la pistola. Casamonica gli allenta due schiaffi, così, giusto per farsi capire: che rifletta meglio in futuro. Se Garofalo sperava che l’ amico importante avrebbe convinto lo zio a pazientare, ha sbagliato. Al contrario, dallo schiaffo parte la ritorsione.

 

La notte stessa, dopo segnalazioni telefoniche alla centrale operativa, un agente arriva sul posto e trova un tipo coperto di sangue dentro un Suv. Prima di svenire, colpito da quattro proiettili «esplosi a distanza ravvicinata», Garofalo fa in tempo a dire qualcosa: « Mi ha sparato mio zio, mio zio Barravecchia ». Poco dopo, ricoverato d’urgenza al Policlinico di Tor Vergata con ferite al torace e alle gambe, entra in coma: si salverà per un soffio.

messa per vittorio casamonica  3messa per vittorio casamonica 3

 

«Zio Francesco» (Barravecchia) è arrestato assieme ai complici, Febbi (lo schiaffeggiato) e Carmelo Carrozza. Il giudice che firma l’ordinanza , Costantino De Robbio, lo definisce «episodio di particolare efferatezza». La vittima non ha armi. I tre fanno fuoco, a uno di loro s’inceppa la pistola, ma, dopo una scarrellata, torna a sparare.

 

funerali vittorio casamonica   6funerali vittorio casamonica 6

La luna è avversa e i tre, infine, mancano l’obiettivo ma la ferocia messa in campo non consente di derubricare il fatto. Lo scenario è preoccupante: «L’episodio appare di particolare gravità, poiché è stato preparato e posto in essere come un vero agguato, rivolgendo le pistole contro persona disarmata e senza desistere dopo i primi colpi che già avevano reso Garofalo impossibilitato a reagire». Non solo c’è il pericolo di recidiva, concludono i giudici del Riesame presieduto da Maria Sabina Vigna ma conviene vigilare: «non possono escludersi ulteriori regolamenti di conti».

 

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