divorzio

DIVORZIO (BREVE) ALL'ITALIANA – ENTRA OGGI IN VIGORE LA RIFORMA CARTABIA CHE VELOCIZZA LA FINE DEI MATRIMONI: L'OBIETTIVO È OTTENERE LO SCIOGLIMENTO NEL GIRO DI 12 MESI O ANCHE MENO E SUPERARE IL CALVARIO DEI TRE ANNI OBBLIGATORI INTRODOTTI DALLA LEGGE DEL 1987 – SI POTRÀ PRESENTARE NELLO STESSO MOMENTO ISTANZA DI SPERAZIONE E DI DIVORIO – GLI AVVOCATI LANCIANO L'ALLARME: MANCANO TREMILA MAGISTRATI PER ATTUARE LA “RIVOLUZIONE”. E RESTA IL NODO DELLA TUTELA DEI FIGLI MINORENNI…

1 – AL VIA LA RIVOLUZIONE DEL DIVORZIO RAPIDO

Estratto dell'articolo di Liana Milella per “la Repubblica”

 

Divorzio separazione

Una data – oggi – di quelle che restano nella storia, nel nostro caso per divorzi e separazioni, consensuali o meno che siano. Perché proprio oggi entrano in vigore le nuove norme della ex Guardasigilli Marta Cartabia, che le ha introdotte nella riforma del processo civile. Anticipate di quattro mesi dal suo successore Carlo Nordio, per via dei fondi del Pnrr.

 

[…] una procedura che ha un unico obiettivo, impiegare mesi, e non anni, per separarsi e per divorziare. Da sempre un miraggio per chi affronta il calvario della rottura di una famiglia. […] Come dimostrano gli ultimi dati del 2021 disponibili in via Arenula. Dai 682 giorni per un divorzio con contenzioso, ai 663 per una separazione “giudiziale”, che scendono a 132 se è “consensuale”. Le pendenze parlano chiaro, 41.158 divorzi “litigiosi” pendenti alla fine dell’anno, e 44.939 separazioni “giudiziali”.

 

CARLO NORDIO MARTA CARTABIA

[…] Il condizionale è d’obbligo perché qualsiasi riforma della giustizia è condizionata dalla coperta troppo corta del personale. Mancano 3mila magistrati, lamentano gli avvocati, che già temono il fallimento. Ma la “rivoluzione” parte lo stesso. Vediamo perché si può definire così un nuovo metodo che entra nelle case e tocca da presso la vita delle coppie. Innanzitutto i tempi, che potrebbero ridursi dalla media di tre anni a uno solo, addirittura a meno di dieci mesi per ottenere un divorzio o una separazione. Anche grazie al rito unico per divorzio e separazione.

 

divorzio

Il nuovo sistema parte dal primo annuncio che una coppia vuole “scoppiarsi”. E subito risulta evidente il ruolo protagonista degli studi legali. Qui verrà “costruito” il fascicolo della separazione. Che dovrà contenere, sin dall’inizio, le ragioni della fine di un’unione, compresi, se ci saranno, i verbali dei testimoni e i rapporti sui minori. Non si andrà più, come in passato, dal giudice a mani vuote. Nella prima udienza la toga avrà già tutto in mano e potrà decidere sui figli a rischio per violenze. Figli che “dovranno” essere ascoltati come testi, e assumeranno una valenza probatoria diretta dei rapporti tra padre e madre. […]

 

2 – "MA SULLA TUTELA DEI BAMBINI PESERÀ ANCORA LA BUROCRAZIA"

Estratto dell'articolo di Mirella Serri per “La Stampa”

 

Maria Carla Gatto presidente del tribunale per i minorenni di Milano

«In tema di tutela dei minori, il vero problema è che il nuovo rito entra in vigore oggi, nonostante la giustizia minorile non sia stata ancora dotata del fascicolo informatico. E questo, con i termini ristretti dalla riforma, rischia di ledere il diritto di difesa di avvocati e minori». A denunciarlo è la presidente del tribunale per i minorenni di Milano, Maria Carla Gatto.

 

Nessun tribunale per i minorenni d'Italia ha il processo telematico?

Affidamento figli 2

«Il nostro processo per il momento è tutto cartaceo: ho appena ordinato quattordici registri per il carico e scarico delle udienze e per il ruolo del giudice e del collegio. Ma fortunatamente abbiamo già iniziato a lavorare con il ministero per avviare la digitalizzazione anche al minorile».

 

Nel frattempo, però, cosa comporta questo per gli avvocati?

«Saranno costretti a presentarsi di persona in tribunale per accedere a qualsiasi atto, nonostante i tempi processuali ridotti. Rischiando, peraltro, di bloccare il funzionamento dell'ufficio».

 

Perché?

divorzio 3

«Innanzitutto a causa della grave carenza del personale che denunciamo da tempo: gli amministrativi in servizio al Tribunale per i minorenni di Milano sono quaranta sui cinquantanove previsti da pianta organica, che a sua volta è già sottodimensionata rispetto ai carichi di lavoro: per fare un esempio il tribunale di Napoli ha diciassette amministrativi in più a fronte della metà dei fascicoli». […]

 

DivorzioDivorzioMARTA CARTABIADivorzio

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…